Una cura farmacologica, dopo aver effettuato i vari controlli gli è stato comunicato che molto

Salve, mio padre di 61 anni in sede di ricovero è risultato essere affetto dalla seguente diagnosi:EDEMA POLMONARE ACUTO,FLUTTER ATRIALE PAROSSISTICO, CARDIPATIA IPERTENSIVA AD EVOLUZIONE DILATATIVA,DISFUNZIONE VENRICOLARE SINISTRA (F.E=30%) LIEVE ATEROMASIA CORONARICA NON STENOSANTE. MALATTIA DIABETICA. Da circa due mesi dopo un breve periodo di riabilitazione cardio-polmonare, ed una cura farmacologica, dopo aver effettuato i vari controlli gli è stato comunicato che molto probabilmente gli verrà installato un defibrillatore. Cosa ne pensate ? Che qualità di vita avrà il paziente con questa diagnosi e con il defibrillatore?Anticipatamente ringrazio.
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Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209
Gentile utente, recenti studi hanno accertato che l'impianto dei defibrillatori, in pazienti compromessi come suo padre, permettono di intervenire appropriatamente in caso di eventi tachiaritmici pericolosi per la vita, che se non diagnosticati in tempo possono esser causa di eventi infausti. E' ovvio che la prognosi a lungo termine dipenderà molto dalla risposta alla terapia farmacologica e da eventuali patologie correlate. Pratichi con costanza controlli cardiologici.
Saluti

Dr. Vincenzo MARTINO

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Utente
Utente
Pregiatissimo Dottore,
nel ringranziarla per la celerità nella risposta, volevo sottoporle un'altro quesito circa la patologia che le ho descritto nella domanda precedente.
Da recenti controlli cardiologici, è risultato un quadro clinico sicuramente migliore di quello in sede di ricovero, ora quasi tutti i valori sono tornati nella norma. La cura è la seguente: Carvedilolo, ramipril, cardiospirina, furosemide, potassio canreonato e in base agli esami cumadin. Nell'ultimo periodo gli è stato aumentato sensibilmente il dosaggio del carvedilolo. Cosa significa questo aumento? Premetto che nell'ultima visita non sono state rilevate tachicardie,ritmo sinusale ma eccessive dilatazioni dei toni cardiaci comunicandogli a proposito l'eventuale installazione del defibbrillatore.
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Utente
Utente
Salve con molto piacere posso scrivere dopo due anni di terapie farmacologiche che mio padre non ha piu' installato il defibrillatore in quanto ha risposto piu' che bene alla terapia infatti ad oggi la F.E. e' salita al 48%...evviva la cardiologia universitaria di Bari grandi professionisti..umani e molto disponibili...grazie di "cuore"!