Breve episodio (un run) di tvns
Gentili medici,
sono un maschio di 46 anni, peso 74 kg e sono alto 1, 82 cm.
Vita assolutamente regolare senza eccessi, non fumo, non assumo alcool e nemmeno caffè; alimentazione varia ed attenta a non assumere grassi saturi (leggera ipercolesterolemia, gennaio 2020 post natalizia... - 216 totale, 43 hdl, 136 ldl, 123 trigliceridi - che, su indicazione del medico di base, sto provando a tenere sotto controllo assumendo 5 mg al dì di monacolinaK.
Nei precedenti esami, febbraio 2019: col.
tot: 183, ldl 111, hdl 48, trigl.
96).
Ho smesso 15 anni fa di fare attività sportiva agonistica, adesso mi impegno a fare mediamente 10.000/13.000 passi al giorno più qualche corsetta leggera il we.
Da circa una decina d'anni lamento delle extrasistolie che avverto chiaramente, generalmente durano 4, 5 giorni e poi, così come sono apparse, scompaiono.
e poi magari dopo 6...8 mesi ricompaiono con le stesse modalità.
Negli anni ho effettuato un holter cardiaco una decina d'anni fa (esito negativo) alcuni ecocardiogrammi (tutti negativi, l'ultimo circa tre anni fa), un test da sforzo nel 2014 ("non evidenza di sofferenza miocardica ischemica").
A dicembre del 2017, mentre stavo in ufficio tranquillo, ho avvertito una extrasistola prolungata, che non faceva cenno di voler cessare; in buona sostanza sentivo il cuore sfarfallare e, pertanto, mi feci accompagnare da un collega presso l'infermeria della struttura; il medico rilevò subito al polso il disturbo del ritmo ma, nel tempo necessario per predisporre l'elettrocardiogramma, il ritmo tornò normale (il tutto sarà durato al massimo una decina di minuti).
Su suo suggerimento fissai un appuntamento con un aritmologo (febbraio 2018) il quale, ad esito della visita scrisse "visto l'episodio (unico, breve e non sicuramente FA), si decide di attendere eventuali nuovi episodi.
Ok norme alimentari sane, continua attività fisica".
Ho sofferto di reflusso gastroesofageo, curato con pantoprazolo più Aroè; adesso va molto meglio anche se sovente avverto delle digestioni "difficoltose", nonostante il pasto apparentemente leggero.
La settimana scorsa, dopo un anno di "tranquillità", ho avvertito delle extrasistolie (anche stavolta durate 2/3 giorni e poi sparite) per cui ho effettuato un holter; ecco il risultato:
BEV totali: 206
Singoli 189
coppie 7
salve totali 1
batt.
a salve 3
Ectopici SV 0
FC media 79, massima 130, minima 49 (analizzati 112765 battiti)
Commenti: Ritmo costantemente sinusale per l'intera durata della registrazione.
Assenza di pause superiori a 2, 5 secondi.
Assenza di episodi di depressione del tratto ST.
Normale conduzione AV e IV.
Assenza di ectopie sopraventricolari.
Alcuni BEV con 7 coppieVE e un breve episodio di TVNS.
Ovviamente la mia preoccupazione è ricaduta su tale breve episodio ti TVNS.
La domanda che vi pongo è quale iter devo seguire (ho comunque in animo di risentire l'aritmologo).
Sono un soggetto abbastanza ansioso (faccio meditazione per stemperarla), può incidere?
Grazie
sono un maschio di 46 anni, peso 74 kg e sono alto 1, 82 cm.
Vita assolutamente regolare senza eccessi, non fumo, non assumo alcool e nemmeno caffè; alimentazione varia ed attenta a non assumere grassi saturi (leggera ipercolesterolemia, gennaio 2020 post natalizia... - 216 totale, 43 hdl, 136 ldl, 123 trigliceridi - che, su indicazione del medico di base, sto provando a tenere sotto controllo assumendo 5 mg al dì di monacolinaK.
Nei precedenti esami, febbraio 2019: col.
tot: 183, ldl 111, hdl 48, trigl.
96).
Ho smesso 15 anni fa di fare attività sportiva agonistica, adesso mi impegno a fare mediamente 10.000/13.000 passi al giorno più qualche corsetta leggera il we.
Da circa una decina d'anni lamento delle extrasistolie che avverto chiaramente, generalmente durano 4, 5 giorni e poi, così come sono apparse, scompaiono.
e poi magari dopo 6...8 mesi ricompaiono con le stesse modalità.
Negli anni ho effettuato un holter cardiaco una decina d'anni fa (esito negativo) alcuni ecocardiogrammi (tutti negativi, l'ultimo circa tre anni fa), un test da sforzo nel 2014 ("non evidenza di sofferenza miocardica ischemica").
