Frequentissima extrasistolia ventricolare monomorfa, non precoce, con tratti di bi-trigeminismo
Buongiorno Dottore/Dottoressa,
Atleta agonista sin da adolescente, nel 2019 l'ECG sotto sforzo rileva numerosissime BEV.
Faccio holter ed ecocardiogramma.
Solo l'holter rileva anomalie.
Dopo un anno, altro holter conferma: 11.000 BEV/24h, "Rarissima extrasistolia sopraventricolare isolata.
Frequentissima extrasistolia ventricolare monomorfa, non precoce, con tratti di bi-trigeminismo", 63 episodi bigeminismo, 593 episodi trigemini.
Il cardiologo prescrive rm con e senza contrasto purtroppo rinviata per vari motivi, in parte legati all’emergenza.
Nel frattempo mi rilasciano i certificati d'idoneità sportiva dati l'ecocardio perfetto e l'asintomaticità (dopo il riscontro mi pare di notare respiro affannoso e lieve dolore occasionale al petto, ma forse è solo autosuggestione).
Prendo integratori, tutti legali e nelle dosi consigliate a sportivi - creatina, BCAA, multivitaminico, magnesio, zinco, adattogene, pappa reale, vitamina c, vitamina d e ferro quest'ultime due per lievi carenze.
In generale gli esami del sangue sono OK, inclusi i valori di potassio, sodio e cloro.
Uniche anomalie ormone LH (lievemente sotto il riferimento) e bilirubina (molto sopra, penso di avere Gilbert), ma dubito centrino alcunché col cuore.
Ho alta familiarità per eventi cardiaci (infarti: tanto zio paterno quando nonno materno, per quest'ultimo mortale).
Non fumo, bevo moderatamente, caffè/the/cioccolato nero solo una/due porzioni al giorno.
Lavoro sedentario, attività fisica intensa: 2-3 allenamenti aerobici e altrettanti anaerobici a settimana.
Le chiedo: a cosa può essere dovuta l'improvvisa comparsa di frequentissime BEV dopo tanti anni di normalità riscontrata nei test?
Posso aver sbagliato qualcosa con gli integratori, o al contrario avere carenze non rilevate?
Posso continuare con la mia attività sportiva intensa (raggiungo i 180 battiti al minuto) o conviene attendere finalmente la risonanza?
Ha altri consigli?
Molte grazie e cordiali saluti.
Atleta agonista sin da adolescente, nel 2019 l'ECG sotto sforzo rileva numerosissime BEV.
Faccio holter ed ecocardiogramma.
Solo l'holter rileva anomalie.
Dopo un anno, altro holter conferma: 11.000 BEV/24h, "Rarissima extrasistolia sopraventricolare isolata.
Frequentissima extrasistolia ventricolare monomorfa, non precoce, con tratti di bi-trigeminismo", 63 episodi bigeminismo, 593 episodi trigemini.
Il cardiologo prescrive rm con e senza contrasto purtroppo rinviata per vari motivi, in parte legati all’emergenza.
Nel frattempo mi rilasciano i certificati d'idoneità sportiva dati l'ecocardio perfetto e l'asintomaticità (dopo il riscontro mi pare di notare respiro affannoso e lieve dolore occasionale al petto, ma forse è solo autosuggestione).
Prendo integratori, tutti legali e nelle dosi consigliate a sportivi - creatina, BCAA, multivitaminico, magnesio, zinco, adattogene, pappa reale, vitamina c, vitamina d e ferro quest'ultime due per lievi carenze.
In generale gli esami del sangue sono OK, inclusi i valori di potassio, sodio e cloro.
Uniche anomalie ormone LH (lievemente sotto il riferimento) e bilirubina (molto sopra, penso di avere Gilbert), ma dubito centrino alcunché col cuore.
Ho alta familiarità per eventi cardiaci (infarti: tanto zio paterno quando nonno materno, per quest'ultimo mortale).
Non fumo, bevo moderatamente, caffè/the/cioccolato nero solo una/due porzioni al giorno.
Lavoro sedentario, attività fisica intensa: 2-3 allenamenti aerobici e altrettanti anaerobici a settimana.
Le chiedo: a cosa può essere dovuta l'improvvisa comparsa di frequentissime BEV dopo tanti anni di normalità riscontrata nei test?
Posso aver sbagliato qualcosa con gli integratori, o al contrario avere carenze non rilevate?
Posso continuare con la mia attività sportiva intensa (raggiungo i 180 battiti al minuto) o conviene attendere finalmente la risonanza?
