Aritmia totale da fibrillazione atriale
Ringrazio tutti i profesionisti che avranno cura di rispondere ad una figlia molto preoccupata per la sua mamma.
Mia madre ha 63 anni e da circa 9 anni soffre di pressione alta per cui ha assunto ogni giorni Norvasc.
Ha anche un grosso gozzo legato alla sua tiroide che non funziona da circa 40 anni....per la tiroide non ha mai assunto farmaci....l'endocrinologo le ha prescritto l'operazione chirurgica ma lei, essendo una fifona non ha mai voluto affrontarlo.
Pochi giorni addietro è andata dl medico di famiglia che ascoltandole il cuore ha sentito una strana aritmia.
Abbiamo fatto subito la visita cardiologica con questo esito:
"Paziente affetta da Gozzo tiroideo con sgeni clinici e di laboratorio (inibizione del TSH) di ipertiroidismo. Recente riscontro da parte del suo medico curante di aritmia cardiaca. La paziente non avverte l'aritmia e lamenta solo lieve dispnea da sforzo per sforzi importanti. Assume la seguente terapia: Sequacor 1.25 mg e Triatec HCT 5; P.A. 120/90 mmHg.
CUORE azione cardiaca aritmica e tendenzialemente tachicardica. Toni validi.
TORACE MVF su tutto l'ambito polmonare
ADDOME Trattabile Organi ipocondriaci non palpabili
ELETTROCARDIOGRAMMA: Aritmia da fibrillazione atriale con fr.v.m. di 103/min
Non turbe significative della fase di recuopero
ECOCARDIOGRAMMA: ventricolo sinistro di dimensioni interne nei limiti della norma. Spessori parietali lievemente aumentati. Buona la cinetica parietale e la funzione sistolica. EF=60% Atrio sinistro lievemente aumentato di volume (DAP=46 mm DIS=67mm) e sezioni destre nella norma. Assenza di versamento pericardico. Doppler PW, CW e Color: Insufficienza mitralica lieve-moderata.
conclusioni: l'esame clinico e strumentale è in favore di una firbrillazione atriale non databile con iniziale ingrandimento atriale sinistro.
IL CARDIOLOGO NON HA SAPUTO DIRCI MOLTO, DICENDO CHE E' UNA PATOLOGIA CRONICA E SCRIVENDO: "CONSIGLIO DI CURARE CN ATTENZIONE LA FUNZIONE TIROIDEA ED EVENTUALE INTERVENTO CHIRURGICO DI TIROIDECTOMIA PRIMA DI PENSARE AD UNA EVENTUALE CARDIOVERSIONE ELETTRICA. NEL FRATTEMPO AUMENTI LA POSOLOGIA DEL SEQUACOR ALMENO A 2.5 mg. AL GIORNO CONTROLLANDO LA FREQUENZA CARDIACA".
DOTTORI IO HO UNA PAURA ASSURDA: NON DORMO PIU', L'IDEA CHE ALLA MIA MAMMA POSSA ACCADERE QUALCOSA NON MI DA PACE.
MI CHIEDO MA CON IL CUORE NELLE SUE CONDIZIONI, LA PRESSIONE ALTA CHE HA, POTREBBE SOPPORTARE UN INTERVENTO IN ANESTESIA TOALE DI TIROIDECTOMIA? CI SONO RISCHI GRAVI?E' NECESSARIO L'INTERVENTO?QUALI CURE ALTERNATIVE CI SONO? E QUALI MEDICINALI PER IL SUO CUORE?
Insomma, VI SUPPLICO di illustrarmi il Vostro parere sul quadro clinico che Vi ho esposto in tutta sincerità e pensando ad una figlia tormentata e ad una mamma, che potrebbe essere la Vostra, che sta male.
Vi ringrazio , certa della Vostra squisita gentilezza e celerità.
Marica
Mia madre ha 63 anni e da circa 9 anni soffre di pressione alta per cui ha assunto ogni giorni Norvasc.
