Possible uso betabloccante per tachicardia con base ansiosa
Buongiorno!
Volevo chiedere info importantissime e ringrazio già in anticipo.
Sono un ragazzo di 25 anni, sano come un pesce nel corpo ma dal punta di vista dell'ansia, un gran macello!! Da 18 anni soffro di insonnia, che era diventata un'insonnia fine a sé stessa.
Semplice paura/ansia di non riuscire a dormire.
Dopo anni di ansiolitici, l'ho superata alla grande sino ad arrivare a quest'anno.
Per ben un'anno, non ho più assunto NULLA.
Avevo trovato il mio equilibrio interiore, la mia pace, la mia serenità.
Anche perché tutte le mie ansie erano piuttosto relative alla notte, mentre di giorno mai avuto problemi di ansia.
Ho viaggiato e vissuto in giro per il mondo e fatto tantissime esperienze senza fobie o ansie.
Per poi arrivare ad una settimana fa.
Ho perso mia nonna ed un amico nel giro di 2 giorni ed è stata la fine, perché sono, anzi purtroppo, ero molto legato a mia nonna, avendomi ella cresciuto.
Per giorni sono stato malissimo, tante crisi di pianto e negazione, ma tutto sommato mantenevo la calma.
Ma appena superato il lutto di nonna, ho cominciato a sviluppare una terribile ansia per la prima volta "diurna" che mi ha ha portato a
2 GIORNI con tachicardia pressoché continua, con uno stress amplificato.
Volevo andare al pronto soccorso ad un certo punto, perché sentivo il petto pesante e nella mia testa immaginavo quello che voi potete dedurre.
Paradossalmente la mia ansia è divenuta relativa alla tachicardia, anche se la tachicardia in realtà è prodotta dalla mia ansia.
Ho sviluppato questa paranoia di controllare il battito ed è sempre accelerato e pure io NON ero così anzi, tutt'altro.
Ora sto meglio grazie allo XANAX ma ho solo 25 anni e non mi posso permettere di assuefarmi a quella robaccia.
Io non voglio stordire il cervello, ma fermare la connessione tra ansia e cuore perché so che se avessi un attacco di ansia, ma non sentissi il cuore in gola...mi calmerei subito! Ho questa ossessione per il battito, ovviamente sono pronto a seguire un supporto psicologo (e so che è ciò che tutti voi mi consiglierete subito) per imparare a gestire l'ansia ma sento che forse un betabloccante può essere quello che adesso mi serve per gestire la mia tachicardia ormai cronica ed anche una carta per vincere l'ansia.
Perché la mia sta diventando una paranoia che necessita di farmaco, ma preferirei qualcosa che regorolarizasse il mio battito piuttosto che qualcosa che stordisca il mio cervello.
Seppure sono al 100% consapevole che la mia tachicardia è ansiosa e che sono io che l'innesco ma è un qualcosa che sta sfuggendo di mano.
Ho bisogno del vostro consiglio, cosa posso e devo fare?
Veramente i betabloccanti possono far sì che l'ansia non si tramuti in tachicardia
?
È vero che non creano assuefazione?
E sono meno nocivi delle benzo.
Grazie, grazie in anticipo.
E presto mi rivolgerò al mio medico di famiglia, necessitavo solo di qualche consiglio preliminare.
Volevo chiedere info importantissime e ringrazio già in anticipo.
Sono un ragazzo di 25 anni, sano come un pesce nel corpo ma dal punta di vista dell'ansia, un gran macello!! Da 18 anni soffro di insonnia, che era diventata un'insonnia fine a sé stessa.
Semplice paura/ansia di non riuscire a dormire.
Dopo anni di ansiolitici, l'ho superata alla grande sino ad arrivare a quest'anno.
Per ben un'anno, non ho più assunto NULLA.
Avevo trovato il mio equilibrio interiore, la mia pace, la mia serenità.
Anche perché tutte le mie ansie erano piuttosto relative alla notte, mentre di giorno mai avuto problemi di ansia.
Ho viaggiato e vissuto in giro per il mondo e fatto tantissime esperienze senza fobie o ansie.
Per poi arrivare ad una settimana fa.
Ho perso mia nonna ed un amico nel giro di 2 giorni ed è stata la fine, perché sono, anzi purtroppo, ero molto legato a mia nonna, avendomi ella cresciuto.
Per giorni sono stato malissimo, tante crisi di pianto e negazione, ma tutto sommato mantenevo la calma.
Ma appena superato il lutto di nonna, ho cominciato a sviluppare una terribile ansia per la prima volta "diurna" che mi ha ha portato a
2 GIORNI con tachicardia pressoché continua, con uno stress amplificato.
Volevo andare al pronto soccorso ad un certo punto, perché sentivo il petto pesante e nella mia testa immaginavo quello che voi potete dedurre.
Paradossalmente la mia ansia è divenuta relativa alla tachicardia, anche se la tachicardia in realtà è prodotta dalla mia ansia.
Ho sviluppato questa paranoia di controllare il battito ed è sempre accelerato e pure io NON ero così anzi, tutt'altro.
Ora sto meglio grazie allo XANAX ma ho solo 25 anni e non mi posso permettere di assuefarmi a quella robaccia.
Io non voglio stordire il cervello, ma fermare la connessione tra ansia e cuore perché so che se avessi un attacco di ansia, ma non sentissi il cuore in gola...mi calmerei subito! Ho questa ossessione per il battito, ovviamente sono pronto a seguire un supporto psicologo (e so che è ciò che tutti voi mi consiglierete subito) per imparare a gestire l'ansia ma sento che forse un betabloccante può essere quello che adesso mi serve per gestire la mia tachicardia ormai cronica ed anche una carta per vincere l'ansia.
Perché la mia sta diventando una paranoia che necessita di farmaco, ma preferirei qualcosa che regorolarizasse il mio battito piuttosto che qualcosa che stordisca il mio cervello.
Seppure sono al 100% consapevole che la mia tachicardia è ansiosa e che sono io che l'innesco ma è un qualcosa che sta sfuggendo di mano.
Ho bisogno del vostro consiglio, cosa posso e devo fare?
Veramente i betabloccanti possono far sì che l'ansia non si tramuti in tachicardia
?
È vero che non creano assuefazione?
E sono meno nocivi delle benzo.
Grazie, grazie in anticipo.
E presto mi rivolgerò al mio medico di famiglia, necessitavo solo di qualche consiglio preliminare.
[#1]
In realta' lo Xanax nopn e' robaccia ma e' un ansiolitico efficace che non crea alcun problema.
Piuccole dosi di beta bloccante possono esserle anch'esse utili riducendole la frequenza.
Ne parli con il suo Medico
arrivederci
Piuccole dosi di beta bloccante possono esserle anch'esse utili riducendole la frequenza.
Ne parli con il suo Medico
arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 22/03/2021.
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