Eparina ed anticoagulanti con aneurisma e fibrillazione atriale
Gentilissimi dottori,
vi scrivo per un breve consulto per mia nonna, signora di 88 anni con aneurisma aorta (6.5mm circa) alla quale è stata scoperta una fibrillazione atriale.
Dopo la visita specialistica, le è stata data una cura blanda di eparina per contrastare la fibrillazione.
È stato suggerita una cura basso dosaggio e di evitare anti-coagulanti in quanto potrebbero creare problemi avversi su altri problemi presenti, immagino l’aneurisma.
Per cui si comincia con eparina e poi eventualmente si potrà considerare forse l’aggiunta di anticoagulante.
Un altro specialista invece non sembra contrario all’anticoagulante in quanto non dovrebbe portare problemi aggiuntivi/controindicazioni e serve a scongiurare un ictus.
Mi chiedevo dunque se:
- l’eparina blanda può ridurre la fibrillazione atriale e quindi cercare di scongiurare un ictus;
- oppure l’anticoagulante è davvero essenziale per scongiurarlo, in aggiunta all’eparina blanda?
Pensate che un approccio graduale è consigliato o anticoagulante dovrebbe comunque essere incluso?
Ovviamente chiedo solo per parere terzo, qualsiasi modifica passerebbe sempre per uno specialista di presenza.
In aggiunta al consulto di cui sopra, posso anche chiedervi se, in base alla vs esperienza, la fibrillazione atriale in un anziano con le caratteristiche di mia nonna possa permettere di continuare a vivere o se si tratta di una patologia che potrebbe ormai non lasciare scampo?
Grazie di vero cuore, spero di trovare rassicurazione.
vi scrivo per un breve consulto per mia nonna, signora di 88 anni con aneurisma aorta (6.5mm circa) alla quale è stata scoperta una fibrillazione atriale.
Dopo la visita specialistica, le è stata data una cura blanda di eparina per contrastare la fibrillazione.
È stato suggerita una cura basso dosaggio e di evitare anti-coagulanti in quanto potrebbero creare problemi avversi su altri problemi presenti, immagino l’aneurisma.
Per cui si comincia con eparina e poi eventualmente si potrà considerare forse l’aggiunta di anticoagulante.
Un altro specialista invece non sembra contrario all’anticoagulante in quanto non dovrebbe portare problemi aggiuntivi/controindicazioni e serve a scongiurare un ictus.
Mi chiedevo dunque se:
- l’eparina blanda può ridurre la fibrillazione atriale e quindi cercare di scongiurare un ictus;
- oppure l’anticoagulante è davvero essenziale per scongiurarlo, in aggiunta all’eparina blanda?
Pensate che un approccio graduale è consigliato o anticoagulante dovrebbe comunque essere incluso?
Ovviamente chiedo solo per parere terzo, qualsiasi modifica passerebbe sempre per uno specialista di presenza.
In aggiunta al consulto di cui sopra, posso anche chiedervi se, in base alla vs esperienza, la fibrillazione atriale in un anziano con le caratteristiche di mia nonna possa permettere di continuare a vivere o se si tratta di una patologia che potrebbe ormai non lasciare scampo?
Grazie di vero cuore, spero di trovare rassicurazione.
[#1]
L'eparina o la si fa a dosaggio congruo (circa 100 unita per kg di peso) o serve a poco.
Puo' anche anche essere effettuata per anni, data l'eta' molto avanzatadella paziente.
Gli anticoagulanti orali nuovi sono ben tollerati anche in vecchiaia, ovviamente anch'essi a dosaggi congrui alla funzione renal e sono compresse che quindi non necessitano di iniwezioni sottocute.
Per cio' che riguarda la sopravvinevza di una persona di 88 anni con f.a. dipende da molti fattori che non conosco... .pressione diabete, funzione renale....
Se curata bene si va avanti di soliro.
Le ricordo che la persona in questione ha 88 anni. con un aneurisma aortico......
arrivederci
Puo' anche anche essere effettuata per anni, data l'eta' molto avanzatadella paziente.
Gli anticoagulanti orali nuovi sono ben tollerati anche in vecchiaia, ovviamente anch'essi a dosaggi congrui alla funzione renal e sono compresse che quindi non necessitano di iniwezioni sottocute.
Per cio' che riguarda la sopravvinevza di una persona di 88 anni con f.a. dipende da molti fattori che non conosco... .pressione diabete, funzione renale....
Se curata bene si va avanti di soliro.
Le ricordo che la persona in questione ha 88 anni. con un aneurisma aortico......
arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Grazie mille Dottore, chiarissimo.
Un’ultima informazione: considerato lo stato attuale, immagino che il vaccino non sia controindicato? Avendo avuto questi problemi recenti (piccoli svenimenti e febbre per una infezione attualmente in cura), forse meglio attendere qualche settimana? Lei tende a pensare al vaccino come un appesantimento al suo corpo già estremamente debilitato. :-)
Grazie e buon fine settimana!
Un’ultima informazione: considerato lo stato attuale, immagino che il vaccino non sia controindicato? Avendo avuto questi problemi recenti (piccoli svenimenti e febbre per una infezione attualmente in cura), forse meglio attendere qualche settimana? Lei tende a pensare al vaccino come un appesantimento al suo corpo già estremamente debilitato. :-)
Grazie e buon fine settimana!
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.2k visite dal 12/03/2021.
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