Fitte al petto durante sforzo
Salve.
Sono una persona giovane, normopeso, in ottima salute, fatta eccezione per qualche piccolo problema gastrico (ernia iatale e reflusso gastroesofageo) e carenze di ferritina.
Da circa un anno e mezzo pratico allenamento ad alta intensità (HIIT) per 3 volte a settimana.
Ne ho tratto enormi benefici, e non ho mai avuto alcun tipo di problema.
Circa un mese e mezzo fa, ho iniziato ad allenarmi in maniera intermittente in quanto mi ero ammalata (febbre, difficoltà respiratorie, e cura con aerosol per più di due settimane), dunque nell'arco di tre settimane mi sarò allenata 4/5 volte.
Avevo ricominciato a tornare in palestra la settimana prima che, a seguito del decreto sul coronavirus, chiudessero le palestre.
Una volta in quarantena, ho ricominciato ad allenarmi da sola, con minore costanza, ma almeno 2 volte a settimana.
Ovviamente mi aspettavo di non avere la resistenza di sempre, in quanto sono stata ferma per un periodo di tempo, cosa che si è riscontrata effettivamente.
Nonostante ciò, non notavo nulla di insolito.
Sabato scorso, durante il mio solito allenamento, portando i battiti a forte accelerazione, ho iniziato ad avvertire delle fortissime fitte nel petto, tanto da costringermi a fermarmi.
Sentivo un dolore forte, simile a delle pugnalate, nel numero di circa tre o quattro, suppongo in concomitanza con la sistole ventricolare (sentivo il dolore "al secondo battito", per dirla in maniera spicciola).
Fermatami e avendo fatto scendere i battiti a livelli fisiologici a riposo, mi sono sentita bene.
Oggi, durante un'altra sessione di allenamento ad alta intensità, ho riscontrato lo stesso dolore lancinante.
Mi sono dovuta fermare, aspettare che scendessero di numero, e fare un allenamento nettamente più leggero rispetto al solito.
In circostanze diverse, prenderei a questo punto in considerazione una visita cardiologica con prova sotto sforzo, che non ho mai effettuato ma, viste le circostanze, mi chiedevo se posso quantomeno ricevere un consiglio a riguardo sul come comportarmi: le fitte possono essere dovute ad un problema cardiaco, o a tutt'altro?
Posso continuare ad allenarmi come ho sempre fatto?
Non vorrei farmi prendere dall'ansia senza motivo, cosa abbastanza semplice in questo periodo difficile per tutti a livello psicologico.
Concludo dicendo che ho eseguito una sola visita cardiologica, 9 anni fa, in cui mi furono fatte un' ecografia ed un elettrocardiogramma, e in cui non fu notato nulla di strano.
Grazie in anticipo per la risposta.
Sono una persona giovane, normopeso, in ottima salute, fatta eccezione per qualche piccolo problema gastrico (ernia iatale e reflusso gastroesofageo) e carenze di ferritina.
Da circa un anno e mezzo pratico allenamento ad alta intensità (HIIT) per 3 volte a settimana.
Ne ho tratto enormi benefici, e non ho mai avuto alcun tipo di problema.
Circa un mese e mezzo fa, ho iniziato ad allenarmi in maniera intermittente in quanto mi ero ammalata (febbre, difficoltà respiratorie, e cura con aerosol per più di due settimane), dunque nell'arco di tre settimane mi sarò allenata 4/5 volte.
Avevo ricominciato a tornare in palestra la settimana prima che, a seguito del decreto sul coronavirus, chiudessero le palestre.
Una volta in quarantena, ho ricominciato ad allenarmi da sola, con minore costanza, ma almeno 2 volte a settimana.
Ovviamente mi aspettavo di non avere la resistenza di sempre, in quanto sono stata ferma per un periodo di tempo, cosa che si è riscontrata effettivamente.
Nonostante ciò, non notavo nulla di insolito.
Sabato scorso, durante il mio solito allenamento, portando i battiti a forte accelerazione, ho iniziato ad avvertire delle fortissime fitte nel petto, tanto da costringermi a fermarmi.
Sentivo un dolore forte, simile a delle pugnalate, nel numero di circa tre o quattro, suppongo in concomitanza con la sistole ventricolare (sentivo il dolore "al secondo battito", per dirla in maniera spicciola).
Fermatami e avendo fatto scendere i battiti a livelli fisiologici a riposo, mi sono sentita bene.
Oggi, durante un'altra sessione di allenamento ad alta intensità, ho riscontrato lo stesso dolore lancinante.
Mi sono dovuta fermare, aspettare che scendessero di numero, e fare un allenamento nettamente più leggero rispetto al solito.
In circostanze diverse, prenderei a questo punto in considerazione una visita cardiologica con prova sotto sforzo, che non ho mai effettuato ma, viste le circostanze, mi chiedevo se posso quantomeno ricevere un consiglio a riguardo sul come comportarmi: le fitte possono essere dovute ad un problema cardiaco, o a tutt'altro?
Posso continuare ad allenarmi come ho sempre fatto?
Non vorrei farmi prendere dall'ansia senza motivo, cosa abbastanza semplice in questo periodo difficile per tutti a livello psicologico.
Concludo dicendo che ho eseguito una sola visita cardiologica, 9 anni fa, in cui mi furono fatte un' ecografia ed un elettrocardiogramma, e in cui non fu notato nulla di strano.
Grazie in anticipo per la risposta.
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Premesso che il tipo di attivita' fisica che lei descrive non fa bene ad alcun cuore, i dolori che lei riferisce - sia per tipo che per durata - sono tipicamente NON cardiaci.
Arrivederci
Arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.2k visite dal 30/03/2020.
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