Riconoscere avvisaglie edema polmonare?
Buongiorno,
Un mese fa ho perso mio padre di 92 anni.
È sempre stato in buona salute, anche sportivo.
Dopo un ictus avuto a 75 anni si era ripreso benissimo, prendeva solo Cardioaspirin e Torvast.
Negli ultimi 2 anni non riusciva a fare sforzi o a camminare a passo sostenuto.
L' anno scorso gli è stata diagnosticata una stenosi aortica severa, tenuta a bada solo con farmaci (Kanrenol, cerotto nitrato, bisoprololo, Lasix come diuretico, oltre ovviamente a Cardioaspirin e Torvast) anche per volere di mio padre che non avrebbe voluto sottoporsi ad alcun tipo di intervento.
Pochi gg.
prima di morire manifestava accessi di tosse (anche se non frequenti) che lo lasciavano molto affaticato.
Abbiamo quindi richiesto la visita a domicilio del medico di famiglia, il quale venerdì sera, dopo averlo auscultato (superficialmente a mio parere), gli ha solo prescritto un antibiotico e un antiinfiammatorio, dicendo che avrebbe potuto iniziare a prenderli anche il giorno dopo (senza urgenza...).
Purtroppo il mattino dopo mio padre ha avuto gravi difficoltà respiratorie (edema polmonare acuto), gli operatori del 118 lo hanno aiutato con la ventilazione e trasportato in medicina d'urgenza dove è stato trattato con diuretici e morfina e dove è purtroppo deceduto alcune ore dopo in seguito ad arresto cardiocircolatorio.
È stata tentata una rianimazione ma poi il medico ha ritenuto opportuno non insistere.
Posto che sono perfettamente consapevole dell'età di mio padre e del fatto che già anni fa avrebbe dovuto fare più controlli al cuore (ma era refrattario...), sono scettica sulla visita fatta dal medico di famiglia...Che tra l'altro non conosceva mio padre, perchè avevamo appena cambiato medico, dato che il ns precedente era andato in pensione.
Vi chiedo: è possibile non sentire che c'è liquido nei polmoni la sera prima che un paziente venga ricoverato d'urgenza per edema?
Per precauzione non sarebbe stato più giusto che, nel dubbio, facesse ricoverare mio padre, vista l'età e visto che non lo conosceva?
So che non posso pretendere (e non voglio) che dei medici critichino l'operato di un collega senza conoscerlo, ma ci terrei comunque ad avere una Vs.
opinione in merito.
Una volta informato della morte, questo medico ci ha detto che all'auscultazione aveva sentito solo crepitii e per questo aveva dato antibiotico e antiinfiammatorio... (che peraltro mio padre non ha neanche fatto in tempo ad assumere)
Vi ringrazio,
Un mese fa ho perso mio padre di 92 anni.
È sempre stato in buona salute, anche sportivo.
Dopo un ictus avuto a 75 anni si era ripreso benissimo, prendeva solo Cardioaspirin e Torvast.
Negli ultimi 2 anni non riusciva a fare sforzi o a camminare a passo sostenuto.
L' anno scorso gli è stata diagnosticata una stenosi aortica severa, tenuta a bada solo con farmaci (Kanrenol, cerotto nitrato, bisoprololo, Lasix come diuretico, oltre ovviamente a Cardioaspirin e Torvast) anche per volere di mio padre che non avrebbe voluto sottoporsi ad alcun tipo di intervento.
Pochi gg.
prima di morire manifestava accessi di tosse (anche se non frequenti) che lo lasciavano molto affaticato.
Abbiamo quindi richiesto la visita a domicilio del medico di famiglia, il quale venerdì sera, dopo averlo auscultato (superficialmente a mio parere), gli ha solo prescritto un antibiotico e un antiinfiammatorio, dicendo che avrebbe potuto iniziare a prenderli anche il giorno dopo (senza urgenza...).
Purtroppo il mattino dopo mio padre ha avuto gravi difficoltà respiratorie (edema polmonare acuto), gli operatori del 118 lo hanno aiutato con la ventilazione e trasportato in medicina d'urgenza dove è stato trattato con diuretici e morfina e dove è purtroppo deceduto alcune ore dopo in seguito ad arresto cardiocircolatorio.
È stata tentata una rianimazione ma poi il medico ha ritenuto opportuno non insistere.
Posto che sono perfettamente consapevole dell'età di mio padre e del fatto che già anni fa avrebbe dovuto fare più controlli al cuore (ma era refrattario...), sono scettica sulla visita fatta dal medico di famiglia...Che tra l'altro non conosceva mio padre, perchè avevamo appena cambiato medico, dato che il ns precedente era andato in pensione.
Vi chiedo: è possibile non sentire che c'è liquido nei polmoni la sera prima che un paziente venga ricoverato d'urgenza per edema?
Per precauzione non sarebbe stato più giusto che, nel dubbio, facesse ricoverare mio padre, vista l'età e visto che non lo conosceva?
So che non posso pretendere (e non voglio) che dei medici critichino l'operato di un collega senza conoscerlo, ma ci terrei comunque ad avere una Vs.
opinione in merito.
Una volta informato della morte, questo medico ci ha detto che all'auscultazione aveva sentito solo crepitii e per questo aveva dato antibiotico e antiinfiammatorio... (che peraltro mio padre non ha neanche fatto in tempo ad assumere)
Vi ringrazio,
[#1]
L' edema polmonare insorge in pochi minuti nei pazienti con stenosi aortica.
E la sopravvivenza di suo padre, date le statistiche su tale valvulopatia , e' stata eccellente.
Purtroppo e' la storia naturale della malattia
arrivederci
E la sopravvivenza di suo padre, date le statistiche su tale valvulopatia , e' stata eccellente.
Purtroppo e' la storia naturale della malattia
arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.5k visite dal 09/03/2021.
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