Alcuni sintomi riguardanti il cuore
Buonasera dottori, mi sono da poco iscritta a questo sito e pertanto spero di non scrivere nulla di sbagliato/scontato.
Inizio col dire che sono una persona abbastanza ansiosa, ma non in modo eccessivo.
Mio padre (55 anni) ha alcuni problemi cardiaci, se le interessa posso anche scriverle una piccola (per modo di dire) risposta dove li elenco per sentire il suo parere sul suo caso, ovviamente se non la disturbo.
In ogni caso vorrei, se possibile, farle qualche domanda su alcune sintomatologie che ho riscontrato, sopratutto nell’ultimo periodo (3/4 mesi).
Da quando avevo circa 14/15 anni ho riscontrato un’aritmia respiratoria, innocua e fisiologica.
In questo periodo peró, ho riscontrato alcune cose che non mi erano mai capitate.
Pratico sport in palestra, molto spesso attività aerobica e ogni tanto attività con pesi, senza mai esagerare con il carico.
Prima l’aritmia respiratoria, con l’aumento dei battiti causato dagli esercizi, se ne andava ed il battito risultava regolare (me ne accordo siccome sono una persona che sente quasi sempre il suo cuore battere).
Fino a qui nessun problema.
Ultimamente peró, sento il mio cuore battere forte (non come ritmo ma come intensità) senza un criterio fisso.
Ad esempio, stamattina appena alzata per una buona oretta quasi non lo sentivo, mentre poi ha iniziato a battere più intensamente per tutta la giornata.
Sopratutto la sera, quando mi metto sul divano un’oretta, lo sento battere forte (non a livello di sentirlo con le orecchie, ma proprio nel petto) seppur con una frequenza bassa, sui 60bpm penso.
Inoltre in quei periodi dove lo sento chiaramente battere nel petto, noto che spesso, sopratutto negli attimi che stanno tra l’inspirazione e l’espirazione, il cuore aspetta 1 secondo in più per battere.
Inoltre questo battito che aspetta 1 secondo in più lo avverto più forte rispetto agli altri.
Tutto questo penso capitasse ancora prima di 3/4 mesi fa, ma in questo periodo in cui sento il mio cuore battere molto più intensamente mi reca un certo fastidio e mi fa pensare all’avere qualche tipo di aritmia.
Tutto questo fino a poco tempo fa lo avvertivo poco e sopratutto solo a riposo, mentre ora capita che quando io faccia allenamento, senta comunque che ogni tanto il cuore aspetta questo secondo per battere, recandomi un certo fastidio.
Non penso che si tratti di extrasistoli in quanto, considerando che questo a riposo avviene molto spesso, sarebbe come avere un’extrasistole ogni 5/6 battiti.
Magari mi sbaglio ovviamente, non mi reputo di certo un medico.
Ho eseguito un ecg ed un holter 24h da privato giusto qualche settimana fa, tutto perfetto, 0 extrasistoli, 72bpm di media, minima 43bpm durante la notte.
Possibile che questo secondo che il cuore aspetta sia comunque indotto dall’aritmia respiratoria?
E possibile che il fatto di avere pochissimo grasso sullo sterno mi faccia sentire di più il battito cardiaco?
La ringrazio se si prenderà carico del mio consulto, e le auguro una buona serata!
Inizio col dire che sono una persona abbastanza ansiosa, ma non in modo eccessivo.
Mio padre (55 anni) ha alcuni problemi cardiaci, se le interessa posso anche scriverle una piccola (per modo di dire) risposta dove li elenco per sentire il suo parere sul suo caso, ovviamente se non la disturbo.
In ogni caso vorrei, se possibile, farle qualche domanda su alcune sintomatologie che ho riscontrato, sopratutto nell’ultimo periodo (3/4 mesi).
Da quando avevo circa 14/15 anni ho riscontrato un’aritmia respiratoria, innocua e fisiologica.
In questo periodo peró, ho riscontrato alcune cose che non mi erano mai capitate.
Pratico sport in palestra, molto spesso attività aerobica e ogni tanto attività con pesi, senza mai esagerare con il carico.
Prima l’aritmia respiratoria, con l’aumento dei battiti causato dagli esercizi, se ne andava ed il battito risultava regolare (me ne accordo siccome sono una persona che sente quasi sempre il suo cuore battere).
Fino a qui nessun problema.
