Tachicardia parossistica ed extrasistole
Dall'età di 11 anni (oggi vado per i 29) soffro di tachicardia parossistica non documentata, sono episodi di breve durata che si risolvono trattenendo il respiro o facendone di lunghi.
Nel corso degli anni ho fatto semplici ecg di controllo sempre tutti normali.
Nel 2017 in gravidanza, ho fatto un ecocardio per valutare un parto naturale, risultato tutto nella norma.
Ad aprile 2019 ho effettuato un holter pressorio con media 124/81 e un primo holter cardiaco con esito: "Ritmo sinusale con conservata escursione della frequenza cardiaca, numerose extrasistole ventricolari, monomorfe tardive e occasionali atriali isolate.
Non pause patologiche, non variazioni della ripolarizzazione di chiaro significato patologico.
Non sintomi di rilievo.
"
Nel solo 2019 ho avuto in totale 6 episodi di tachicardia, di cui 2 con durata di circa 10 minuti.
A novembre 2019 mi sono rivolta privatamente da un cardiologo aritmologo (la mia dottoressa di base non ritiene opportuno una visita specialistica), ho effettuato ecocardio+ecg durante la visita risultati nella norma, il cardiologo non dichiara segni di cardiopatia, gli episodi sono attribuibili con molta probabilità a forme di tachicardia sopraventricolari da rientro ben descritti.
Se episodi frequenti o mal tollerati si consiglia di provare con 1/4 di nadololo aumentabile a 1/2, se ben tollerati astenersi dalla cura, se terapia inefficace considerare l'ablazione.
"
Visto che allatto attualmente non sto facendo nessuna cura.
A febbraio 2020 ho effettuato un holter cardiaco di controllo poichè sento diverse extrasistole, sopratutto serali, esito: "Ritmo sinusale normofrequente, rare extrasistole ventricolari, monomorfe, isolate, tardive, infudibolari destre.
Occasionali extrasistole atriali, isolate ed in 3 coppie.
Non pause patologiche.
Non alterazioni della ripolarizzazione di chiaro significato patologico.
"
Da gennaio 2020 ho avuto 2 episodi di tachicardia 1 settimana scorsa e 1 oggi.
Non soffro di altri problemi di salute, esami del sangue sempre perfetti.
Alla luce di ciò, voi cosa mi consigliate?
Inizio a preoccuparmi, perchè ho paura di non vedere crescere mia figlia (i miei genitori prendono la pastiglia per la pressione, mia nonna era cardiopatica portatrice di pacemaker e mio nonno è mancato d'infarto a 67 anni) è il caso di iniziare la terapia con il nadololo?
Posso continuare ad allattare con tale terapia?
O esiste un farmaco tollerato in allattamento per il mio caso?
In attesa di risposta vi ringrazio per l'attenzione.
Nel corso degli anni ho fatto semplici ecg di controllo sempre tutti normali.
Nel 2017 in gravidanza, ho fatto un ecocardio per valutare un parto naturale, risultato tutto nella norma.
Ad aprile 2019 ho effettuato un holter pressorio con media 124/81 e un primo holter cardiaco con esito: "Ritmo sinusale con conservata escursione della frequenza cardiaca, numerose extrasistole ventricolari, monomorfe tardive e occasionali atriali isolate.
Non pause patologiche, non variazioni della ripolarizzazione di chiaro significato patologico.
Non sintomi di rilievo.
"
Nel solo 2019 ho avuto in totale 6 episodi di tachicardia, di cui 2 con durata di circa 10 minuti.
A novembre 2019 mi sono rivolta privatamente da un cardiologo aritmologo (la mia dottoressa di base non ritiene opportuno una visita specialistica), ho effettuato ecocardio+ecg durante la visita risultati nella norma, il cardiologo non dichiara segni di cardiopatia, gli episodi sono attribuibili con molta probabilità a forme di tachicardia sopraventricolari da rientro ben descritti.
Se episodi frequenti o mal tollerati si consiglia di provare con 1/4 di nadololo aumentabile a 1/2, se ben tollerati astenersi dalla cura, se terapia inefficace considerare l'ablazione.
"
Visto che allatto attualmente non sto facendo nessuna cura.
A febbraio 2020 ho effettuato un holter cardiaco di controllo poichè sento diverse extrasistole, sopratutto serali, esito: "Ritmo sinusale normofrequente, rare extrasistole ventricolari, monomorfe, isolate, tardive, infudibolari destre.
Occasionali extrasistole atriali, isolate ed in 3 coppie.
Non pause patologiche.
Non alterazioni della ripolarizzazione di chiaro significato patologico.
"
Da gennaio 2020 ho avuto 2 episodi di tachicardia 1 settimana scorsa e 1 oggi.
Non soffro di altri problemi di salute, esami del sangue sempre perfetti.
Alla luce di ciò, voi cosa mi consigliate?
Inizio a preoccuparmi, perchè ho paura di non vedere crescere mia figlia (i miei genitori prendono la pastiglia per la pressione, mia nonna era cardiopatica portatrice di pacemaker e mio nonno è mancato d'infarto a 67 anni) è il caso di iniziare la terapia con il nadololo?
Posso continuare ad allattare con tale terapia?
O esiste un farmaco tollerato in allattamento per il mio caso?
In attesa di risposta vi ringrazio per l'attenzione.
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini
Cardiologo
112.6k 3.7k
Non drammatizzi...." non vedrò crescere mia figlia.."
Ha probabilmente delle banali tachicardie sopraventricolari , fastidiose quanto innocenti.
quando avrà finito di allattare provi con il beta bloccante prescritto ( magari ad una dose non da criceti ...come quella).
se poi gli episodi continuassero prenderà in considerazione uno studio elettrofisiologico ed eventuale tentativo di ablazione
arrivederci
Ha probabilmente delle banali tachicardie sopraventricolari , fastidiose quanto innocenti.
quando avrà finito di allattare provi con il beta bloccante prescritto ( magari ad una dose non da criceti ...come quella).
se poi gli episodi continuassero prenderà in considerazione uno studio elettrofisiologico ed eventuale tentativo di ablazione
arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Buonasera,
sul mio essere drammatica è che ho sempre paura che l'attacco di tachicardia possa provocarmi una fibrillazione e un arresto cardiaco, se sono attacchi innocenti posso escludere tale problema?
Posso stare tranquilla durante questo periodo (allattamento) non assumendo farmaci? Non creo danni al cuore continuando ad avere extrasistole o attacchi di tachicardia?
La ringrazio.
sul mio essere drammatica è che ho sempre paura che l'attacco di tachicardia possa provocarmi una fibrillazione e un arresto cardiaco, se sono attacchi innocenti posso escludere tale problema?
Posso stare tranquilla durante questo periodo (allattamento) non assumendo farmaci? Non creo danni al cuore continuando ad avere extrasistole o attacchi di tachicardia?
La ringrazio.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.6k visite dal 13/03/2020.
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