Sincope, extrasistole, stop sport

Buongiorno, Ho 34 anni, un passato da agonista fino ai 21 anni.
Episodi extrasistolici dai 15 anni mai registrati (avvenivano raramente, da 1 a 5 volte al mese).
Nelle varie visite cardiologiche mai registrati.
In seguto a ernia espulsa L5-S1 all'età di 25 anni subisco progressivamente una perdita di forza, abbandonando sport, ricordo ad antidepressivi etc.
fino ad arrivare a 118 kg.
Nel 2018 incontro un medico che con delle infiltrazioni di lidocaina e cortisone nelle faccette articolari permette la scomparsa del dolore e di tornarmi ad allenare.
In 2 anni passo da 118 a 82 kg, il peso attuale, con un programma di allenamento intenso con 30-40 minuti di
aerobico, pesi, addome, posturale e sauna 5 volte la settimana.
Percorso che si è interrotto però a più riprese con il lockdown.
In data 2 aprile, in seguito a una infiltrazione di lidocaina e cortisone per sindrome faccettale da L3 a S1 (dal 2018 a oggi ne ho fatte 1 ogni 3/4 mesi, in attesa della crioablazione delle stesse che dovrebbe porre fine a questa terapia), ho però un episodio di sincope.
Vengo ricoverato ad Aprilia dove i controlli ECG ed ematici risultano tutti negativi.
Vengo dimesso con la diagnosi di "Sindrome Vaso-Vagale".
Appena 20 giorni dopo vengo anche sottoposto ad anestesia totale per Pancolonscopia per dei dolori, tutto negativo, colon irritabile la diagnosi.
Soffro di blando reflusso-gastrosofageo.

Riprendo quindi l'attività sportiva.
A casa, cyclette (circa 12km al gg) e altro, non destano problemi.
Le extrasistole si manifestano unicamente durante l'attività sessuale e solo saltuariamente, come sempre hanno fatto.
In campo però, a pallone, iniziano i primi problemi.
A inizio giugno sfociano in un serie infinita, di almeno 30 minuti.
Mi viene quindi impiantato un Holter dinamico a 36 ore con il quale torno a giocare la settimana successiva e che registra 320 aritmie ectopiche ventricolari e 15 atriali al termine dell'attività sportiva, nella fase di recupero.
Eseguite analisi VES, Tiroide, Ferro, Proteina C reattiva e test sierologico per Covid-19.
Tutti i risultati sono negativi, le analisi a dire del medico perfette.

12 MESI FA PER CONTROLLO AVEVO ESEGUITO UN ECO COLOR DOPPLER: "CAVITA' CARDIACHE NEI LIMITI CON NORMALI INDICI DI FUNZIONE.
SPESSORI PARIETALI NORMALI.
APPARATI VALVOLARI NORMALI.
FLUSSIMETRI DOPPLER NORMALE".

HO ESEGUITO ECG A 12 DERIVAZIONI: RITMO SINUSALE FC 73' PR: 0.13 SEC.
ASSE ELETTRICO EQUILIBRATO.
ECG NORMALE QTC: 428 MSEC
HOLER DINAMICO: BATTITI TOTALI 143272, DURATA REGISTRAZIONE 31 ORE E 44 MINUTI FC MED 75 BPM FC MAX 163 BPM FC MIN 47 BPM TACHICARDIA 10371 BATTITI BRADICARDIA 0 R-R LUNGO 0.

VENTRICOLARE - VE TOTALE 325 VE ISOLATO 215 BIGEMINISMO 15
ATRIALE TOTALE 15 SVE ISOLATI 15
ASSENZA DI PAUSE PATOLOGICHE - ASSENZA DI ALTERAZIONI TRANSITORIE DELLA RIPOLARIZZAZIONE - QTC NELLA NORMA
Non fumo.
Ho un po' "esagerato con la caffeina" negli ultimi mesi causa lavoro.
Tuttavia sono molto preoccupato, farò una visita sportiva.
Giusto iter?
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.6k 3.7k
Mi pare che tutti gli esami che lei ha descritto siano del tutto normali
Si tranquillizzi

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
Utente
Utente
Al momento mi hanno consigliato di abbandonare qualsiasi attività sportiva fino agli esami di idoneità sportivo agonistica e ulteriori indagini da effettuare a settembre. Mi tranquillizzo nel senso che non sono aritmie pericolose?

Grazie
[#3]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.6k 3.7k
da cio che dimostrano i risultati degli esami che ha postato lei non ha nulla

cecchini
[#4]
Utente
Utente
Ma le aritmie ventricolari in fase di recupero non sono pericolose? Ho smesso comunque di fare attività sportiva dall'episodio fino al check di medicina sportiva a settembre.
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