Vivo un vero inferno (forse?) dovuto all’ansia
Gentili dottori,
Soffro da quando ho 16 anni di ansia e attacchi di panico.
Ho effettuato numerosi ecg, ecocardiogramma, 3 test da sforzo (alcuni di questi esami richiesti dalla palestra che frequentavo, ho praticato judo, altri per preoccupazione mia).
I risultati sono sempre stati negativi.
Soffro inoltre di cattiva occlusione dentale che mi ha portato negli anni cefalee e tensione muscolare nella zona del collo: sto curando la cosa con un apparecchio ortodontico.
In tutto questo, tra alti e bassi, non riesco a liberarmi di sintomi cardiaci che non riesco a smettere di associare al cuore, nonostante tutte le rassicurazioni possibili, avallate dagli esami di cui sopra.
Dicevo ho praticato judo Per cinque anni e da due pesistica e non ho mai avuto problemi quali svenimenti eccetera ma se il mio corpo non ha mai ceduto, i segnali che ho ricevuto stanno facendo cedere giorno per giorno la mia psiche.
Fitte al petto, sbandamenti, accelerazioni di battito (rare), extrasistole (frequenti, non in grande numero ma costanti nel tempo), difficoltà ad addormentarmi e sobbalzi nel dormiveglia per sensazione di mancanza fiato e via discorrendo, sensazione di gabbia al petto e via discorrendo, ora non li ricordo tutti.
Fin dall’inizio ho trattato il problema con l’omeopatia per retaggi famigliari, dopo che il cardiologo che mi rivide a visita dopo poco tempo dalla volta precedente senza mezzi termini mi consigliò uno psichiatra.
Sono andato dallo psicologo (Professionisti diversi), varie volte in questi anni e conto di tornare, ma il problema resta lì.
Sto talmente male che fatico a credere sia un problema psicologico solo: dal lockdown non dormo più bene (5 ore a notte max), sento come se il mio cuore fosse malandato anche se, due giorni fa, dopo aver rifatto un ecocardiogramma ed ecg (Per lo sport anche qui, ma ne ho approfittato...), il responso è stato: tutto perfetto.
(A proposito posso allegare qui la documentazione?
vorrei anche un vostro parere).
Ora dovrò fare un test da sforzo, come richiesto dalla palestra.
Ma nonostante un esame fatto due giorni fa, sono qui, sveglio nella notte in preda a fastidi al braccio sinistro, sensazione di sbandamento, che dovrei imputare all’ansia, o magari alla cattiva postura o non so più a cosa ma che io non riesco a far altro che imputare al cuore...
Tendo a credere alla possibilità della somatizzazione perché oggettivamente la mia vita è un casino (scusate la franchezza), non vado/andavo dallo psicologo solo per il panico, però comunque questo non mi basta a farmi stare calmo.
Mi viene da pensare che forse dovrei fare altri esami, mai fatti fino ad ora, per capirne di più.
Mi viene da mettere in dubbio la parola del cardiologo.
È un inferno terribile.
Forse dovrei cominciare a valutare la possibilità di assumere farmaci psichiatrici, non so più che pensare.
(So di aver scritto un consulto che è una cosa a metà tra cardiologia e psicologia, ma ho cercato di inquadrare il problema).
Distinti saluti
Soffro da quando ho 16 anni di ansia e attacchi di panico.
Ho effettuato numerosi ecg, ecocardiogramma, 3 test da sforzo (alcuni di questi esami richiesti dalla palestra che frequentavo, ho praticato judo, altri per preoccupazione mia).
I risultati sono sempre stati negativi.
Soffro inoltre di cattiva occlusione dentale che mi ha portato negli anni cefalee e tensione muscolare nella zona del collo: sto curando la cosa con un apparecchio ortodontico.
In tutto questo, tra alti e bassi, non riesco a liberarmi di sintomi cardiaci che non riesco a smettere di associare al cuore, nonostante tutte le rassicurazioni possibili, avallate dagli esami di cui sopra.
