Tachicardia parossistica e attività sportiva
Buon pomeriggio.
Sono un ragazzo di 26 anni, dal 2012 mi capita di avere degli episodi di tachicardia improvvisa (inizia e si arresta improvvisamente) specialmente quando sono sotto sforzo (ma non necessariamente).
Questi episodi si verificano principalmente durante attività aerobica ma anche se lo sforzo non è così elevato.
In genere quando succede mi fermo e riprendo quando passa.
Nel 2012 ho fatto tutti i test del caso e non mi hanno riscontrato particolari problemi (ricordo che, semplificando, il dottore parlò di una valvola che non si chiudeva correttamente).
Un altro controllo molto rapido l'ho fatto tre anni prima di un'operazione scollegata e anche in quell'occasione mi fu detto che il mio cuore sta benissimo.
Documentandomi, il mio caso sembra trattarsi di tachicardia parossistica sopraventricolare, un'aritmia che da quanto ho capito è benigna.
Il quesito è il seguente: non fumo, non bevo caffè, non sono sovrappeso; in questi giorni faccio una corsetta al giorno (massimo 30 minuti) per non restare perennemente dentro quattro mura e fare attività fisica visto che le palestre (dove questi episodi non mi sono mai successi) sono chiuse.
Nell'ultima settimana questa tachicardia si è manifestata due volte (dopo neanche 15 minuti di corsa, senza che fossi particolarmente affaticato) quindi Vi chiedo:
1) nonostante si tratti di una condizione benigna, svolgere attività fisica (corsa) in queste condizioni rappresenta un pericolo?
Cioè è benigna, ma facendo attività fisica di questo tipo c'è un rischio di aggravare in qualche modo la situazione?
2) Ci sono dei metodi per prevenire il problema (certi tipi di comportamenti, alimentazione, ecc) senza ricorrere a trattamenti come l'ablazione?
3) L'ablazione è un trattamento invasivo?
E' consigliabile nella mia situazione o trattandosi di episodi sporadici che non mi hanno mai creato grandi problemi se non affaticamento, lieve annebbiamento della vista, intorpidimento, e che si sono sempre risolti in poco tempo (massimo 40 minuti ma in genere in 10-20 minuti) è meglio non intervenire?
Vi ringrazio per le Vostre eventuali risposte e Vi porgo
Cordiali Saluti.
Sono un ragazzo di 26 anni, dal 2012 mi capita di avere degli episodi di tachicardia improvvisa (inizia e si arresta improvvisamente) specialmente quando sono sotto sforzo (ma non necessariamente).
Questi episodi si verificano principalmente durante attività aerobica ma anche se lo sforzo non è così elevato.
In genere quando succede mi fermo e riprendo quando passa.
Nel 2012 ho fatto tutti i test del caso e non mi hanno riscontrato particolari problemi (ricordo che, semplificando, il dottore parlò di una valvola che non si chiudeva correttamente).
Un altro controllo molto rapido l'ho fatto tre anni prima di un'operazione scollegata e anche in quell'occasione mi fu detto che il mio cuore sta benissimo.
Documentandomi, il mio caso sembra trattarsi di tachicardia parossistica sopraventricolare, un'aritmia che da quanto ho capito è benigna.
Il quesito è il seguente: non fumo, non bevo caffè, non sono sovrappeso; in questi giorni faccio una corsetta al giorno (massimo 30 minuti) per non restare perennemente dentro quattro mura e fare attività fisica visto che le palestre (dove questi episodi non mi sono mai successi) sono chiuse.
Nell'ultima settimana questa tachicardia si è manifestata due volte (dopo neanche 15 minuti di corsa, senza che fossi particolarmente affaticato) quindi Vi chiedo:
1) nonostante si tratti di una condizione benigna, svolgere attività fisica (corsa) in queste condizioni rappresenta un pericolo?
Cioè è benigna, ma facendo attività fisica di questo tipo c'è un rischio di aggravare in qualche modo la situazione?
2) Ci sono dei metodi per prevenire il problema (certi tipi di comportamenti, alimentazione, ecc) senza ricorrere a trattamenti come l'ablazione?
3) L'ablazione è un trattamento invasivo?
E' consigliabile nella mia situazione o trattandosi di episodi sporadici che non mi hanno mai creato grandi problemi se non affaticamento, lieve annebbiamento della vista, intorpidimento, e che si sono sempre risolti in poco tempo (massimo 40 minuti ma in genere in 10-20 minuti) è meglio non intervenire?
Vi ringrazio per le Vostre eventuali risposte e Vi porgo
Cordiali Saluti.
[#1]
Ma perche' parla di ablazione senza acvere nessuna diagnosi?
Esegua un Holter cardiaco e poi ne riparliamo
arrivederci
Esegua un Holter cardiaco e poi ne riparliamo
arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Ex utente
Ne ho già fatti due di holter ma la tachicardia non funziona a comando quindi se non si verifica è del tutto inutile. All'epoca mi è stato detto che si tratta di probabile tachicardia parossistica sopraventricolare, da qui le mie domande. In particolare mi interessa sapere se è dannosa l'attività sportiva, dell'ablazione ho letto come eventuale cura e volevo sapere di cosa si tratta ma non è questione prioritaria.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7k visite dal 25/03/2021.
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