Test per familiarità rischio cardiaco
Salve,
vorrei sapere che tipo di test (genetici o meno) è possibile effettuare per scoprire l'eventuale presenza di familiarità o ereditarietà di malattie cardiache.
Nella famiglia di mia madre, ci sono diversi casi di problemi cardiaci: mio nonno morto per ictus, una mia zia morta a 62 per un improvviso attacco cardiaco, altri 2 miei zii hanno avuto infarti in giovane età (33 e 36 anni), un'altra zia poco dopo la menopausa.
Nessuno soffriva nè di ipercolesterolemia nè di ipertensione.
Grazie
vorrei sapere che tipo di test (genetici o meno) è possibile effettuare per scoprire l'eventuale presenza di familiarità o ereditarietà di malattie cardiache.
Nella famiglia di mia madre, ci sono diversi casi di problemi cardiaci: mio nonno morto per ictus, una mia zia morta a 62 per un improvviso attacco cardiaco, altri 2 miei zii hanno avuto infarti in giovane età (33 e 36 anni), un'altra zia poco dopo la menopausa.
Nessuno soffriva nè di ipercolesterolemia nè di ipertensione.
Grazie
[#1]
Gentile utente, al momento non sono previsti test genetici per cardiopatie congenite, è importante però vista la spiccata familiarità per malattie cardiovascolari una accurato screening prognostico come sottoporsi a visita cardiologica con ECG, elettrocardiogramma e test da sforzo. Saluti
Dr. Vincenzo MARTINO
[#2]
Utente
Innanzitutto grazie per la risposta.
Vorrei, se possibile, un ulteriore chiarimento: oltre allo screening da lei segnalato (a proposito, con quale frequenza è opportuno sottoporsi a tali esami?), ritiene opportuno assumere farmaci o integratori specifici (omega-3, ecc.)o, comunque, tenere a portata di mano farmaci cardiaci (cardioaspirina, nitroglicerina, ecc.)?
Non essendo previsti test genetici, è consigliabile sottoporsi ad altri tipi di esami?
Mi spiego meglio: questa familiarità a problemi cardiaci, può essere dovuta a disfunzioni metaboliche o cose simili (per esempio, una tendenza a non produrre il cosiddetto colesterolo buono, o la presenza in eccesso o in difetto di un qualche ormone o proteina, ecc.), o anche, se non malformazioni, ad una "struttura alterata" delle arterie? E in tal caso, si può scoprire la causa precisa di tale familiarità mediante esami o test?
Grazie
Vorrei, se possibile, un ulteriore chiarimento: oltre allo screening da lei segnalato (a proposito, con quale frequenza è opportuno sottoporsi a tali esami?), ritiene opportuno assumere farmaci o integratori specifici (omega-3, ecc.)o, comunque, tenere a portata di mano farmaci cardiaci (cardioaspirina, nitroglicerina, ecc.)?
Non essendo previsti test genetici, è consigliabile sottoporsi ad altri tipi di esami?
Mi spiego meglio: questa familiarità a problemi cardiaci, può essere dovuta a disfunzioni metaboliche o cose simili (per esempio, una tendenza a non produrre il cosiddetto colesterolo buono, o la presenza in eccesso o in difetto di un qualche ormone o proteina, ecc.), o anche, se non malformazioni, ad una "struttura alterata" delle arterie? E in tal caso, si può scoprire la causa precisa di tale familiarità mediante esami o test?
Grazie
[#3]
Escludendo i test genetici, è possibile innanzittutto controllare il quadro lipidico completo che, soprattutto nelle dislipidemie familiari, rappresenta un importante fattore di rischio. Inoltre si può analizzare la predisposizione dell'organismo alla coagulazione del sangue, che può essere alterata in molte patologie, come l'iperomocisteinemia, talune legate a mutazioni genetiche.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. Ercole Tagliamonte
Responsabile Labortorio Di Ecocardiografia di Alta Specialità
www.ercoletagliamonte.com
[#4]
Poichè nel suo caso ha specificato che nessuno soffriva di ipercolesterolemia, potrebbe essere effettivamente utile indagare su eventuali disturbi della coagulazione, ricorrendo sia ad esami ematochimici che a test genetici come la resistenza alla aPC e la mutazione del gene della trombina. Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.9k visite dal 10/05/2009.
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