Ha anche un grosso gozzo legato alla sua tiroide che non funziona da circa 40 anni....per la tiroide non ha mai assunto farmaci....l'endocrinologo le ha prescritto l'operazione chirurgica ma lei, essendo una fifona non ha mai voluto affrontarlo.
Pochi giorni addietro è andata dl medico di famiglia che ascoltandole il cuore ha sentito una strana aritmia.
Abbiamo fatto subito la visita cardiologica con questo esito:
"Paziente affetta da Gozzo tiroideo con sgeni clinici e di laboratorio (inibizione del TSH) di ipertiroidismo. Recente riscontro da parte del suo medico curante di aritmia cardiaca. La paziente non avverte l'aritmia e lamenta solo lieve dispnea da sforzo per sforzi importanti. Assume la seguente terapia: Sequacor 1.25 mg e Triatec HCT 5; P.A. 120/90 mmHg.
CUORE azione cardiaca aritmica e tendenzialemente tachicardica. Toni validi.
TORACE MVF su tutto l'ambito polmonare
ADDOME Trattabile Organi ipocondriaci non palpabili
ELETTROCARDIOGRAMMA: Aritmia da fibrillazione atriale con fr.v.m. di 103/min
Non turbe significative della fase di recuopero
ECOCARDIOGRAMMA: ventricolo sinistro di dimensioni interne nei limiti della norma. Spessori parietali lievemente aumentati. Buona la cinetica parietale e la funzione sistolica. EF=60% Atrio sinistro lievemente aumentato di volume (DAP=46 mm DIS=67mm) e sezioni destre nella norma. Assenza di versamento pericardico. Doppler PW, CW e Color: Insufficienza mitralica lieve-moderata.
conclusioni: l'esame clinico e strumentale è in favore di una firbrillazione atriale non databile con iniziale ingrandimento atriale sinistro.
IL CARDIOLOGO NON HA SAPUTO DIRCI MOLTO, DICENDO CHE E' UNA PATOLOGIA CRONICA E SCRIVENDO: "CONSIGLIO DI CURARE CN ATTENZIONE LA FUNZIONE TIROIDEA ED EVENTUALE INTERVENTO CHIRURGICO DI TIROIDECTOMIA PRIMA DI PENSARE AD UNA EVENTUALE CARDIOVERSIONE ELETTRICA. NEL FRATTEMPO AUMENTI LA POSOLOGIA DEL SEQUACOR ALMENO A 2.5 mg. AL GIORNO CONTROLLANDO LA FREQUENZA CARDIACA".
DOTTORI IO HO UNA PAURA ASSURDA: NON DORMO PIU', L'IDEA CHE ALLA MIA MAMMA POSSA ACCADERE QUALCOSA NON MI DA PACE.
MI CHIEDO MA CON IL CUORE NELLE SUE CONDIZIONI, LA PRESSIONE ALTA CHE HA, POTREBBE SOPPORTARE UN INTERVENTO IN ANESTESIA TOALE DI TIROIDECTOMIA? CI SONO RISCHI GRAVI?E' NECESSARIO L'INTERVENTO?QUALI CURE ALTERNATIVE CI SONO? E QUALI MEDICINALI PER IL SUO CUORE?
Insomma, VI SUPPLICO di illustrarmi il Vostro parere sul quadro clinico che Vi ho esposto in tutta sincerità e pensando ad una figlia tormentata e ad una mamma, che potrebbe essere la Vostra, che sta male.
Vi ringrazio , certa della Vostra squisita gentilezza e celerità.
Marica
[#1]
Gentile Utente:
La fibrillazione atriale lamentata da sua madre potrebbe riconoscere come causa scatenante l'ipertiroidismo, la cui correzione (famacologica o chirurgica) potrebbe migliorare la situazione.
La fibrillazione atriale è di per sè una aritmia che puo'non determinare disturbi particolari, tuttavia espone la mamma a rischi cardioembolici, alla formazione cioè di coaguli di sangue all'interno del cuore che se mobilizzati potrebbero determinare fenomeni di ischemia (anche cerebrali se il coagulo si fermasse a livello di un'arteria cerebrale). Per tale motivo, se non esistono controindicazioni (e con un consulto a distanza non è possibile correttamente rilevarle) in genere si consiglia al paziente di iniziare un trattamento anticoagulante.