A dicembre del 2017, mentre stavo in ufficio tranquillo, ho avvertito una extrasistola prolungata, che non faceva cenno di voler cessare; in buona sostanza sentivo il cuore sfarfallare e, pertanto, mi feci accompagnare da un collega presso l'infermeria della struttura; il medico rilevò subito al polso il disturbo del ritmo ma, nel tempo necessario per predisporre l'elettrocardiogramma, il ritmo tornò normale (il tutto sarà durato al massimo una decina di minuti).
Su suo suggerimento fissai un appuntamento con un aritmologo (febbraio 2018) il quale, ad esito della visita scrisse "visto l'episodio (unico, breve e non sicuramente FA), si decide di attendere eventuali nuovi episodi.
Ok norme alimentari sane, continua attività fisica".
Ho sofferto di reflusso gastroesofageo, curato con pantoprazolo più Aroè; adesso va molto meglio anche se sovente avverto delle digestioni "difficoltose", nonostante il pasto apparentemente leggero.
La settimana scorsa, dopo un anno di "tranquillità", ho avvertito delle extrasistolie (anche stavolta durate 2/3 giorni e poi sparite) per cui ho effettuato un holter; ecco il risultato:
BEV totali: 206
Singoli 189
coppie 7
salve totali 1
batt.
a salve 3
Ectopici SV 0
FC media 79, massima 130, minima 49 (analizzati 112765 battiti)
Commenti: Ritmo costantemente sinusale per l'intera durata della registrazione.
Assenza di pause superiori a 2, 5 secondi.
Assenza di episodi di depressione del tratto ST.
Normale conduzione AV e IV.
Assenza di ectopie sopraventricolari.
Alcuni BEV con 7 coppieVE e un breve episodio di TVNS.
Ovviamente la mia preoccupazione è ricaduta su tale breve episodio ti TVNS.
La domanda che vi pongo è quale iter devo seguire (ho comunque in animo di risentire l'aritmologo).
Sono un soggetto abbastanza ansioso (faccio meditazione per stemperarla), può incidere?
Grazie
[#1]
Sarebbe importante avere in visione lo strip dell' Holter dove era segnalata la TVNS
Se vuole me lo può inviare via mail a condizione che sia completo di dati anagrafici del paziente data e luogo della,struttura ,altrimenti per ovvi motivi medico legali non lo,prenderò neppure in considerazione .
Mail cecchinicuore@ gmail.com
Se vuole me lo può inviare via mail a condizione che sia completo di dati anagrafici del paziente data e luogo della,struttura ,altrimenti per ovvi motivi medico legali non lo,prenderò neppure in considerazione .
Mail cecchinicuore@ gmail.com
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#5]
Utente
Gent.mi sig.ri medici,
vi riporto l'esito di un ecocardiogramma (colordoppler transtoracico bi/tridimensionale) recentemente effettuato, successivamente all'Holter di cui sopra:
"Ventricolo sx di normali dimensioni e spessori parietali, com preservata contrattilità sistolica globale e segmentaria (FE coalcolata 61%).
Normale pattern di riempimento ventricolare sx.
Radice aortica di dimensioni ai limiti superiori della norma. Aorta ascendente di normali dimensioni.
Valvola aortica tricuspide, con normale movimento di apertura delle semilunari, con minima insufficienza.
Piccolo prolasso del lembo posteriore della valvola mitralica, con lieve insufficienza valvolare.
Fisiologica insufficienza valvolare polmonare.
Atrio sx di normali dimensioni.
Sezioni dx di normali dimensioni, con preservata contrattilità sistolica ventricolare dx.
Minima insufficienza valvolare tricuspidalica con normale stima indiretta della PAPS.
Vena cava inferiore di normali dimensioni e collassabilità inspiratoria.
Seno interatriale apparentemente integro.
Aorta addominale di normali dimensioni.
Iper-reflettenza pericardica in sede infero-postero-laterale ed a carico della parete libera del ventricolo dx, con contestuale minima falda di versamento (max 3mm in sede posteriore e 4 mm in sede ventricolare dx), di nullo significato clinico e/o emodinamico; da riferire ad ipotetico pregresso episodio infiammatorio pericardico.
Valutazione conclusiva.
PICCOLO PROLASSO MITRALICO CON LIEVE INSUFFICIENZA VALVOLARE;
RADICE AORTICA AI LIMITI SUPERIORI DELLA NORMA CON MINIMA INSUFFICIENZA VALVOLARE;
ESITI DI VEROSIMILE PERICARDITE.
Si consiglia controllo ecocardiografico a cadenza biennale".
