Quanto gli eventi stressanti possono danneggiare il cuore?
Gentili Dottori, perdonate la mia invadenza ed il mio egoismo nel rapportarmi a voi in questi giorni tanto complessi da gestire per noi tutti.
Approfitto della vostra disponibilità per chiedervi un consiglio nell'affrontare con maggiore tranquillità i giorni a venire.
Ho più di trent'anni, svolgo un lavoro relativamente pesante, per il quale annualmente eseguo un ECG di controllo, sempre risultato nella norma.
L'anno scorso ho effettuato anche un ecocardiocolordoppler, su consiglio del medico curante, il cui esito si è rivelato nei limiti, da dicitura sul referto.
Soffro di anemia sideropenica, pressione alta definita emotiva (ho dei picchi solo quando sono sotto stress), emicrania primaria e asma bronchiale.
Assumo integratori di ferro e bentelan e ventolin per trattare l'asma, per la pressione e l'emicrania non prendo nulla.
Sono una persona razionale, a causa di problemi in famiglia sono stata in terapia da piccola e questa esperienza mi ha fortificata e mi ha permesso di formare la mia personalità.
Il motivo per cui vi scrivo è probabilmente una conseguenza della forte tensione di questi giorni.
Per una serie di coincidenze mi ritrovo a trascorrere la quarantena attualmente in pausa dal lavoro, senza sapere come la situazione economica si evolverà, in casa con la mia famiglia, a condividere spazi limitati in un clima sempre nevrotico e pesante e dopo appena due settimane mi sento già completamente esaurita, per ogni parola detta si innescano micce di discussione interminabili, trascorro le giornate in silenzio mentre attorno a me la tensione sembra inghiottirmi.
Vivo da sola da dieci anni ormai e gestire il ritorno a casa in un momento di crisi mi lascia inerme.
Ho frequenti tachicardie, dormo male, mangio male, ho picchi di pressione alta, ed oggi ho avuto forti dolori a petto e collo per circa due ore, con tremori diffusi e una sensazione di freddo terribile.
Sono molto abbattuta, anche perché essendo asmatica l'idea di poter contrarre questo nuovo virus mi terrorizza, e mi sento oppressa sia al pensiero di uscire, anche solo cinque minuti, sia al pensiero di stare chiusa in casa e vivere questa situazione.
Mi chiedo, ma tanto stress può danneggiare l'attività cardiaca?
E gli sbalzi pressori?
Purtroppo per la pressione alta mio padre a sessant'anni ha accusato la dissecazione dell'aorta toracica, è una patologia non indifferente da ritrovarsi come familiarità...Scusate lo sfogo, vi ringrazio anzi per avermi concesso la possibilità di parlare con qualcuno! Grazie per il vostro impegno e la dedizione al lavoro che mostrate.
Approfitto della vostra disponibilità per chiedervi un consiglio nell'affrontare con maggiore tranquillità i giorni a venire.
Ho più di trent'anni, svolgo un lavoro relativamente pesante, per il quale annualmente eseguo un ECG di controllo, sempre risultato nella norma.
L'anno scorso ho effettuato anche un ecocardiocolordoppler, su consiglio del medico curante, il cui esito si è rivelato nei limiti, da dicitura sul referto.
Soffro di anemia sideropenica, pressione alta definita emotiva (ho dei picchi solo quando sono sotto stress), emicrania primaria e asma bronchiale.
Assumo integratori di ferro e bentelan e ventolin per trattare l'asma, per la pressione e l'emicrania non prendo nulla.
Sono una persona razionale, a causa di problemi in famiglia sono stata in terapia da piccola e questa esperienza mi ha fortificata e mi ha permesso di formare la mia personalità.
Il motivo per cui vi scrivo è probabilmente una conseguenza della forte tensione di questi giorni.
Per una serie di coincidenze mi ritrovo a trascorrere la quarantena attualmente in pausa dal lavoro, senza sapere come la situazione economica si evolverà, in casa con la mia famiglia, a condividere spazi limitati in un clima sempre nevrotico e pesante e dopo appena due settimane mi sento già completamente esaurita, per ogni parola detta si innescano micce di discussione interminabili, trascorro le giornate in silenzio mentre attorno a me la tensione sembra inghiottirmi.
Vivo da sola da dieci anni ormai e gestire il ritorno a casa in un momento di crisi mi lascia inerme.
Ho frequenti tachicardie, dormo male, mangio male, ho picchi di pressione alta, ed oggi ho avuto forti dolori a petto e collo per circa due ore, con tremori diffusi e una sensazione di freddo terribile.
Sono molto abbattuta, anche perché essendo asmatica l'idea di poter contrarre questo nuovo virus mi terrorizza, e mi sento oppressa sia al pensiero di uscire, anche solo cinque minuti, sia al pensiero di stare chiusa in casa e vivere questa situazione.
Mi chiedo, ma tanto stress può danneggiare l'attività cardiaca?
E gli sbalzi pressori?
Purtroppo per la pressione alta mio padre a sessant'anni ha accusato la dissecazione dell'aorta toracica, è una patologia non indifferente da ritrovarsi come familiarità...Scusate lo sfogo, vi ringrazio anzi per avermi concesso la possibilità di parlare con qualcuno! Grazie per il vostro impegno e la dedizione al lavoro che mostrate.
[#1]
salve.
comprendo perfettamente il suo disagio, che poi accomuna tutti noi.
tuttavia si rassereni per il suo cuore, che non ne avrà alcun danno.
Per farle un esempio di stress enorme e sostanzialmente illimitato nel tempo: la,perdita di un figlio.
se ci fa,caso pressoché nessuno di questi genitori muore di crepacuore ...neanche se lo desidererebbero.
arrivederci
comprendo perfettamente il suo disagio, che poi accomuna tutti noi.
tuttavia si rassereni per il suo cuore, che non ne avrà alcun danno.
Per farle un esempio di stress enorme e sostanzialmente illimitato nel tempo: la,perdita di un figlio.
se ci fa,caso pressoché nessuno di questi genitori muore di crepacuore ...neanche se lo desidererebbero.
arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Grazie di cuore Dottor Cecchini per la sua gentilezza e sensibilità, avevo davvero bisogno di una parola amica ed il suo esempio mi ha fatto comprendere immediatamente la resilienza del nostro corpo di fronte ad eventi tanto sconvolgenti. So che a distanza non Le è possibile fornire terapie ma c'è modo di trattare tachicardia e dolori al petto sul nascere, senza farsi sopraffare dalla paura? Grazie mille di nuovo.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.6k visite dal 24/03/2020.
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