Nel caso di sua mamma non è escludibile eseguire quella che si chiama cardioversione, ossia il rirpistino forzato del ritmo cardiaco normale (che puo' essere eseguita o mediante la somministrazione di farmaci oppure con anestesia generale mediante la somministrazione di una piccola scarica elettrica) poichè è probabile che facendo passare l'aritmia, essa non si ripresenti più (atrio sinistro piccolo all'Eco), se corretto il disturbo tiroideo. Per eseguire la cardioversione (elettrica o farmacologica) occorre che la mamma sia però correttamente "scoagulata" per almeno 3-4 settimane per essere sicuri che non siano presenti nel cuore coaguli che potrebbero partire e viaggiare lungo i vasi arteriosi quando il ritmo cardiaco rientra nella norma.
Chieda consiglio al suo cardiologo.
A disposizione per ulteriori onsult
La fibrillazione atriale lamentata da sua madre potrebbe riconoscere come causa scatenante l'ipertiroidismo, la cui correzione (famacologica o chirurgica) potrebbe migliorare la situazione.
La fibrillazione atriale è di per sè una aritmia che puo'non determinare disturbi particolari, tuttavia espone la mamma a rischi cardioembolici, alla formazione cioè di coaguli di sangue all'interno del cuore che se mobilizzati potrebbero determinare fenomeni di ischemia (anche cerebrali se il coagulo si fermasse a livello di un'arteria cerebrale). Per tale motivo, se non esistono controindicazioni (e con un consulto a distanza non è possibile correttamente rilevarle) in genere si consiglia al paziente di iniziare un trattamento anticoagulante.
Nel caso di sua mamma non è escludibile eseguire quella che si chiama cardioversione, ossia il rirpistino forzato del ritmo cardiaco normale (che puo' essere eseguita o mediante la somministrazione di farmaci oppure con anestesia generale mediante la somministrazione di una piccola scarica elettrica) poichè è probabile che facendo passare l'aritmia, essa non si ripresenti più (atrio sinistro piccolo all'Eco), se corretto il disturbo tiroideo. Per eseguire la cardioversione (elettrica o farmacologica) occorre che la mamma sia però correttamente "scoagulata" per almeno 3-4 settimane per essere sicuri che non siano presenti nel cuore coaguli che potrebbero partire e viaggiare lungo i vasi arteriosi quando il ritmo cardiaco rientra nella norma.
Chieda consiglio al suo cardiologo.
A disposizione per ulteriori onsult
Massimo Tidu M.D.
Medico Specialista in Cardiologia
www.massimotidu.it
[#2]
Ex utente
Dottore, innanzitutto grazie della velocità della risposta.
Volevo precisare che il Cardiologo che ha visitato mia madre ha accennato al problema dell'anticoagulo da somministrare ma alla fine ha detto che è controindicato perchè mia mamma ha la tiroide ed infatti non lo ho precritto.
Ora mia mamma ha paura dell'intervento alla tiroide, ma mi chiedo se è necessario. Inoltre, ci sono rischi vista la condizione del cuore di mia mamma nell'affrontare un interventoin anestesia totale? Inoltre, nel caso in cui rinviasse di alcuni mesi l'intervento alla tiroide, nel frattempo è necessario che assuma dei farmaci anticoagulanti? e se non li assume i rischi cono gravi?
SOPRATTUTTO, DOTTORE, IO SONO DELLA BASILICATA (MATERA), MI CHIEDO SE POTREBBE INDICARMI QUANCHE CENTRO E/O SPECIALISTA CHE CI POSSA AIUTARE DA VICINO...CHE ABBIA LA COMPOETENZA DA LEIDIMOSTRATA E SOPATTUTTO LA SUA UMANITA'.
Per favore, continui ad aiutarmi coma già ha fatto.
Infinitamente grata.