Ha altri consigli?
Molte grazie e cordiali saluti.
[#1]
Lei deve eseguire una RM con contrasto prima di proseguire l'attivita' sportiva, ed ancor prima un test da sforzo massimale
inoltre tenga presente che praticare attivita fisica intensa e prolungata (180 bpm !!) non fa bene anche al cuore piu sano: oltre che ad essere totalemente inutile, e' anche dannoso.
arrivederci
inoltre tenga presente che praticare attivita fisica intensa e prolungata (180 bpm !!) non fa bene anche al cuore piu sano: oltre che ad essere totalemente inutile, e' anche dannoso.
arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Grazie Dottor Cecchini per la pronta risposta,
Allora elimino le attività intense almeno fino alla risonanza. Purtroppo potrebbero volerci anche 5 mesi... Tornerò a scrivere quando avrò il risultato aggiungendo, se riesco, il test da sforzo massimale (anche se credo quello fosse già incluso nella visita medico-sportiva agonistica, cercherò di trovare un modo per ripeterlo). Sinora avevo continuato dal momento che il centro medico sportivo mi aveva comunque rilasciato l'idoneità.
Intanto una precisazione sui bpm.
Da quanto avevo letto e mi era stato detto mantenere una frequenza cardiaca massimale è pericoloso e dannoso quando avviene per periodi prolungati (come ad esempio nei maratoneti professionisti). Per picchi brevi e intensi me l'avevano invece consigliato come metodo più efficiente (rapido) e relativamente meno pericoloso per incrementare la capacità aerobica.
Nei miei allenamenti di solito resto in zona massima (sui 170-180 bpm) solo per alcuni minuti/secondi quando faccio tabata o altri tipi di Hight Intensity Interval Training. In casi eccezionali mi è capitato di restarci più a lungo, ad esempio correndo una mezza maratona sono stato sopra i 170 bpm per 22 minuti. Ma a parte quella volta in cui mi sono misurato e di cui ho certezza, sarà successo sì e no altre 5 volte nella vita.
Monitoro sempre il battito col mio fitbit, che so essere precisissimo perché i manubri ad infrarossi delle cyclette in palestra rilevano indipendentemente ed esattamente lo stesso identico battito.
Cordiali saluti
LM
Allora elimino le attività intense almeno fino alla risonanza. Purtroppo potrebbero volerci anche 5 mesi... Tornerò a scrivere quando avrò il risultato aggiungendo, se riesco, il test da sforzo massimale (anche se credo quello fosse già incluso nella visita medico-sportiva agonistica, cercherò di trovare un modo per ripeterlo). Sinora avevo continuato dal momento che il centro medico sportivo mi aveva comunque rilasciato l'idoneità.
Intanto una precisazione sui bpm.
Da quanto avevo letto e mi era stato detto mantenere una frequenza cardiaca massimale è pericoloso e dannoso quando avviene per periodi prolungati (come ad esempio nei maratoneti professionisti). Per picchi brevi e intensi me l'avevano invece consigliato come metodo più efficiente (rapido) e relativamente meno pericoloso per incrementare la capacità aerobica.
Nei miei allenamenti di solito resto in zona massima (sui 170-180 bpm) solo per alcuni minuti/secondi quando faccio tabata o altri tipi di Hight Intensity Interval Training. In casi eccezionali mi è capitato di restarci più a lungo, ad esempio correndo una mezza maratona sono stato sopra i 170 bpm per 22 minuti. Ma a parte quella volta in cui mi sono misurato e di cui ho certezza, sarà successo sì e no altre 5 volte nella vita.
Monitoro sempre il battito col mio fitbit, che so essere precisissimo perché i manubri ad infrarossi delle cyclette in palestra rilevano indipendentemente ed esattamente lo stesso identico battito.
Cordiali saluti
LM
[#3]
"Tabata o altri tipi di Hight Intensity Interval Training...correndo in una mezza maratona sono stato sopra i 170 bpm per 22 minuti"
lei mi trova un solo animale in natura che fa queste sciocchezze a parte l'uomo?
lei sinceramente pensa che al suo cuore faccia bene?
cordialita'
lei mi trova un solo animale in natura che fa queste sciocchezze a parte l'uomo?
lei sinceramente pensa che al suo cuore faccia bene?
cordialita'
[#4]
Utente
Guardi, colgo la provocazione ma per seguire il suo ragionamento non lascio le domande senza risposta.
