Cuore, stomaco, cervicale o cosa?
Salve.
Ad ottobre ho subìto una osteotomia per ginocchio varo e nei controlli di routine mi hanno detto di fare (a convalescenza finita) un controllo all' arco aortico con tac a mezzo di contrasto.
Dopo circa un mese e mezzo dall' intervento, mi sveglio una mattina in tutta tranquillità e dopo essermi preso un caffè lungo comincio ad avvertire tachicardia, giramenti di testa, dolore allo sterno...quasi come se stessi per svenire da un momento all'altro.
Mi reco al pronto soccorso di zona per farmi vedere e quasi irritati mi fanno un elettrocardiogramma al volo dove era tutto ok.
Faccio privatamente la prova degli enzimi; negativo.
Nessun Infarto.
3 settimane fa vado a fare un prelievo per la creatinina (per l' idoneità alla Tac con contrasto) e appena torno a casa bevendo il solito caffè lungo, un' altra crisi simil infarto.
Dolore al petto e sotto il pomo di Adamo, malessere, vertigini, pallore in viso, battiti sotto i 60 bpm...di nuovo al pronto soccorso.
Niente, anche questa volta tutto nella norma.
Da quel giorno, ogni giorno mi sveglio con vertigini come se fossi ubriaco, senso di testa leggera, dolori sporadici a gola e petto.
Ho fatto l'holter ed il referto è stato; Ritmo sinusale con lieve bradicardia notturna (44bpm), normale incremento cronotropo diurno, non pause.
Rara extrasistolia sopraventricolare.
Non aritmie ventricolari
L'esito della TAC invece sembra più o meno che sia tutto nella norma, a parte questa dicitura;
Arco aortico destro con associata succlavia sinistra lusoria ad origine distale con decorso retroesofageo.
Possibile residuo timico.
Sono sempre stato una persona sportiva che mangia sano ecc, ho solo 39 anni.
Per favore, aiutatemi a capire in attesa della visita con il cardiologo, quale possa essere il problema.
Grazie anticipatamente a chiunque mi risponda
Ad ottobre ho subìto una osteotomia per ginocchio varo e nei controlli di routine mi hanno detto di fare (a convalescenza finita) un controllo all' arco aortico con tac a mezzo di contrasto.
Dopo circa un mese e mezzo dall' intervento, mi sveglio una mattina in tutta tranquillità e dopo essermi preso un caffè lungo comincio ad avvertire tachicardia, giramenti di testa, dolore allo sterno...quasi come se stessi per svenire da un momento all'altro.
Mi reco al pronto soccorso di zona per farmi vedere e quasi irritati mi fanno un elettrocardiogramma al volo dove era tutto ok.
Faccio privatamente la prova degli enzimi; negativo.
Nessun Infarto.
3 settimane fa vado a fare un prelievo per la creatinina (per l' idoneità alla Tac con contrasto) e appena torno a casa bevendo il solito caffè lungo, un' altra crisi simil infarto.
Dolore al petto e sotto il pomo di Adamo, malessere, vertigini, pallore in viso, battiti sotto i 60 bpm...di nuovo al pronto soccorso.
Niente, anche questa volta tutto nella norma.
Da quel giorno, ogni giorno mi sveglio con vertigini come se fossi ubriaco, senso di testa leggera, dolori sporadici a gola e petto.
Ho fatto l'holter ed il referto è stato; Ritmo sinusale con lieve bradicardia notturna (44bpm), normale incremento cronotropo diurno, non pause.
Rara extrasistolia sopraventricolare.
Non aritmie ventricolari
L'esito della TAC invece sembra più o meno che sia tutto nella norma, a parte questa dicitura;
Arco aortico destro con associata succlavia sinistra lusoria ad origine distale con decorso retroesofageo.
Possibile residuo timico.
Sono sempre stato una persona sportiva che mangia sano ecc, ho solo 39 anni.
Per favore, aiutatemi a capire in attesa della visita con il cardiologo, quale possa essere il problema.
Grazie anticipatamente a chiunque mi risponda
[#1]
Sono tipici effetti della caffeina che favorisce gli attacchi di panico
Paradossalemnrte il caffe lungo aumenta l'assorbimento della caffeina che e' appunto idrosolubile
Se lei bevesse, si fa per dire un caffe ristretto mescolato con un litro di acqua questo verrebbe assorbimento come averlo fatto in vena.
Quindi
1- eviti il caffe' lungo
2 eviti il caffe' a digiuno (se lo assume dopo un pasto ricco di gRASSI L'ASSORBIMENTO E' PU LENTO E MEGLIO TOLLERATO)
e' la stessa cosa che accade con gli alcoolici
cecchini
Paradossalemnrte il caffe lungo aumenta l'assorbimento della caffeina che e' appunto idrosolubile
Se lei bevesse, si fa per dire un caffe ristretto mescolato con un litro di acqua questo verrebbe assorbimento come averlo fatto in vena.
Quindi
1- eviti il caffe' lungo
2 eviti il caffe' a digiuno (se lo assume dopo un pasto ricco di gRASSI L'ASSORBIMENTO E' PU LENTO E MEGLIO TOLLERATO)
e' la stessa cosa che accade con gli alcoolici
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.4k visite dal 12/02/2021.
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