Tachicardia. reflusso o panico?

Salve.
Da marzo sono iniziati frequenti episodi di tachicardia (battiti sui 150) che avvengono improvvisamente e terminano improvvisamente.
Avvolte durano pochi minuti... altre volte mezz'ora... ho fatto parecchie visite, ecg,. . . ogni medico mi dà la sua opinione differente.

Entro nel dettaglio.
Ho 28anni, ho avuto tre parti molto ravvicinati e sono in un periodo di fortissimo stress/esaurimento, soggetto ansioso.
Nella mia ignoranza ho pensato subito a un attacco di panico vista la mia situazione psicologica.
Ma i dottori che ho consultato me l'hanno escluso non spiegandomi il perché.
Il primo cardiologo a cui mi sono rivolta collega il tutto al reflusso (sospetta diagnosi, non ho ancora eseguito una gastroscopia ma ho spesso problemi di stomaco) e dandomi il gaviscon dopo i pasti e con un po' di attenzione al cibo, per un mese non ho avuto più nessun episodio, me ne ero quasi dimenticata... Ieri, all improvviso rieccoci... tre episodi in meno di 24ore, preciso però, in concomitanza a una gastrite, cosa per cui questo dottore ha puntualizzato che ha sempre meno dubbi riguardo alla correlazione cuore/stomaco.
Il secondo cardiologo che ho consultato invece non è convinto di questa ipotesi legata al reflusso, non ne vede correlazione... e mi ha proposto una terapia per tenere sotto controllo i battiti.
Ora mi rivolgo a voi... che cosa ne pensate?
Ho anche vari ECg registrati da potervi mostrare, fatti tramite un orologio che porto sempre appresso e che registra un ECG in caso di bisogno.
Disposta ad ulteriori chiarimenti.
Grazie

Ps: ebbi uno di questi episodi anche tre anni fa (dopo il secondo parto), ma fu isolato e non si ripresentò più fino ad oggi.