Io ho un cane e, se gli lancio la palla, seguendo il suo istinto la rincorre come se ne andasse della vita. Se si diverte particolarmente continua a perdifiato anche più di 20 mn. Mi stanco prima io di lanciare di quanto lui si stanchi di scattare, anche se io muovo solo il braccio.
Tornando all'uomo, i bambini non la chiamano "tabata" ma almeno una volta giocavano "a lupo". Non misurano i battiti ma da quanto sudano vale supporre che raggiungano anche il massimo. Non lo fanno per allenarsi, esprimono l'istinto che ci porterebbe a cacciare e scalare gli alberi da frutto anche se non esistessero i fitbit.
So bene che certe attività più rare ed estreme devastano il cuore. Ho letto studi su maratoneti d'élite che rilevavano frequenti cicatrici cardiache. Prima per istinto, poi sapendo di questi effetti e altri danni al metabolismo e agli equilibri ormonali, le attività così lunghe ed estenuanti io le ho sempre evitate.
Faccio agonismo da 15 anni con continui esami e sino all'ottobre 2019 mai rilevato un pericolo per il cuore. Con questo non escludo che una causa delle mie bev possa essere l'iperallenamento, e seguendo la sua raccomandazione cercherò di rimanere sotto i 160 bpm fino almeno alla risonanza (a dire il vero mi basta camminare in salita quando fa molto freddo per sfiorare quella soglia, anche se sono lievemente bradicardico). Quale che sia la causa, aumentare i battiti ora potrebbe essere un rischio. Potrebbe esserci dell'altro, come un eccesso di calcio (non uso il sale), lo stress lavorativo (quello sì innaturale) o una predisposizione genetica. Stando a un altro cardiologo potrebbe addirittura essere pura ansia. Ma nel mio caso certo, può essere anche l'eccessiva attività fisica. Dosare bene non è facile.
In generale non mi risulta che qualche minuto di scatti a giorni alterni (da allenati, e dopo essersi debitamente riscaldati), o correre un'ora e mezza una volta ogni due anni (sempre dopo una buona preparazione) faccia male. Se esistono studi che lo dimostrano nessuno me li ha mostrati. E mi sembrano attività naturali e ricorrenti tanto nell'uomo quanto nell'animale.
Grazie ancora del suo responso e cordiali saluti,
LM
Io ho un cane e, se gli lancio la palla, seguendo il suo istinto la rincorre come se ne andasse della vita. Se si diverte particolarmente continua a perdifiato anche più di 20 mn. Mi stanco prima io di lanciare di quanto lui si stanchi di scattare, anche se io muovo solo il braccio.
Tornando all'uomo, i bambini non la chiamano "tabata" ma almeno una volta giocavano "a lupo". Non misurano i battiti ma da quanto sudano vale supporre che raggiungano anche il massimo. Non lo fanno per allenarsi, esprimono l'istinto che ci porterebbe a cacciare e scalare gli alberi da frutto anche se non esistessero i fitbit.
So bene che certe attività più rare ed estreme devastano il cuore. Ho letto studi su maratoneti d'élite che rilevavano frequenti cicatrici cardiache. Prima per istinto, poi sapendo di questi effetti e altri danni al metabolismo e agli equilibri ormonali, le attività così lunghe ed estenuanti io le ho sempre evitate.
Faccio agonismo da 15 anni con continui esami e sino all'ottobre 2019 mai rilevato un pericolo per il cuore. Con questo non escludo che una causa delle mie bev possa essere l'iperallenamento, e seguendo la sua raccomandazione cercherò di rimanere sotto i 160 bpm fino almeno alla risonanza (a dire il vero mi basta camminare in salita quando fa molto freddo per sfiorare quella soglia, anche se sono lievemente bradicardico). Quale che sia la causa, aumentare i battiti ora potrebbe essere un rischio. Potrebbe esserci dell'altro, come un eccesso di calcio (non uso il sale), lo stress lavorativo (quello sì innaturale) o una predisposizione genetica. Stando a un altro cardiologo potrebbe addirittura essere pura ansia. Ma nel mio caso certo, può essere anche l'eccessiva attività fisica. Dosare bene non è facile.
In generale non mi risulta che qualche minuto di scatti a giorni alterni (da allenati, e dopo essersi debitamente riscaldati), o correre un'ora e mezza una volta ogni due anni (sempre dopo una buona preparazione) faccia male. Se esistono studi che lo dimostrano nessuno me li ha mostrati. E mi sembrano attività naturali e ricorrenti tanto nell'uomo quanto nell'animale.
Grazie ancora del suo responso e cordiali saluti,
LM
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 14.1k visite dal 25/02/2021.
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