Dicevo ho praticato judo Per cinque anni e da due pesistica e non ho mai avuto problemi quali svenimenti eccetera ma se il mio corpo non ha mai ceduto, i segnali che ho ricevuto stanno facendo cedere giorno per giorno la mia psiche.
Fitte al petto, sbandamenti, accelerazioni di battito (rare), extrasistole (frequenti, non in grande numero ma costanti nel tempo), difficoltà ad addormentarmi e sobbalzi nel dormiveglia per sensazione di mancanza fiato e via discorrendo, sensazione di gabbia al petto e via discorrendo, ora non li ricordo tutti.
Fin dall’inizio ho trattato il problema con l’omeopatia per retaggi famigliari, dopo che il cardiologo che mi rivide a visita dopo poco tempo dalla volta precedente senza mezzi termini mi consigliò uno psichiatra.
Sono andato dallo psicologo (Professionisti diversi), varie volte in questi anni e conto di tornare, ma il problema resta lì.
Sto talmente male che fatico a credere sia un problema psicologico solo: dal lockdown non dormo più bene (5 ore a notte max), sento come se il mio cuore fosse malandato anche se, due giorni fa, dopo aver rifatto un ecocardiogramma ed ecg (Per lo sport anche qui, ma ne ho approfittato...), il responso è stato: tutto perfetto.
(A proposito posso allegare qui la documentazione?
vorrei anche un vostro parere).
Ora dovrò fare un test da sforzo, come richiesto dalla palestra.
Ma nonostante un esame fatto due giorni fa, sono qui, sveglio nella notte in preda a fastidi al braccio sinistro, sensazione di sbandamento, che dovrei imputare all’ansia, o magari alla cattiva postura o non so più a cosa ma che io non riesco a far altro che imputare al cuore...
Tendo a credere alla possibilità della somatizzazione perché oggettivamente la mia vita è un casino (scusate la franchezza), non vado/andavo dallo psicologo solo per il panico, però comunque questo non mi basta a farmi stare calmo.
Mi viene da pensare che forse dovrei fare altri esami, mai fatti fino ad ora, per capirne di più.
Mi viene da mettere in dubbio la parola del cardiologo.
È un inferno terribile.
Forse dovrei cominciare a valutare la possibilità di assumere farmaci psichiatrici, non so più che pensare.
(So di aver scritto un consulto che è una cosa a metà tra cardiologia e psicologia, ma ho cercato di inquadrare il problema).
Distinti saluti
[#1]
Lei ha eseguito fin troppi esami per la sua eta'.
I sintomi che lei descrive non sono legati al suo cuore ma a somatizzazioni ansiose
Si tranquillizzi
cecchini
I sintomi che lei descrive non sono legati al suo cuore ma a somatizzazioni ansiose
Si tranquillizzi
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Ex utente
La ringrazio innanzittutto della risposta e ovviamente non mi aspettavo niente di diverso, avendo una certa esperienza di consulti con medici purtroppo...
Mi è venuto in mente recentemente(e si è verificato inoltre), un altro problema che vorrei esporLe. Da un po' di tempo, ma non sempre, dopo aver avuto un orgasmo (in qualsiasi modo ciò avvenga), avverto una certa debolezza e successivo indolenzimento della zona del petto (non saprei trovare un punto preciso), ogni tanto inoltre dei battiti che saltano (non tachicardia, tranne una volta), e un senso di (mi passi l'espressione), "irrequietezza generale". Anche questo devo associarlo a questo maledetto stato di malessere che mi porto dietro?
Grazie
Mi è venuto in mente recentemente(e si è verificato inoltre), un altro problema che vorrei esporLe. Da un po' di tempo, ma non sempre, dopo aver avuto un orgasmo (in qualsiasi modo ciò avvenga), avverto una certa debolezza e successivo indolenzimento della zona del petto (non saprei trovare un punto preciso), ogni tanto inoltre dei battiti che saltano (non tachicardia, tranne una volta), e un senso di (mi passi l'espressione), "irrequietezza generale". Anche questo devo associarlo a questo maledetto stato di malessere che mi porto dietro?
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.1k visite dal 05/08/2020.
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