Ridotta tolleranza allo sforzo
Buongiorno.
Dopo mesi di inattività, a gennaio sono stata sottoposta a svariati accertamenti (ECG da sforzo, Ecocardio Color Doppler, Scintigrafia del miocardio sotto sforzo) che non hanno evidenziato anomalie ad esclusione di una lieve insufficienza mitralica (che la mia cardiologa ritiene essere congenita in virtù della forma dell valvola piuttosto che conseguenza dell’invecchiamento) e una ridotta tolleranza allo sforzo.
La mia pressione permane in genere a valori intorno a 110/70.
Non assumo farmaci.
In effetti, per quanto possano essere imprecise e aleatorie le stime fornite dagli smartphone e dagli smartwatch, ho notato che il VO2 max calcolato è calato drasticamente, passando in un anno da valori intorno a 33.93 agli attuali 28.56.
Da una settimana ho ricominciato a camminare (tra i 5 e i 12 Km) nei parchi; al di là dei disturbi di natura muscolare, superati immediatamente, avverto comunque un certo affanno non mentre cammino ma solo quando salgo le scale.
E’ normale?
E’ la mancanza di allenamento o è il mio sistema cardiopolmonare che è rapidamente invecchiato?
E’ auspicabile che con un allenamento costante e progressivo ritorni alle mie performance abituali o devo appendere al chiodo i bastoncini da trekking?
La mia cardiologa, al riguardo, è stata molto evasiva e si è limitata a dirmi che a 66 anni suonati sarebbe opportuno dedicarsi alla lettura piuttosto che alle passeggiate in montagna o al nuoto.
Grazie anticipatamente per una cortese risposta.
Dopo mesi di inattività, a gennaio sono stata sottoposta a svariati accertamenti (ECG da sforzo, Ecocardio Color Doppler, Scintigrafia del miocardio sotto sforzo) che non hanno evidenziato anomalie ad esclusione di una lieve insufficienza mitralica (che la mia cardiologa ritiene essere congenita in virtù della forma dell valvola piuttosto che conseguenza dell’invecchiamento) e una ridotta tolleranza allo sforzo.
La mia pressione permane in genere a valori intorno a 110/70.
Non assumo farmaci.
In effetti, per quanto possano essere imprecise e aleatorie le stime fornite dagli smartphone e dagli smartwatch, ho notato che il VO2 max calcolato è calato drasticamente, passando in un anno da valori intorno a 33.93 agli attuali 28.56.
Da una settimana ho ricominciato a camminare (tra i 5 e i 12 Km) nei parchi; al di là dei disturbi di natura muscolare, superati immediatamente, avverto comunque un certo affanno non mentre cammino ma solo quando salgo le scale.
E’ normale?
E’ la mancanza di allenamento o è il mio sistema cardiopolmonare che è rapidamente invecchiato?
E’ auspicabile che con un allenamento costante e progressivo ritorni alle mie performance abituali o devo appendere al chiodo i bastoncini da trekking?
La mia cardiologa, al riguardo, è stata molto evasiva e si è limitata a dirmi che a 66 anni suonati sarebbe opportuno dedicarsi alla lettura piuttosto che alle passeggiate in montagna o al nuoto.
Grazie anticipatamente per una cortese risposta.
[#1]
Lei deve proseguire nelle sue passeggiate !
E non controlli piu quei parametri astrusi degli orologini.
CAmmini sempre, perche' le piace e le af bene.
Arrivederci
E non controlli piu quei parametri astrusi degli orologini.
CAmmini sempre, perche' le piace e le af bene.
Arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.9k visite dal 13/05/2020.
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