Terapia per ipertensione in paziente epilettico
Salve
scrivo per il mio compagno, 55 anni, altezza 187, peso 75.
Da alcuni mesi stava monitorando la pressione sanguigna su consiglio del cardiologo, per valori specie di distolica elevati; eseguito Ecg ed ecocardio entrambi negativi, eseguito anche un Abpm, non ho con me il refertoi ma ricordo media h 24 119/76, paziente dipper media notturna 100/60, media diurna 130/85; quindi di certo i valori diurni erano elvati.
Abbiamo eliminato il sale dalla dieta, camminato quasi giornaliera di 45 minuti.
Venerdi ha avuto una crisi ipertensiva, senza alcun sintomo, con massima a 200 e minima a 120; trattato in ps con fiala di catapresan, la pressione si è subito normalizzata e rimasta abbastanza buona per tutto il we; su consiglio del cardialogo ha ripreso a monitorarla, e oggi è di nuovo salita, quindi come da indicazioni del cardiologo assumerà una compressa di triatec al mattino da 5 mg.
gli esami del sangue eseguiti in ps non hanno evidenziato nulla di rilevante, apparte la creatininemia bassa; per ulteriore scrupolo abbiamo però chiesto al medico di base di eseguire esami delle catecolamine uranirie ed eventualmente anche un eco reni e surreni.
Premessa da fare è che lui è epilettico, epilessia da displasia corticale, e attualmente assume Carbamazepina, Levatiracetam e Lacosamide, ed è in attesa di intervento chirurgico che dovrebbe permettergli gradualmente di diminuire i farmaci.
Il problema è che per i farmaci AE che assume, non può assumere diuretici (la carbamazepina interferisce sul sodio, che ha già basso), nè calcio antagonisti, nè veramil, felodipina, digossina e simvastatina.
Quindi, premesso che il cardiologo ci aspetta alla visita per la settimana prossima, chiederei un parere sull'impiego di un aceinibitore come il ramipril in unica dose, visto che mi sembra di capire che esplichi il suo effetto solo per 12 ore e sul fatto se possa essere pericoloso se la pressione non scenderà nei prossimi giorni...
Non ha familiarità con eventi cardiovascolari importanti ma entrambi i genitori ipertesi, il padre già all'età che ha lui attualmente.
Scusate della poca sintesi
Grazie e buona giornata
scrivo per il mio compagno, 55 anni, altezza 187, peso 75.
Da alcuni mesi stava monitorando la pressione sanguigna su consiglio del cardiologo, per valori specie di distolica elevati; eseguito Ecg ed ecocardio entrambi negativi, eseguito anche un Abpm, non ho con me il refertoi ma ricordo media h 24 119/76, paziente dipper media notturna 100/60, media diurna 130/85; quindi di certo i valori diurni erano elvati.
Abbiamo eliminato il sale dalla dieta, camminato quasi giornaliera di 45 minuti.
Venerdi ha avuto una crisi ipertensiva, senza alcun sintomo, con massima a 200 e minima a 120; trattato in ps con fiala di catapresan, la pressione si è subito normalizzata e rimasta abbastanza buona per tutto il we; su consiglio del cardialogo ha ripreso a monitorarla, e oggi è di nuovo salita, quindi come da indicazioni del cardiologo assumerà una compressa di triatec al mattino da 5 mg.
gli esami del sangue eseguiti in ps non hanno evidenziato nulla di rilevante, apparte la creatininemia bassa; per ulteriore scrupolo abbiamo però chiesto al medico di base di eseguire esami delle catecolamine uranirie ed eventualmente anche un eco reni e surreni.
Premessa da fare è che lui è epilettico, epilessia da displasia corticale, e attualmente assume Carbamazepina, Levatiracetam e Lacosamide, ed è in attesa di intervento chirurgico che dovrebbe permettergli gradualmente di diminuire i farmaci.
Il problema è che per i farmaci AE che assume, non può assumere diuretici (la carbamazepina interferisce sul sodio, che ha già basso), nè calcio antagonisti, nè veramil, felodipina, digossina e simvastatina.
Quindi, premesso che il cardiologo ci aspetta alla visita per la settimana prossima, chiederei un parere sull'impiego di un aceinibitore come il ramipril in unica dose, visto che mi sembra di capire che esplichi il suo effetto solo per 12 ore e sul fatto se possa essere pericoloso se la pressione non scenderà nei prossimi giorni...
Non ha familiarità con eventi cardiovascolari importanti ma entrambi i genitori ipertesi, il padre già all'età che ha lui attualmente.
Scusate della poca sintesi
Grazie e buona giornata
[#1]
Se dovesse impiegare un ACVE inibitore consiglierei il lisinoprila da 20 mg monodose.
In un paziente di questo tipo suggerirei un beta bloccante come il nebivololo, anch'esso monodose
arrivederci
In un paziente di questo tipo suggerirei un beta bloccante come il nebivololo, anch'esso monodose
arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Grazie mille Dottor Cecchini; leggendo i suoi consulti per mesi mi ero fatta anch'io l'idea di un betabloccante; chiederò al cardiologo.
Ultime due domande poi non la disturbo più
-effetti del nebivolo su impotenza/libido?
-se la pressione non dovesse abbassarsi immediatamente, vista l'ecocardio ok e senza sintomatologia particolare, possiamo attendere serenemente che la terapia esplichi i suoi effetti?
Grazie ancora
Ultime due domande poi non la disturbo più
-effetti del nebivolo su impotenza/libido?
-se la pressione non dovesse abbassarsi immediatamente, vista l'ecocardio ok e senza sintomatologia particolare, possiamo attendere serenemente che la terapia esplichi i suoi effetti?
Grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.2k visite dal 08/03/2021.
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Approfondimento su Ipertensione
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