Ultimamente peró, sento il mio cuore battere forte (non come ritmo ma come intensità) senza un criterio fisso.
Ad esempio, stamattina appena alzata per una buona oretta quasi non lo sentivo, mentre poi ha iniziato a battere più intensamente per tutta la giornata.
Sopratutto la sera, quando mi metto sul divano un’oretta, lo sento battere forte (non a livello di sentirlo con le orecchie, ma proprio nel petto) seppur con una frequenza bassa, sui 60bpm penso.
Inoltre in quei periodi dove lo sento chiaramente battere nel petto, noto che spesso, sopratutto negli attimi che stanno tra l’inspirazione e l’espirazione, il cuore aspetta 1 secondo in più per battere.
Inoltre questo battito che aspetta 1 secondo in più lo avverto più forte rispetto agli altri.
Tutto questo penso capitasse ancora prima di 3/4 mesi fa, ma in questo periodo in cui sento il mio cuore battere molto più intensamente mi reca un certo fastidio e mi fa pensare all’avere qualche tipo di aritmia.
Tutto questo fino a poco tempo fa lo avvertivo poco e sopratutto solo a riposo, mentre ora capita che quando io faccia allenamento, senta comunque che ogni tanto il cuore aspetta questo secondo per battere, recandomi un certo fastidio.
Non penso che si tratti di extrasistoli in quanto, considerando che questo a riposo avviene molto spesso, sarebbe come avere un’extrasistole ogni 5/6 battiti.
Magari mi sbaglio ovviamente, non mi reputo di certo un medico.
Ho eseguito un ecg ed un holter 24h da privato giusto qualche settimana fa, tutto perfetto, 0 extrasistoli, 72bpm di media, minima 43bpm durante la notte.
Possibile che questo secondo che il cuore aspetta sia comunque indotto dall’aritmia respiratoria?
E possibile che il fatto di avere pochissimo grasso sullo sterno mi faccia sentire di più il battito cardiaco?
La ringrazio se si prenderà carico del mio consulto, e le auguro una buona serata!
[#1]
mi scusi ma se ha un holter perfetto comprende bene che non può avere alcuna aritmia...o no?
si tranquillizzi
cecchini
si tranquillizzi
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Gentile dottore, la ringrazio della risposta, veloce e coincisa.
Ha ragione, molto probabilmente sto solo facendo ipotesi inutili.
Non sono molto informata riguardo a questi tipi di eventi.
Pensavo che magari sarebbe bastato qualche giorno per sviluppare aritmie, che magari durante l’holter non sono state registrate e che magari si sono manifestate solo ora ( anche se a distanza di meno di un mese sembrerebbe strano effettivamente). Mi aveva preoccupata anche un epidosio di tachicardia improvvisa avuta qualcue giorno dopo l’holter.
In ogni caso la ringrazio nuovamente.
Posso gentilmente inviarle anche la situazione di mio padre ,e, se le trovo, le terapie che gli sono state prescritte, per sentire un suo parere?
Ha ragione, molto probabilmente sto solo facendo ipotesi inutili.
Non sono molto informata riguardo a questi tipi di eventi.
Pensavo che magari sarebbe bastato qualche giorno per sviluppare aritmie, che magari durante l’holter non sono state registrate e che magari si sono manifestate solo ora ( anche se a distanza di meno di un mese sembrerebbe strano effettivamente). Mi aveva preoccupata anche un epidosio di tachicardia improvvisa avuta qualcue giorno dopo l’holter.
In ogni caso la ringrazio nuovamente.
Posso gentilmente inviarle anche la situazione di mio padre ,e, se le trovo, le terapie che gli sono state prescritte, per sentire un suo parere?
[#6]
Utente
Mi scusi dottore ma leggendo velocemente ho totalmente frainteso la sua risposta, come spesso accade attraverso dei semplici messaggi.
La situazione di mio padre penso sia abbastanza complessa ed è questa:
Patologie:
ipertensione arteriosa, cardiopatia ischemica cronica già sottoposta a rivascolarizzazione percutanea.
Nel 2004 NSTEMI trattato con angioplastica più impianto di stent medicato su circonflessa e coronaria destra.
Gennaio 2012 NSTEMI sempre nello stesso punto e trattato sempre allo stesso modo.
Nel novembre 2013 una coronografia ha evidenziato un ponte intramuscolare della discendente anteriore para-apicale e stenosi del primo diagonale di esile calibro.
