Ipertensione essenziale
Buon giorno,
scrivo per un chiarimento.
Ho 40 anni, peso 83 Kg con altezza 1,86. Tutti i giorni faccio 30 minuti di corsa con Tapis Roulant. Tutto ciò dovuto ad una crisi ipertensiva 180:120 avuta nello scorso febbraio 2008. Subito messo in cura dal mio medico di base con quark 10 (unica somministrazione) ho proceduto a tutte le visite del caso, compreso cardiologo dove non ha riscontrato nulla di anomalo. Nel Agosto del 2008 ritornato dal cardiologo gli chiesi per quale motivo riscontravo (misuratore elettronico al braccio) al mattino (8:00), pomeriggio (12:30), sera (18:00) per i soli primi giorni della settimana valori pressori 130: 95/90 per poi scendere a 120:85/80 dopo le 20:00.
La risposta fu che ERA SOLO STRESS e mi passo al farmaco idroquark 5 (cioè aggiunse il diuretico). Nel novembre 2008 ritornai dal cardiologo perchè ero insoddisfatto della cura E MI FECE FARE(un GIOVEDI') L'HOLTER PRESSORIO CON IL RISULTATO DI UNA MEDIA DIURNA DI 133:83 E NOTTURNA 95:65.
Aggiungo che nella stagione fredda il mio medico di base mi ha fatto ripassare al quark 10 con flurosemide 25mg per 2 gg a settimana(al fine di non appesantire i reni).
Sono donatore AVIS e rilevo i valori sanguigni(sempre nei ranges stabiliti) anche due volte l'anno.
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Premettendo che ho una moglie infermiera con la quale ho testato la bontà del rilevatore (come riportato dal foglio informativo può sbagliare dai 3/5 mg quindi una rilevazione di 140:95 può essere 135:90) la mia DOMANDA E':
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NON RIESCO A CAPIRE SE RILEVAZIONI DI 140/135 : 95/90 SIANO COMUNQUE ACCETTABILI IN UN SOGGETTO CHE COMUNQUE E' IN CURA.
NELLA RILEVAZIONI DEL CARDIOLOGO, FATTE SEMPRE DI GIOVEDI' HA SOLITAMENTE
RISCONTRATO 140:85 MENTRE IL MIO MEDICO DI BASE PIU' VOLTE E NEI PRIMI GIORNI DELLA SETTIMANA RISCONTRO' I 135:90 pur sotto pasticca.
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Il mio medico di base MI RIBADISCE CHE E' SOLO STRESS E CHE IL FARMACO E' AZZECCATO.
IL CARDIOLOGO DOPO L'HOLTER MI DISSE CHE NON VEDEVA LA NECESSITA' DI PASSARE A FARMACI PIU' FORTI.
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IN SOSTANZA PERO' IO STO VEDENDO CHE DOVRO' COMUNQUE CONVIVERE CON RILEVAZIONI DIURNE CHE VEDONO VALORI 135/140 : 90/95 E CIO' NON MI RENDE SODDISFATTO DATO
CHE SONO COMUNQUE IN CURA.
.
VOI COSA NE PENSATE ?
SOPRATTUTTO DEL FATTO CHE IL MIO MEDICO DI BASE COMUNQUE RILEVA VALORI COME 130:90 E CHE PERO' MANTIENE IL QUARK 10 ?
QUESTO QUARK E' O NON E' IL MIO FARMACO ??
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scrivo per un chiarimento.
Ho 40 anni, peso 83 Kg con altezza 1,86. Tutti i giorni faccio 30 minuti di corsa con Tapis Roulant. Tutto ciò dovuto ad una crisi ipertensiva 180:120 avuta nello scorso febbraio 2008. Subito messo in cura dal mio medico di base con quark 10 (unica somministrazione) ho proceduto a tutte le visite del caso, compreso cardiologo dove non ha riscontrato nulla di anomalo. Nel Agosto del 2008 ritornato dal cardiologo gli chiesi per quale motivo riscontravo (misuratore elettronico al braccio) al mattino (8:00), pomeriggio (12:30), sera (18:00) per i soli primi giorni della settimana valori pressori 130: 95/90 per poi scendere a 120:85/80 dopo le 20:00.
La risposta fu che ERA SOLO STRESS e mi passo al farmaco idroquark 5 (cioè aggiunse il diuretico). Nel novembre 2008 ritornai dal cardiologo perchè ero insoddisfatto della cura E MI FECE FARE(un GIOVEDI') L'HOLTER PRESSORIO CON IL RISULTATO DI UNA MEDIA DIURNA DI 133:83 E NOTTURNA 95:65.
Aggiungo che nella stagione fredda il mio medico di base mi ha fatto ripassare al quark 10 con flurosemide 25mg per 2 gg a settimana(al fine di non appesantire i reni).