Marica
Volevo precisare che il Cardiologo che ha visitato mia madre ha accennato al problema dell'anticoagulo da somministrare ma alla fine ha detto che è controindicato perchè mia mamma ha la tiroide ed infatti non lo ho precritto.
Ora mia mamma ha paura dell'intervento alla tiroide, ma mi chiedo se è necessario. Inoltre, ci sono rischi vista la condizione del cuore di mia mamma nell'affrontare un interventoin anestesia totale? Inoltre, nel caso in cui rinviasse di alcuni mesi l'intervento alla tiroide, nel frattempo è necessario che assuma dei farmaci anticoagulanti? e se non li assume i rischi cono gravi?
SOPRATTUTTO, DOTTORE, IO SONO DELLA BASILICATA (MATERA), MI CHIEDO SE POTREBBE INDICARMI QUANCHE CENTRO E/O SPECIALISTA CHE CI POSSA AIUTARE DA VICINO...CHE ABBIA LA COMPOETENZA DA LEIDIMOSTRATA E SOPATTUTTO LA SUA UMANITA'.
Per favore, continui ad aiutarmi coma già ha fatto.
Infinitamente grata.
Marica
[#3]
Gentile utente:
se i fatti da lei esposti sono completi, ma potrebbero non esserlo, ritengo il trattamento anticoagulante indicato anche in presenza di una disfunzione tiroidea. Il problema è la presenza della fibrillazione atriale e non la causa che potrebbe averla determinata. Se poi la correzione della disfunzione tiroidea dovesse permettere di mantenere costantemente normale il ritmo cardiaco si potrebbe pensare di sospendere il trattamento anticoagulante.
Il trattamento e la cura della fibrillazione atriale non sono cose sperimentali o eseguibili solo in pochi centri per cui anche in Basilicata ogni cardiologo e ogni reparto di cardiologia sarà in grado di trattare sua mamma per il meglio.
A disposizione per ulteriori consulti
se i fatti da lei esposti sono completi, ma potrebbero non esserlo, ritengo il trattamento anticoagulante indicato anche in presenza di una disfunzione tiroidea. Il problema è la presenza della fibrillazione atriale e non la causa che potrebbe averla determinata. Se poi la correzione della disfunzione tiroidea dovesse permettere di mantenere costantemente normale il ritmo cardiaco si potrebbe pensare di sospendere il trattamento anticoagulante.
Il trattamento e la cura della fibrillazione atriale non sono cose sperimentali o eseguibili solo in pochi centri per cui anche in Basilicata ogni cardiologo e ogni reparto di cardiologia sarà in grado di trattare sua mamma per il meglio.
A disposizione per ulteriori consulti
[#4]
Ex utente
Mi rivolgo all'Egr. Dott. Tidu nonchè a tutti i bravi cardiologi che avranno la pazienza di leggere le mia parole.
Mamma è stata vistata da un'altra cardiologa la quale ha fatto una prognosi e diagnosi divarsa dal precedente a solo 2 giorni di distanza.
"ESAME OBIETTIVO:non segni di stasi periferica e polmonare. ELETTROCARDIOGRAMMA: aritmia da fibrillazione atriale afrequenza ventricolare media di 95/min; turbe aspecifiche della ripolarizzazione.
CONCLUSIONI:Cardiopatia valvolare mitralica (insufficienza) con ventricolo sinistro moderatamente disfunzionante e riscontro di FA non dilatabile. Gozzo tiriodeo".
Si invia al DH di Cardiologia per cardioversione elettrica.
ECOCARDIOGRAMMA mono bidimensionale PW-CW-TDI color Dopler: VENTRICOLO SX frazione di eiezione 51% ATRIO SX diametro antero-posteriore 48 mm, diametro supero-inferiore68 mm. DESCRIZIONE dell'esame mono ebidimensionale: ventricolo sx moderatamente dilatato e con funzione sistolica globale ridotta anche in considerazione del sovraccarico volumetrico. Atrio sx moderatamente dilatato in tutti i suoi diametri. Tethering e ispessimento valvolare mitralico.
