Extrasistole ventricolari
Salve, vi chiedo gentilmente di chiarire alcuni miei dubbi in merito all'utilizzo di un betabloccante congescor 2.5 consigliatomi dal mio cardiologo. Premetto di essere sintomatico da circa due anni di extrasistolia ventricolare benigna accertata dai seguenti esami: ECG nella norma; Holter: circa 4000 extrasistoli ventricolari; ecogardiogramma: normale; test ergometrico: regressione dell'extrasistolia; esami della tiroide nella norma; ora mi chiedo dato che secondo me la causa scatenate principale è l'ansia essendo una persona particolarmente emotiva, non sarebbe meglio iniziare con un sedativo invece del betabloccante che alla fine svolge un'azione cardovascolare? La mia preoccupazione è che oltre agli effetti indesiderati di abbassamento della pressione possa crearmi dei danni al cuore a lungo andare ed inoltre in presenza di malessere posso interromperlo in qualsiasi momento?Essendomi ormai abituato alla percezione ed ai relativi sintomi, come pressione alle tempie e respiro pesante, non sarebbe meglio non assumere il betabloccante? Premetto di non essere cardiopatico, di non fumare, di non bere alcolici, vita sedentaria. Ringrazio di cuore. Cordiali saluti.
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Gentile utente, i suoi dubbbi terapeutici andrebbero concordati con il suo cardiologo o curante di riferimento. La sua ipotesi, non può essere rigettata del tutto, così come quella del collega. Ogni terapia ha un suo potenziale beneficio ma allo stesso tempo può presentare un lato avverso, è in questo rapporto che bisogna trovare il giusto equilibrio, cosa che va concordata tra le parti, lei paziente e il medico prescrittore.
Saluti
Saluti
Dr. Vincenzo MARTINO
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.8k visite dal 01/04/2009.
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