Contestualmente all'eco ho effettuato un ECG da sforzo che ha dato esiti assolutamente normali.
Vi chiedo:
1) Questo lieve prolasso mitralico (a detta dell'ecogardiografista/cardiologo, davvero difficile da individuare e possibile grazie all'apparecchio di ultimissima generazione in dotazione, trattandosi di centro cardiologico di alta specializzazione) può costituire fattore predisponente alle extrasistole (sopraventricolari) di cui soffro a periodi (unitamente ad altri fattori, tra i quali - con riferimento al sottoscritto - reflusso gastrico e stress)?
2) Posto che ho smesso da una quindicina d'anni di fare attività sportiva agonistica (tennis), tale quadro clinico è compatibile con qualche partitella leggera una tantum ovvero con passeggiate di media difficoltà in montagna (aggiungo che, in ogni caso, io quotidianamente faccio 10/12.000 passi)?
3) Vi sono delle precauzioni particolari da adottare in seguito agli esiti dell'eco, a parte quello del controllo ecocardiografico a cadenza biennale indicato dal refertante?
Grazie mille.
vi riporto l'esito di un ecocardiogramma (colordoppler transtoracico bi/tridimensionale) recentemente effettuato, successivamente all'Holter di cui sopra:
"Ventricolo sx di normali dimensioni e spessori parietali, com preservata contrattilità sistolica globale e segmentaria (FE coalcolata 61%).
Normale pattern di riempimento ventricolare sx.
Radice aortica di dimensioni ai limiti superiori della norma. Aorta ascendente di normali dimensioni.
Valvola aortica tricuspide, con normale movimento di apertura delle semilunari, con minima insufficienza.
Piccolo prolasso del lembo posteriore della valvola mitralica, con lieve insufficienza valvolare.
Fisiologica insufficienza valvolare polmonare.
Atrio sx di normali dimensioni.
Sezioni dx di normali dimensioni, con preservata contrattilità sistolica ventricolare dx.
Minima insufficienza valvolare tricuspidalica con normale stima indiretta della PAPS.
Vena cava inferiore di normali dimensioni e collassabilità inspiratoria.
Seno interatriale apparentemente integro.
Aorta addominale di normali dimensioni.
Iper-reflettenza pericardica in sede infero-postero-laterale ed a carico della parete libera del ventricolo dx, con contestuale minima falda di versamento (max 3mm in sede posteriore e 4 mm in sede ventricolare dx), di nullo significato clinico e/o emodinamico; da riferire ad ipotetico pregresso episodio infiammatorio pericardico.
Valutazione conclusiva.
PICCOLO PROLASSO MITRALICO CON LIEVE INSUFFICIENZA VALVOLARE;
RADICE AORTICA AI LIMITI SUPERIORI DELLA NORMA CON MINIMA INSUFFICIENZA VALVOLARE;
ESITI DI VEROSIMILE PERICARDITE.
Si consiglia controllo ecocardiografico a cadenza biennale".
Contestualmente all'eco ho effettuato un ECG da sforzo che ha dato esiti assolutamente normali.
Vi chiedo:
1) Questo lieve prolasso mitralico (a detta dell'ecogardiografista/cardiologo, davvero difficile da individuare e possibile grazie all'apparecchio di ultimissima generazione in dotazione, trattandosi di centro cardiologico di alta specializzazione) può costituire fattore predisponente alle extrasistole (sopraventricolari) di cui soffro a periodi (unitamente ad altri fattori, tra i quali - con riferimento al sottoscritto - reflusso gastrico e stress)?
2) Posto che ho smesso da una quindicina d'anni di fare attività sportiva agonistica (tennis), tale quadro clinico è compatibile con qualche partitella leggera una tantum ovvero con passeggiate di media difficoltà in montagna (aggiungo che, in ogni caso, io quotidianamente faccio 10/12.000 passi)?
3) Vi sono delle precauzioni particolari da adottare in seguito agli esiti dell'eco, a parte quello del controllo ecocardiografico a cadenza biennale indicato dal refertante?
Grazie mille.
[#6]
Le rispondo con ordine
1- il prolasso mitralico e' una patologia vera e propria della valcvola mitralica. Spesso questo termine viene impiegato impropriamente
2- lei non ha limitazioni all'attivita' fisica se non quelle relative all'eta
3- nessun controllo particolare
Arrivederci
1- il prolasso mitralico e' una patologia vera e propria della valcvola mitralica. Spesso questo termine viene impiegato impropriamente
2- lei non ha limitazioni all'attivita' fisica se non quelle relative all'eta
3- nessun controllo particolare
Arrivederci
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 8.9k visite dal 19/05/2020.
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