ANALISI della cinetica segmentaria del ventricolo sx: non vi sono sinergie segmentarie delle pareti del ventricolo sx.
PARAMETRI DOPLER: Insufficienza mitralica di grado moderato-severo. Insufficienza tricuspidale di grado moderato con PAPs di 55 mmHg.
COLCUSIONI: cardiopatia mitralica (insufficienza) con ventricolo sx moderatamente disfunzionante".
ORA, DOTTORI, COME POTETE VEDERE LE DUE DIAGNOSI SONO DIVERSE ED ANCHE LE RISPETTIVE CURE CONSIGLIATE.
La seconda cardiologa, infatti, ritiene che la tiroide potrebbe essere una causa ma che per ora non va operata in quanto la PRIORITA' E' IL CUORE CHE PRESENTA 2 PROBLEMI: 1) FIBRILLAZIONE, 2) INSUFFICIENZA MITRALIA EQUINDI RITIENE NECESSARIA LA CARDIOVERSIONE ELETTRICA.PER LEI BISOGNA INTERVENIRE SUL CUORE CON UNA CERTA URGENZA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
La seconda cardiologa ha detto che mamma deve inisrae per forza una terapia anticoagulante x' altrimenti i rischi sono grandi e prepararsi alla cardioversione o, al massimo, al trattamento farmacologico della fibrillazione.
Solo passata la fibrillazione si penserà alla tiroide ed, eventualmente, alla valvola mitralica.
iN REATà MAMMA PUR AVENDO PROBLEMI ALLA TIROIDE ED IL GOZZO DA 40 ANNI DALLE ANALISI NON HA MAI SOPPERTO DI UN GRANDE IPERTIROIDISMO I FT3 E FT4 quasi sempre normali solo il TSH un pò sfasato.
ORA MI CHIEDO QUALE DEI DUE CARDIOLOGI HA RAGIONE? LA VOSTRA ESPERIENZA COSA VI DICE?E' POSSIBILE CHE DICANO DUE COSE TANTO DIVERSE (INSUFF. LIEVE O SEVERA!!!!!!)?
E' UNA situazione grave quella di mamma?????
VI SUPPLICO DI AIUTARMI PERCHE' ORMAI NON SO PIU COSA FARE E DI CHI FIDARMI HO TANTA PAURA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
GRAZIE,
MARICA
Mamma è stata vistata da un'altra cardiologa la quale ha fatto una prognosi e diagnosi divarsa dal precedente a solo 2 giorni di distanza.
"ESAME OBIETTIVO:non segni di stasi periferica e polmonare. ELETTROCARDIOGRAMMA: aritmia da fibrillazione atriale afrequenza ventricolare media di 95/min; turbe aspecifiche della ripolarizzazione.
CONCLUSIONI:Cardiopatia valvolare mitralica (insufficienza) con ventricolo sinistro moderatamente disfunzionante e riscontro di FA non dilatabile. Gozzo tiriodeo".
Si invia al DH di Cardiologia per cardioversione elettrica.
ECOCARDIOGRAMMA mono bidimensionale PW-CW-TDI color Dopler: VENTRICOLO SX frazione di eiezione 51% ATRIO SX diametro antero-posteriore 48 mm, diametro supero-inferiore68 mm. DESCRIZIONE dell'esame mono ebidimensionale: ventricolo sx moderatamente dilatato e con funzione sistolica globale ridotta anche in considerazione del sovraccarico volumetrico. Atrio sx moderatamente dilatato in tutti i suoi diametri. Tethering e ispessimento valvolare mitralico.
ANALISI della cinetica segmentaria del ventricolo sx: non vi sono sinergie segmentarie delle pareti del ventricolo sx.
PARAMETRI DOPLER: Insufficienza mitralica di grado moderato-severo. Insufficienza tricuspidale di grado moderato con PAPs di 55 mmHg.
COLCUSIONI: cardiopatia mitralica (insufficienza) con ventricolo sx moderatamente disfunzionante".
