Pressione diastolica che non si abbassa nonostante l'uso di medicinali dopo 3 settimane
Buonasera, a seguito della negativizzazione da Covid il 10/12/21, con sintomi di anosmia, dolori al torace, schiena, stomaco e sensazione di dispnea nonostante saturazione 99%, ho ripreso a lavorare quasi subito.
Tuttavia il dolore allo stomaco mi ha continuato a tormentare per diverso tempo, fino a quando la gastroenterologa mi ha dato l'inibitore della pompa protonica per calmare quello che sembrava un reflusso gastroesofageo.
Tuttavia prima di tale cura, facendo le scale a lavoro, mi sono accorto che faticavo a recuperare, fino a quando un giorno sono stato costretto a sedermi, con sensazione di tachicardia, anche se bpm a 111.
Pensavo fosse il forte dolore di stomaco, invece dopo circa 20 minuti ho misurato la pressione che risultava essere di 150/97.
Dopo 3 giorni, sono andato dal medico generico che non ha riscontrato anomalie in quanto la pressione era di 123/82, tuttavia mi ha detto di misurare la pressione a casa per una settimana ed annotarla sul diario.
Mediamente, in questa prima settimana, la pressione la sera è risultata di 141/96.
Il medico mi ha prescritto il triatec 5 mg, 1 cpr al giorno, d'accordo anche con il cardiologo.
La settimana successiva, sempre con misurazioni serali, la pressione è scesa a 134/93.
Stavolta il cardiologo mi ha aggiunto la Lercanidipina 10 mg.
La media settimanale è passata a 128/91.
Il cardiologo mi ha detto di proseguire con questa cura per altre 2 settimane.
Ancora oggi la pressione diastolica oscilla tra 99 e 88.
Ho 39 anni, ho una madre che soffre di ipertensione, però non riesco a vedere una luce in fondo al tunnel, anche perché precovid, facevo attività fisica frequente, non ho mai riscontrato ipertensione e ora non so più che fare, visto che ecocardiogramma, ecg non segnalano nulla di patologico (il 31/12 ho fatto visita cardiologica).
Mi aiutate a capire se ci sono altri esami da fare?
Quanto tempo ci vuole prima che il tutto si normalizzi?
Secondo voi occorre cambiare terapia?
Da stasera ho cominciato anche a fare l'holter pressorio.
Grazie mille della risposta.
Tuttavia il dolore allo stomaco mi ha continuato a tormentare per diverso tempo, fino a quando la gastroenterologa mi ha dato l'inibitore della pompa protonica per calmare quello che sembrava un reflusso gastroesofageo.
Tuttavia prima di tale cura, facendo le scale a lavoro, mi sono accorto che faticavo a recuperare, fino a quando un giorno sono stato costretto a sedermi, con sensazione di tachicardia, anche se bpm a 111.
Pensavo fosse il forte dolore di stomaco, invece dopo circa 20 minuti ho misurato la pressione che risultava essere di 150/97.
Dopo 3 giorni, sono andato dal medico generico che non ha riscontrato anomalie in quanto la pressione era di 123/82, tuttavia mi ha detto di misurare la pressione a casa per una settimana ed annotarla sul diario.
Mediamente, in questa prima settimana, la pressione la sera è risultata di 141/96.
Il medico mi ha prescritto il triatec 5 mg, 1 cpr al giorno, d'accordo anche con il cardiologo.
La settimana successiva, sempre con misurazioni serali, la pressione è scesa a 134/93.
Stavolta il cardiologo mi ha aggiunto la Lercanidipina 10 mg.
La media settimanale è passata a 128/91.
Il cardiologo mi ha detto di proseguire con questa cura per altre 2 settimane.
Ancora oggi la pressione diastolica oscilla tra 99 e 88.
Ho 39 anni, ho una madre che soffre di ipertensione, però non riesco a vedere una luce in fondo al tunnel, anche perché precovid, facevo attività fisica frequente, non ho mai riscontrato ipertensione e ora non so più che fare, visto che ecocardiogramma, ecg non segnalano nulla di patologico (il 31/12 ho fatto visita cardiologica).
Mi aiutate a capire se ci sono altri esami da fare?
Quanto tempo ci vuole prima che il tutto si normalizzi?
Secondo voi occorre cambiare terapia?
Da stasera ho cominciato anche a fare l'holter pressorio.
Grazie mille della risposta.
[#1]
a parte eseguire azotemia, creatininemia ed elettroliti plasmatici che sicuramente terapia ( me me invia i risultati percortesia?) penso che ilfarmaco,adatto a lei sia un beta bloccante associato o meno,ad un ace inibitore
ne parli con il suo cardiologo
arrivedeci
ne parli con il suo cardiologo
arrivedeci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 10/02/2021.
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