Tachicardia parossistica sopravventricolare
Gentilissimi,
sono una donna di 32 anni. Da 9 anni soffro di TPSV. Nel 2004 sono stata trattata con un'ablazione, che però ha risolto il problema solo a metà: avevo due "cortocircuiti" sbagliati, di cui sono riusciti a bruciare quello più veloce e fastidioso. L'altro più lento, dicevano, non si poteva operare per via della posizione molto delicata del "cortocircuito" e mi hanno sconsigliato di ritentare. Da allora prendo il Ritmonorm 325 due volte al giorno. In genere ho un paio di attacchi all'anno.
Per eliminare la probablilità degli attacchi, io: non fumo,non bevo,non assumo alcolici/caffè/thè. Gli attacchi mi capitano in due casi: o quando esagero con il mangiare e non riesco più a digerire, o quando sono molto stressata e stanca per via del lavoro.
Ultimo anno, però, ho la sensazione che il Ritmonorm non funzioni più bene come prima. Gli attacchi sono stati più frequenti e la medicina ci mette più tempo a fare effetto in caso di attacchi. In genere utilizzo massaggio carotideale per bloccare gli attacchi, che durano 15-35 minuti.
Quando hanno fatto l'ablazione, il mio disturbo è stato definito "del nodo AV, con rientry" (?) - mi dispiace, non so come tradurre i termini dal finnico (è in Finlandia che l'intervento è stato eseguito).
Quindi, le mie domande sono:
Che altro posso fare per scongiurare la probabilità di attacchi? (ora si presentano ogni 2/3 mesi)
Mi aiuterebbe cambiare medicinale?
Ci sono delle nuove tecnologie per operare di cui io non sono a conoscenza?
Vi ringrazio infinitamente se mi rispondete - so che ci sono delle malattie ben più gravi della mia, ma questo disturbo mi condiziona la vita.
Cordialmente, T.
sono una donna di 32 anni. Da 9 anni soffro di TPSV. Nel 2004 sono stata trattata con un'ablazione, che però ha risolto il problema solo a metà: avevo due "cortocircuiti" sbagliati, di cui sono riusciti a bruciare quello più veloce e fastidioso. L'altro più lento, dicevano, non si poteva operare per via della posizione molto delicata del "cortocircuito" e mi hanno sconsigliato di ritentare. Da allora prendo il Ritmonorm 325 due volte al giorno. In genere ho un paio di attacchi all'anno.
Per eliminare la probablilità degli attacchi, io: non fumo,non bevo,non assumo alcolici/caffè/thè. Gli attacchi mi capitano in due casi: o quando esagero con il mangiare e non riesco più a digerire, o quando sono molto stressata e stanca per via del lavoro.
Ultimo anno, però, ho la sensazione che il Ritmonorm non funzioni più bene come prima. Gli attacchi sono stati più frequenti e la medicina ci mette più tempo a fare effetto in caso di attacchi. In genere utilizzo massaggio carotideale per bloccare gli attacchi, che durano 15-35 minuti.
Quando hanno fatto l'ablazione, il mio disturbo è stato definito "del nodo AV, con rientry" (?) - mi dispiace, non so come tradurre i termini dal finnico (è in Finlandia che l'intervento è stato eseguito).
Quindi, le mie domande sono:
Che altro posso fare per scongiurare la probabilità di attacchi? (ora si presentano ogni 2/3 mesi)
Mi aiuterebbe cambiare medicinale?
Ci sono delle nuove tecnologie per operare di cui io non sono a conoscenza?
Vi ringrazio infinitamente se mi rispondete - so che ci sono delle malattie ben più gravi della mia, ma questo disturbo mi condiziona la vita.
Cordialmente, T.
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Gentile utente, anche se non sa indicarci il tipo di aritmia che la caratterizza, la sua condizione va indagata mediante studio elettrofisiologico, solo così infatti con diagnosi esatta del tipo di anomalia elettrica si potrebbe operare un diverso approccio terapeutico. Purtroppo per le aritmie parossistiche, cioè improvvise e di breve durata, solo tramite tale metodica si potrebbe risolvere il suo problema.
Saluti
Saluti
Dr. Vincenzo MARTINO
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2k visite dal 12/04/2009.
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