ORA, DOTTORI, COME POTETE VEDERE LE DUE DIAGNOSI SONO DIVERSE ED ANCHE LE RISPETTIVE CURE CONSIGLIATE.
La seconda cardiologa, infatti, ritiene che la tiroide potrebbe essere una causa ma che per ora non va operata in quanto la PRIORITA' E' IL CUORE CHE PRESENTA 2 PROBLEMI: 1) FIBRILLAZIONE, 2) INSUFFICIENZA MITRALIA EQUINDI RITIENE NECESSARIA LA CARDIOVERSIONE ELETTRICA.PER LEI BISOGNA INTERVENIRE SUL CUORE CON UNA CERTA URGENZA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
La seconda cardiologa ha detto che mamma deve inisrae per forza una terapia anticoagulante x' altrimenti i rischi sono grandi e prepararsi alla cardioversione o, al massimo, al trattamento farmacologico della fibrillazione.
Solo passata la fibrillazione si penserà alla tiroide ed, eventualmente, alla valvola mitralica.
iN REATà MAMMA PUR AVENDO PROBLEMI ALLA TIROIDE ED IL GOZZO DA 40 ANNI DALLE ANALISI NON HA MAI SOPPERTO DI UN GRANDE IPERTIROIDISMO I FT3 E FT4 quasi sempre normali solo il TSH un pò sfasato.
ORA MI CHIEDO QUALE DEI DUE CARDIOLOGI HA RAGIONE? LA VOSTRA ESPERIENZA COSA VI DICE?E' POSSIBILE CHE DICANO DUE COSE TANTO DIVERSE (INSUFF. LIEVE O SEVERA!!!!!!)?
E' UNA situazione grave quella di mamma?????
VI SUPPLICO DI AIUTARMI PERCHE' ORMAI NON SO PIU COSA FARE E DI CHI FIDARMI HO TANTA PAURA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
GRAZIE,
MARICA
[#5]
Gentile utente:
Da ecocardiografista le posso dire che in genere i vizi valvolare più facilemnte possono venire sottostimati.
Se "vedo" l'insufficienza mitralica vuol dire che c'è ed è di una entità almeno pari a quella che vedo. Se non la vedo o la vedo piccola, puo' essere che non ci sia, ma puo' anche essere che non l'ho vista. Spero di aver chiarito una delle possibili cause di discrepanza fra i 2 esami.
Un'altra potrebbe essere un peggioramento intercorso tra i 2 esami (non è indicato quanto tempo sia passato tra un esame e l'altro).
A distanza purtroppo non sono in grado di esprimere pareri su chi abbia ragione, anche se la mia esperienza di ecografista (ormai di 14 anni) mi fa supporre che potrebbe avere ragione il secondo esame e il secondo cardiologoc che ha fatto diagnosi basandosi sul secondo esame.
Mi faccia sapere.
A disposizione per ulteriori consulti
Da ecocardiografista le posso dire che in genere i vizi valvolare più facilemnte possono venire sottostimati.
Se "vedo" l'insufficienza mitralica vuol dire che c'è ed è di una entità almeno pari a quella che vedo. Se non la vedo o la vedo piccola, puo' essere che non ci sia, ma puo' anche essere che non l'ho vista. Spero di aver chiarito una delle possibili cause di discrepanza fra i 2 esami.
Un'altra potrebbe essere un peggioramento intercorso tra i 2 esami (non è indicato quanto tempo sia passato tra un esame e l'altro).
A distanza purtroppo non sono in grado di esprimere pareri su chi abbia ragione, anche se la mia esperienza di ecografista (ormai di 14 anni) mi fa supporre che potrebbe avere ragione il secondo esame e il secondo cardiologoc che ha fatto diagnosi basandosi sul secondo esame.
Mi faccia sapere.
A disposizione per ulteriori consulti
[#6]
Ex utente
Grazie per l'ennesima volta della cortesia e celerità.
Il secondo esame stato fatto a 2 giorni di distanza dal primo.
Il rpimo da un primario di cardiologia, il secondo da una dottoressa di un'altra struttura sanitaria.