Sono donatore AVIS e rilevo i valori sanguigni(sempre nei ranges stabiliti) anche due volte l'anno.
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Premettendo che ho una moglie infermiera con la quale ho testato la bontà del rilevatore (come riportato dal foglio informativo può sbagliare dai 3/5 mg quindi una rilevazione di 140:95 può essere 135:90) la mia DOMANDA E':
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NON RIESCO A CAPIRE SE RILEVAZIONI DI 140/135 : 95/90 SIANO COMUNQUE ACCETTABILI IN UN SOGGETTO CHE COMUNQUE E' IN CURA.
NELLA RILEVAZIONI DEL CARDIOLOGO, FATTE SEMPRE DI GIOVEDI' HA SOLITAMENTE
RISCONTRATO 140:85 MENTRE IL MIO MEDICO DI BASE PIU' VOLTE E NEI PRIMI GIORNI DELLA SETTIMANA RISCONTRO' I 135:90 pur sotto pasticca.
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Il mio medico di base MI RIBADISCE CHE E' SOLO STRESS E CHE IL FARMACO E' AZZECCATO.
IL CARDIOLOGO DOPO L'HOLTER MI DISSE CHE NON VEDEVA LA NECESSITA' DI PASSARE A FARMACI PIU' FORTI.
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IN SOSTANZA PERO' IO STO VEDENDO CHE DOVRO' COMUNQUE CONVIVERE CON RILEVAZIONI DIURNE CHE VEDONO VALORI 135/140 : 90/95 E CIO' NON MI RENDE SODDISFATTO DATO
CHE SONO COMUNQUE IN CURA.
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VOI COSA NE PENSATE ?
SOPRATTUTTO DEL FATTO CHE IL MIO MEDICO DI BASE COMUNQUE RILEVA VALORI COME 130:90 E CHE PERO' MANTIENE IL QUARK 10 ?
QUESTO QUARK E' O NON E' IL MIO FARMACO ??
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[#1]
Gentile utente:
Normalmente il dosaggio utile per la terapia ipotensiva del ramipril (principio attivo del QUARK)è il 5 mg poicheè l'ulteriore raddoppio della posologia ha scarsi effetti sulla pressione, vedendo ottimale indicazione nello scompenso cardiaco. Normalmente dunque quando si utilizza già il 5 mg , con valori pressori ancora elevati, si preferisce associare l'idroclorotiazide o comunque un altro farmaco piuttosto che incrementare ulteriormente la dose.
I suoi valori pressori sono buoni (rispetto ai valori che aveva prima del trattamento, quando ha accusato la puntata ipertensiva a 180/120 mmHg), ma non ottimali, soprattutto se in presenza di altri fattori di rischio (Diabete, fumo, sovrappeso, dislipidemia, familiarità etc). Bisogna tuttavia tenere conto anche dei possibili effetti collaterali e della eventuale concomitanza di condizioni cliniche che possono controindicare l'utilizzo di altri farmaci. Tali condizioni non sono tuttavia rilevabili con un consulto a distanza come quasto, per cui consiglio di seguire i consigli di chi ha avuto modo di visitarla e di eseguire un raccordo anamnestico particolareggiato e magari potuto vedere accertamenti eseguiti in passato.
A disposizione per ulteriori consulti
Normalmente il dosaggio utile per la terapia ipotensiva del ramipril (principio attivo del QUARK)è il 5 mg poicheè l'ulteriore raddoppio della posologia ha scarsi effetti sulla pressione, vedendo ottimale indicazione nello scompenso cardiaco. Normalmente dunque quando si utilizza già il 5 mg , con valori pressori ancora elevati, si preferisce associare l'idroclorotiazide o comunque un altro farmaco piuttosto che incrementare ulteriormente la dose.
I suoi valori pressori sono buoni (rispetto ai valori che aveva prima del trattamento, quando ha accusato la puntata ipertensiva a 180/120 mmHg), ma non ottimali, soprattutto se in presenza di altri fattori di rischio (Diabete, fumo, sovrappeso, dislipidemia, familiarità etc). Bisogna tuttavia tenere conto anche dei possibili effetti collaterali e della eventuale concomitanza di condizioni cliniche che possono controindicare l'utilizzo di altri farmaci. Tali condizioni non sono tuttavia rilevabili con un consulto a distanza come quasto, per cui consiglio di seguire i consigli di chi ha avuto modo di visitarla e di eseguire un raccordo anamnestico particolareggiato e magari potuto vedere accertamenti eseguiti in passato.
A disposizione per ulteriori consulti
Massimo Tidu M.D.
Medico Specialista in Cardiologia
www.massimotidu.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 9.5k visite dal 26/03/2009.
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