L'inferno dopo ipertensione

Buonasera,
Ho 45 anni e faccio l'insegnante di Scuola dell'infanzia.
Sono magra, cammino molto spesso, fumo una sigaretta o due ma ne faccio anche a meno senza problemi.
Ho un lungo trascorso di ansia, che nella mia vita si è presentata a periodi, restando anche anni nell'ombra.
Cinque anni fa ho perso mia madre e da lì (oltre alla disperazione) ho avuto grosse problematiche di ipocondria, che alla fine ho dovuto affrontare con cipralex.
Sono stata benissimo per circa tre anni, ho viaggiato, niente somatizzazioni, niente ipocondria.
Poi circa due anni fa ho interrotto gradualmente e comunque andava più o meno bene.
Veniamo al punto... a ottobre ho misurato la pressione perché mi sentivo stanca, quasi affiancata, credevo di averla bassa come è stata più o meno sempre.
Invece era 145/95.
Boom!! ! L'inizio dell'incubo.
Su Consiglio del medico di base ho misurato per qualche giorno la pressione ma in uno Stato di agitazione fortissima che al solo vedere la macchinetta la faceva salire alle stelle.
Dopo una settimana il medico mi dà plaunac da 10 e la mia pressione è subito regolarizzata, anche se il mio problema rimane la vera e propria fobia nel misurare.
Con la macchinetta che si gonfia vado in tachicardia, letteralmente in crisi di ansia.
L'unica misurazione che riesco ad effettuare (pur agitata ma senza dare in escandescenze) è con la mia dottoressa, nel suo studio e con lo sfingomanometro.
Da qui si attiva in me uno Stato di totale delirio... Faccio: visita cardio logica, due ecg, eco cuore, analisi del sangue completo e visita del Fondo dell'occhio.
È tutto perfetto... Il cardiologo però mi aggiunge 1/4 di atenololo per rallentare un pochino il battito, dicendo che la mia ipertensione è di difficile diagnosi e conferma, vista la mia ansia (c'è però la familiarità, e la probabile pre menopausa che mi dà sintomi molto fastidiosi).
L'atenololo mi rallenta troppo il battito e mi dà senso di costrizione quindi mi viene tolto.
Il senso di costruzione va meglio ma non del tutto, quindi il medico sostituisce plaunac con lisinopril da 20.
La mia pressione, quando la misuro dalla dottoressa, è sempre 130/80 (l'agitazione c'è).
Il fatto è che c'è una grande confusione in me.
Da quando è iniziata questa storia maledetta mi sono sentita una malata, sono sempre all'erta, vivo da malata, ho paura di dover rinunciare al mio grande amore per il trekking nelle Dolomiti (per via dell'altezza), e si è come alterato tutto un equilibrio.
Ho tachicardia, sento il cuore sul collo, dolori continui simili all'infarto, insomma, da ottobre sto messa così.
Prendo lo xanax pomeriggio e sera.
Ho bisogno di una dritta.
Scusate la lungaggine, è uno sfogi.
Ora sono a casa per l'emergenza del coronavirus e non posso andare dalla dottoressa a misurare la pressione (è passato un mese), è mi sento in uno Stato di vulnerabilità è fragilità assolute.
Grazie.
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
eh Signora comprende bene che sei lei ha delle,reazioni spropositate di ansia per valori pressori tutto sommato normali il suo problema non è certo cardiologico
Santo Cielo aveva 145/95 di pressione mica un tumore.

Poi è bastato un banale ace inibitore ed i suoi valori si sono normalizzati

arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la sua risposta.
Quindi secondo Lei dovrei girare la richiesta agli psicologi? Io ho bisogno di capire come uscire da questa fobia che si è sviluppata della misurazione della pressione. Come vedo un apparecchio vado in tilt.
Due domande infine: i miei sintomi dopo l'accaduto (giorni e giorni di fiato spezzato, che con xanax comunque va meglio, battito accelerato ecc...)sono presumibilmente psicosomatici e dovuti all'ansia?
E poi, ci sono controindicazioni in una situazione come la mia, per andare in montagna? Grazie mille per la disponibilità.
[#3]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
Lei non ha alcuna controindicazioni non solo ad andare in montagna, ma a condurre una vita normalissima.
Una terapia per l'ansia (non solo ansiolitici all'occorrenza) le gioverebbe molto

cordialita'

cecchini
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