come comportarsi se si ha familiarità con problemi cardiaci
Buonasera spettabili Dottoresse e Dottori,
Vi scrivo perchè vorrei chiederVi delle informazioni, appellandomi alla Vs esperienza e alla letteratura scientifica che Voi conoscete.
Di recente è accaduta una cosa terribile nella nostra famiglia: mio cognato di soli 42 anni è venuto a mancare a seguito di un infarto, durante la notte.
Siamo scossi, increduli e anche spaventati, visto quanto ripetutamente si parla di familiarità in questi eventi.
Nella famiglia di mia moglie, dalla parte della madre: suo nonno è venuto a mancare in età avanzata per infarto, I suoi due zii hanno avuto un infarto (sono fortunatamente ancora vivi), sua mamma e le sue due zie invece non hanno avuto di questi problemi e sono in eta 60-80 anni.
Dalla parte paterna: suo nonno morto di infarto all’età di 60 anni, un suo zio con stenosi aortica (intervento andato a buon fine), l’alto zio non ha avuto problemi di cuore, le tre zie non hanno avuto problemi di cuore.
Vi voglio chiedere: è il caso che mia moglie faccia degli esami preventivi?
Se si, quali?
Ecografia cardiaca?
Siccome gli infarti hanno interessato, dalla parte materna, i soli maschi (e dalla parte paterna, comunque, uno zio maschio) è possibile che le femmine abbiano meno familiarità con il problema rispetto ai fratelli maschi?
E che siano meno esposte?
Per quanto mi riguarda: non ci sono episodi di infarti né dalla parte paterna né dalla parte materna, ad eccezione di uno zio, mancato a 70 anni.
Altra domanda: io e mia moglie abbiamo due bambini: bambina di 10 e bambino di 6.
Considerato quanto Vi ho scritto sopra e gli episodi di infarto, è il caso che facciamo esami preventivi ai nostri figli?
Se si, quali?
E’ possibile che in qualche modo abbiamo trasmesso loro familiarità al problema?
Vi ringrazio anticipatamente per le informazioni che mi darete.
Vi porgo cordiali saluti,
Giovanni
Vi scrivo perchè vorrei chiederVi delle informazioni, appellandomi alla Vs esperienza e alla letteratura scientifica che Voi conoscete.
Di recente è accaduta una cosa terribile nella nostra famiglia: mio cognato di soli 42 anni è venuto a mancare a seguito di un infarto, durante la notte.
Siamo scossi, increduli e anche spaventati, visto quanto ripetutamente si parla di familiarità in questi eventi.
Nella famiglia di mia moglie, dalla parte della madre: suo nonno è venuto a mancare in età avanzata per infarto, I suoi due zii hanno avuto un infarto (sono fortunatamente ancora vivi), sua mamma e le sue due zie invece non hanno avuto di questi problemi e sono in eta 60-80 anni.
Dalla parte paterna: suo nonno morto di infarto all’età di 60 anni, un suo zio con stenosi aortica (intervento andato a buon fine), l’alto zio non ha avuto problemi di cuore, le tre zie non hanno avuto problemi di cuore.
Vi voglio chiedere: è il caso che mia moglie faccia degli esami preventivi?
Se si, quali?
Ecografia cardiaca?
Siccome gli infarti hanno interessato, dalla parte materna, i soli maschi (e dalla parte paterna, comunque, uno zio maschio) è possibile che le femmine abbiano meno familiarità con il problema rispetto ai fratelli maschi?
E che siano meno esposte?
Per quanto mi riguarda: non ci sono episodi di infarti né dalla parte paterna né dalla parte materna, ad eccezione di uno zio, mancato a 70 anni.
Altra domanda: io e mia moglie abbiamo due bambini: bambina di 10 e bambino di 6.
Considerato quanto Vi ho scritto sopra e gli episodi di infarto, è il caso che facciamo esami preventivi ai nostri figli?
Se si, quali?
E’ possibile che in qualche modo abbiamo trasmesso loro familiarità al problema?
Vi ringrazio anticipatamente per le informazioni che mi darete.
Vi porgo cordiali saluti,
Giovanni
[#1]
Basta che suamoglie esegua un ECG basale, da sforzo, un holter ed un ecocolordoppler cardiaco
arrivederci
arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#4]
Utente
La ringrazio.
Mia moglie ha 36 anni.
Posso chiederLe un'ultima cosa?
Premesso che mia moglie non fuma e consuma pochissimo alcolici in genere è non è in sovrappeso, dal punto di vista alimentare c'è qualcosa di particolarmente consigliato o sconsigliato per il cuore in generale?
Grazie ancora per i preziosi consigli.
Buon fine settimana.
Cordiali saluti
Giovanni
Mia moglie ha 36 anni.
Posso chiederLe un'ultima cosa?
Premesso che mia moglie non fuma e consuma pochissimo alcolici in genere è non è in sovrappeso, dal punto di vista alimentare c'è qualcosa di particolarmente consigliato o sconsigliato per il cuore in generale?
Grazie ancora per i preziosi consigli.
Buon fine settimana.
Cordiali saluti
Giovanni
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.2k visite dal 19/06/2020.
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