Modalità assunzione norvasc

Gentili Dottori,
Ho 79 anni e da circa 10 anni, avendo rilevato valori pressori al di sopra della norma, sono in terapia Antiipertensiva e assumo un calcio-antagonista (Norvasc 5mg prescrittomi dal Cardiologo).


Sono andato benino per molti anni.


Da circa un mese sto notando valori pressori nuovamente sballati, spesso arrivo a 170/90 nonostante la terapia.


Il medico curante, in attesa di approfondimenti, mi ha consigliato di aumentare il dosaggio del Norvasc portandolo a 10 mg.
La mia domanda è la strategia migliore di assunzione del farmaco: assumere 5 mg al mattino e 5 mg alla sera mi garantirebbe una copertura più prolungata?
Oppure 10 mg una sola volta al mattino.
E in tal caso sarei coperto per 24 ore?
Grazie
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.6k 145
L'emivita dell'amlodipina (principio attivo del Norvasc) è sufficientemente lunga da permettere la singola somministrazione giornaliera senza diminuire l'efficacia antiipertensiva nelle 24 ore.
Personalmente preferisco fare assumere il farmaco nel pomeriggio alle 17, cioè lontano dai pasti, sia per una migliore copertura del picco ipertensivo legato risveglio mattutino che per diminuire l'intensità degli eventuali effetti collaterali.
Cordiali saluti

Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo

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Utente
Utente
La ringrazio dottore era esattamente quello che volevo comprendere. Quando si parla di farmaci per l'ipertensione quasi mai si riesce ad avere informazioni sull'emivita del principio attivo. Oggi nel dubbio ho fatto 5 mg alle 8 e 5 mg li prendo stasera. In attesa degli approfondimenti da domani faccio intera dose 10 mg al pomeriggio visto che, mi par di capire che l'idea di suddividere in due volte non porta particolari vantaggi
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.6k 145
Giusto, con questa molecola suddividere il dosaggio giornaliero in due metà è sostanzialmente inutile, anzi potrebbe rivelarsi dannoso raddoppiando la possibilità che il paziente non assuma una dose del farmaco, o per dimenticanza o per una imprevista impossibilità a farlo.
Le raccomando però di sottoporsi ad una valutazione cardiologica periodica, sia per valutare l'efficacia della terapia che per monitorare nel tempo l'insorgenza o la progressione degli eventuali danni provocati nel tempo dall'ipertensione agli organi-bersaglio.
Cordiali saluti
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