2015 stenosi critica al segmento prossimale del ramo intraventricolare anteriore trattato con impianto stent diretto medicato, stenosi critiche al tratto medio distale trattate con angioplastiche ed impianto di duplice stent medicato
Aggiungo che soffre da qualche anno di colite ulcerosa per cui è tuttora in cura.
I farmaci che prende, da quello che posso vedere nella sua tabella in cui ha un quadro generale di tutto ed in cui si segna quando prende le pastiglie, sono questi:
A digiuno ore 7:00 EUTIROX 100mg
A digiuno ore 7:00 PANCLEUS 20mg
Dopo colaz. Ore 8:00 HEXAL 100mg
Dopo colaz. Ore 8:00 BIVIS 40/10mg
Ore 16:00 BIFRIL 45mg
Dopo pranzo CARDIOASPIRIN 100mg
Dopo cena ore 21:00 PROVISACOR 10mg
Dopo cena ore 21:00 HEXAL 100mg
Dopo cena ore 21:00 ZETIA 10mg
Penso ci sia tutto (come se fosse poco ;)
Il primo ricovero lo ebbe a 39 anni, con un passato da grande fumatore (ragion per cui non toccheró mai una sigaretta in vita mia), beveva ma ogni tanto. Suo padre e sua madre (miei nonni) non presentavano nessuna particolare patologia cardiaca (entrambi morti per altre cause).
Mio padre ultimamente sta abbastanza bene, a parte qualche accesso al P.S per dolori amplificati dall’ansia. Ovviamente segue controlli regolari, cattive abitudini smesse radicalmente dal suo primo ricovero. Durante 3/4 giorni alla settimana fa camminate a passo svelto con il nostro cane, ogni sera controlla i valori della pressione e se li appunta. È un uomo molto preciso e rigoroso ma ahimè sta pagando gli errori fatti nella gioventù.
Purtroppo da quel che non è molto soddisfatto del cardiologo a cui si rivolge oggi, in quanto lo trova un pó distaccato e disinteressato. In ogni caso mi dispiace se mi sono dilungata troppo.
La terapia come le sembra?
Grazie mille in anticipo per la risposta
La situazione di mio padre penso sia abbastanza complessa ed è questa:
Patologie:
ipertensione arteriosa, cardiopatia ischemica cronica già sottoposta a rivascolarizzazione percutanea.
Nel 2004 NSTEMI trattato con angioplastica più impianto di stent medicato su circonflessa e coronaria destra.
Gennaio 2012 NSTEMI sempre nello stesso punto e trattato sempre allo stesso modo.
Nel novembre 2013 una coronografia ha evidenziato un ponte intramuscolare della discendente anteriore para-apicale e stenosi del primo diagonale di esile calibro.
2015 stenosi critica al segmento prossimale del ramo intraventricolare anteriore trattato con impianto stent diretto medicato, stenosi critiche al tratto medio distale trattate con angioplastiche ed impianto di duplice stent medicato
Aggiungo che soffre da qualche anno di colite ulcerosa per cui è tuttora in cura.
I farmaci che prende, da quello che posso vedere nella sua tabella in cui ha un quadro generale di tutto ed in cui si segna quando prende le pastiglie, sono questi:
A digiuno ore 7:00 EUTIROX 100mg
A digiuno ore 7:00 PANCLEUS 20mg
Dopo colaz. Ore 8:00 HEXAL 100mg
Dopo colaz. Ore 8:00 BIVIS 40/10mg
Ore 16:00 BIFRIL 45mg
Dopo pranzo CARDIOASPIRIN 100mg
Dopo cena ore 21:00 PROVISACOR 10mg
Dopo cena ore 21:00 HEXAL 100mg
Dopo cena ore 21:00 ZETIA 10mg
Penso ci sia tutto (come se fosse poco ;)
Il primo ricovero lo ebbe a 39 anni, con un passato da grande fumatore (ragion per cui non toccheró mai una sigaretta in vita mia), beveva ma ogni tanto. Suo padre e sua madre (miei nonni) non presentavano nessuna particolare patologia cardiaca (entrambi morti per altre cause).
