Collirio "carteol"
Gentilissimi dottori,
ho 47 anni, sesso maschile, di professione impegato e come hobby pratico ciclismo su strada a livello amatoriale/agosnista, nel senso che percorro molti km. e partecipo a gare dette "granfondo" (più che un hobby è una vera passione).
Sabato 07/03 sono stato dall'oculista per misurare la miopia che purtroppo aumenta costantemente tanto da avere -7.5 ad un occhio e -6.5 all'altro.
l'oculista vista la situazione mi ha consigliato di effettuare una cura per diminuire la pressione oculare e, quindi, cercare di fermare questa situazione degenerativa.
La terapia consiste nel mettere una goccia per occhio ogni 12 ore di collirio CARTEOL che è in pratica un beta bloccante.
Ho iniziato a prendere questo collirio mercoledi 11/03.
Già il giorno dopo uscendo in bici ho notato che qualcosa non andava, praticamente non avevo forze, la frequenza non saliva e dopo 50 km. ero in profonda crisi.
La crisi è ormai persistente ad ogni uscita.
La mia domanda è questa: la mia profonda crisi in queste prestazioni cicliste è riconducibile alla terapia o è solo un caso e, quindi, le cause devono essere ricercate altrove e se così quali indagini devo fare.
Conto in un Vostro aiuto perchè sono fortemente preoccupato.
Vi ringrazio e saluto con sincera stima.
ho 47 anni, sesso maschile, di professione impegato e come hobby pratico ciclismo su strada a livello amatoriale/agosnista, nel senso che percorro molti km. e partecipo a gare dette "granfondo" (più che un hobby è una vera passione).
Sabato 07/03 sono stato dall'oculista per misurare la miopia che purtroppo aumenta costantemente tanto da avere -7.5 ad un occhio e -6.5 all'altro.
l'oculista vista la situazione mi ha consigliato di effettuare una cura per diminuire la pressione oculare e, quindi, cercare di fermare questa situazione degenerativa.
La terapia consiste nel mettere una goccia per occhio ogni 12 ore di collirio CARTEOL che è in pratica un beta bloccante.
Ho iniziato a prendere questo collirio mercoledi 11/03.
Già il giorno dopo uscendo in bici ho notato che qualcosa non andava, praticamente non avevo forze, la frequenza non saliva e dopo 50 km. ero in profonda crisi.
La crisi è ormai persistente ad ogni uscita.
La mia domanda è questa: la mia profonda crisi in queste prestazioni cicliste è riconducibile alla terapia o è solo un caso e, quindi, le cause devono essere ricercate altrove e se così quali indagini devo fare.
Conto in un Vostro aiuto perchè sono fortemente preoccupato.
Vi ringrazio e saluto con sincera stima.
[#1]
Gentile utente:
Un collirio a base di betabloccante puo' determinare un rallentamento della frequenza cardiaca, soprattutto in un soggetto sportivo che quindi probabilmente ha una' una bradicardia basale. Consulti tuttavia il suo medico per valutare l'eventuale indicazione alla esecuzione di un elettrocardiogramma di controllo.
A disposizione per ulteriori consulti
Un collirio a base di betabloccante puo' determinare un rallentamento della frequenza cardiaca, soprattutto in un soggetto sportivo che quindi probabilmente ha una' una bradicardia basale. Consulti tuttavia il suo medico per valutare l'eventuale indicazione alla esecuzione di un elettrocardiogramma di controllo.
A disposizione per ulteriori consulti
Massimo Tidu M.D.
Medico Specialista in Cardiologia
www.massimotidu.it
[#2]
Utente
Gent.mo dottor,
grazie per la risposta.
In effetti ho già prenotato per metà aprile la prova da sforzo che ogni anno effettuo per avere l'idoneità alla pratica del ciclismo a livello agonistico.
Le confesso che ho un poco di timore in quanto non mi sento bene, nel senso che nel quotidiano non accuso nessun sintomo, ma non appena salgo in bici è un calvario.
Appena la strada inizia a salire, vado in affanno, le gambe mi fanno male e non riesco più a pedale.
La casa mi sta distruggento, in quanto mai prima ho avuto delle crisi come in questo periodo, eppure in bici ci vado da 15 anni è ho fatto delle gare durissime e sempre con ottimi risultati.
Al momento non riuscirei neanche a far bene "BICI IN CITTA" con i miei figli.
Sono sempre più tentato a lascir stare il collirio e poi mi chiedo, come fare per fermare questa maledetta miopia.
Dottore la ringrazio ancora e le auguro buon lavoro.
grazie per la risposta.
In effetti ho già prenotato per metà aprile la prova da sforzo che ogni anno effettuo per avere l'idoneità alla pratica del ciclismo a livello agonistico.
Le confesso che ho un poco di timore in quanto non mi sento bene, nel senso che nel quotidiano non accuso nessun sintomo, ma non appena salgo in bici è un calvario.
Appena la strada inizia a salire, vado in affanno, le gambe mi fanno male e non riesco più a pedale.
La casa mi sta distruggento, in quanto mai prima ho avuto delle crisi come in questo periodo, eppure in bici ci vado da 15 anni è ho fatto delle gare durissime e sempre con ottimi risultati.
Al momento non riuscirei neanche a far bene "BICI IN CITTA" con i miei figli.
Sono sempre più tentato a lascir stare il collirio e poi mi chiedo, come fare per fermare questa maledetta miopia.
Dottore la ringrazio ancora e le auguro buon lavoro.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.2k visite dal 30/03/2009.
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