Dottore, in tutta sincerità sia che abbia ragione il primo sia la seconda, è una situazione grave quella di mamma?
La seconda cardiologa ha con una certa urgenza attivato la procedura di day hospitale per effettuare la cardioversione elettrica a mamma tra un mese.
E' il caso di richiedere un terzo consulto prima della cardioversione elettrica?La cardioversione è indispensabile nelle condizioni di mamma o dobbiamo prima provare il trattamento farmacologico? E, nel caso di risposta affermativa, dove posso rivolgermi?
Io verrei da Lei personalmente ma mi chiedo se mia mamma può affrontare un viaggio così lungo.
SONO DAVVERO PREOCCUPATA PER FAVORE CONTINUI AD USARMI LA CORTESIA DI RISPONDERMI, NON E' FACILE TROVARE PERSONE COMPETENTI ED UMANE IN QUESTE SITUAZIONI.
HO IL PESO DI DOVER DECIDERE PER LA EPRSONA PIU' IMPORTANTE DELLA MIA VITA!
GRAZIE,MARICA
Il secondo esame stato fatto a 2 giorni di distanza dal primo.
Il rpimo da un primario di cardiologia, il secondo da una dottoressa di un'altra struttura sanitaria.
Dottore, in tutta sincerità sia che abbia ragione il primo sia la seconda, è una situazione grave quella di mamma?
La seconda cardiologa ha con una certa urgenza attivato la procedura di day hospitale per effettuare la cardioversione elettrica a mamma tra un mese.
E' il caso di richiedere un terzo consulto prima della cardioversione elettrica?La cardioversione è indispensabile nelle condizioni di mamma o dobbiamo prima provare il trattamento farmacologico? E, nel caso di risposta affermativa, dove posso rivolgermi?
Io verrei da Lei personalmente ma mi chiedo se mia mamma può affrontare un viaggio così lungo.
SONO DAVVERO PREOCCUPATA PER FAVORE CONTINUI AD USARMI LA CORTESIA DI RISPONDERMI, NON E' FACILE TROVARE PERSONE COMPETENTI ED UMANE IN QUESTE SITUAZIONI.
HO IL PESO DI DOVER DECIDERE PER LA EPRSONA PIU' IMPORTANTE DELLA MIA VITA!
GRAZIE,MARICA
[#7]
Gentile utente:
La fibrillazione atriale puo' modificare (in peggio) i parametri emodinamico valutati all'eco, per cui concordo con la necessità, se possibile, di ripristinare il normale ritmo cardiaco non appena possibile.
Sarebbe poi utile ripetere una ecocardiografia a breve perchè quando una insufficienza mitralica (moderata-severa) cominxcia a determinare una dilatazione del ventricolo sx (che mi pare segnalata dall'ultimo esame) con una lieve riduzione della funzione sistolica globale (Una EF del 51% sarebbe ai limiti inferiori della norma in assenza di un vizio mitralico di questa rilenaza, mente in presenza di una insufficienza valvolare di questa entità , risulta sovrastimata), potrebbe esserci indicazione a una valutazione chirurgica per una eventuale correzione del vizio valvolare.
A disposizione per ulteriori consulti
La fibrillazione atriale puo' modificare (in peggio) i parametri emodinamico valutati all'eco, per cui concordo con la necessità, se possibile, di ripristinare il normale ritmo cardiaco non appena possibile.
Sarebbe poi utile ripetere una ecocardiografia a breve perchè quando una insufficienza mitralica (moderata-severa) cominxcia a determinare una dilatazione del ventricolo sx (che mi pare segnalata dall'ultimo esame) con una lieve riduzione della funzione sistolica globale (Una EF del 51% sarebbe ai limiti inferiori della norma in assenza di un vizio mitralico di questa rilenaza, mente in presenza di una insufficienza valvolare di questa entità , risulta sovrastimata), potrebbe esserci indicazione a una valutazione chirurgica per una eventuale correzione del vizio valvolare.
A disposizione per ulteriori consulti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 12k visite dal 30/03/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.