Mio padre ultimamente sta abbastanza bene, a parte qualche accesso al P.S per dolori amplificati dall’ansia. Ovviamente segue controlli regolari, cattive abitudini smesse radicalmente dal suo primo ricovero. Durante 3/4 giorni alla settimana fa camminate a passo svelto con il nostro cane, ogni sera controlla i valori della pressione e se li appunta. È un uomo molto preciso e rigoroso ma ahimè sta pagando gli errori fatti nella gioventù.
Purtroppo da quel che non è molto soddisfatto del cardiologo a cui si rivolge oggi, in quanto lo trova un pó distaccato e disinteressato. In ogni caso mi dispiace se mi sono dilungata troppo.
La terapia come le sembra?
Grazie mille in anticipo per la risposta
[#7]
Suo padre ha un aterosclerosi coronarica grave e progressiva.
Che valori di colesterolemia ha attualmente ? ha smesso totalmente di fumare?
La terapia potrebbe essere integrata connbeta bloccanti z( perché non li assume?) ed acidi grassi omega tre indipendentemente dai valori di trigliceridemia.
deve inoltreesefuire un test da sforzo annualmente
arrivederci
Che valori di colesterolemia ha attualmente ? ha smesso totalmente di fumare?
La terapia potrebbe essere integrata connbeta bloccanti z( perché non li assume?) ed acidi grassi omega tre indipendentemente dai valori di trigliceridemia.
deve inoltreesefuire un test da sforzo annualmente
arrivederci
[#8]
Utente
Buongiorno dottore, si mio padre ha smesso subito di fumare dal suo primo ricovero nel 2004.
Il colesterolo presenta questi valori:
Colesterolo totale 103
Colesterolo HDL 37
Colesterolo LDL 57
Per via dei betabloccanti sinceramente non so, vedo scritto nella tabella che l’HEXAL è classificato come metabloccante ma probabilmente è una cosa diversa dai betabloccanti (presumo, nella mia ignoranza in materia).
Il PLAVIX da 75mg è stato sospeso dal 2017 in quanto, se mi ricordo bene, creava problemi con la colite ulcerosa. Magari peró non c’entra nulla.
I controlli li segue regolarmente tra cardiologo ed accessi al p.s. che fortunatamente per ora si sono rivelati senza particolari problemi, se non quelli che ha già. Il test da sforzo effettuato qualche mese fa non ha riscontrato problemi.
Se posso farle una domanda. Lui ha iniziato molto presto a fumare, intorno ai 15/16 anni, aumentando gradualmente il quantitativo di sigarette giornaliere. Se non avesse mai iniziato a fumare e si fosse sottoposto a regolari controlli nel passato, alcune di queste patologie si sarebbero potute evitare?
Buona giornata!
Il colesterolo presenta questi valori:
Colesterolo totale 103
Colesterolo HDL 37
Colesterolo LDL 57
Per via dei betabloccanti sinceramente non so, vedo scritto nella tabella che l’HEXAL è classificato come metabloccante ma probabilmente è una cosa diversa dai betabloccanti (presumo, nella mia ignoranza in materia).
Il PLAVIX da 75mg è stato sospeso dal 2017 in quanto, se mi ricordo bene, creava problemi con la colite ulcerosa. Magari peró non c’entra nulla.
I controlli li segue regolarmente tra cardiologo ed accessi al p.s. che fortunatamente per ora si sono rivelati senza particolari problemi, se non quelli che ha già. Il test da sforzo effettuato qualche mese fa non ha riscontrato problemi.
Se posso farle una domanda. Lui ha iniziato molto presto a fumare, intorno ai 15/16 anni, aumentando gradualmente il quantitativo di sigarette giornaliere. Se non avesse mai iniziato a fumare e si fosse sottoposto a regolari controlli nel passato, alcune di queste patologie si sarebbero potute evitare?
Buona giornata!
[#12]
Utente
Gentile dottore, la ringrazio ancora per la risposta.
Come dubbio finale le chiedo che esami sono consigliati per poter stare un pó più tranquilla (non necessariamente ora ma per il futuro).
Ovviamente non toccheró mai sigarette e tenteró di tenermi in forma, seguendo una alimentazione corretta, sperando che tutto questo possa aiutare.
Cordialità
Come dubbio finale le chiedo che esami sono consigliati per poter stare un pó più tranquilla (non necessariamente ora ma per il futuro).
Ovviamente non toccheró mai sigarette e tenteró di tenermi in forma, seguendo una alimentazione corretta, sperando che tutto questo possa aiutare.
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 2.3k visite dal 06/01/2021.
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