Cuore e infarto
Salve,
Sono un ragazzo di 24 anni, (fumatore, 20 sigarette al giorno, non consumo alcool, un solo caffè, massimo due al giorno).
Scrivo questo testo per cercare una sorta di conferma e conforto.
Un paio di mesi fa, mentre sosrseggiavo un caffè, mi sono sentito il cuore esplodere, tachicardia elavatissima, sentivo il cuore "battere nella testa".
Mi sono ovviamente spaventato e dopo aver provato nei giorni seguenti altri sintomi (confusione, sudorazione fredda, difficoltà a respirare e nuovamente tachicardia) mi sono rivolto al cardiologo.
Ho sostenuto in ordine cronologico un Elettrocardiogramma che é risultato negativo.
In seguito Holter 24 ore, negativo.
Ecografia del cuore negativa.
Analisi del sangue con valori tutti nella norma.
Ecodoppler negativo.
Il problema é che nel mentre i sintomi originariamente sentiti sono diventati i più vari (mal di testa, reflusso gastroesofageo, dolore all'epigastrio, bruciori di stomaco, stordimento, la sensazione che il cuore si fermasse, fame d'aria, difficoltà a muovere la gambe, braccia pesanti).
Nei casi più gravi ho avvertito tachicardia sferanata, dolore alla schiena, petto, e sensazione di dover morire da un momento all'altro.
Una decina di giorni fa per ultimo ho sostenuto elettrocardio gramma sotto sforzo, anche esso negativo.
Ora, il cardialogo mi ha detto di stare tranquillo e che i miei sono attacci d'ansia.
Io in effetti sto passando un periodo pieno di stress, sono prossimo alla laurea, mi mancano ultimi esami, e ho da rispettare scadenza molto strette.
Allo stesso tempo però, i sintomi, benché diminuiti, tornano con prepotenza in alcuni momenti e mi assale la domanda:"Probabilmente é ansia ma se dietro questa ci fosse nascosta una problemo cardiaco?
Alla fine io di quello ho maggiormente paura, quando sento sintomi connessi al cuore.
Perché in fin dei conti gli esami che ho fatto mi tranquillizzano nel momento, ma ciò non esclude che possa avere un infarto anche una settimana dopo quegli esami".
Ed é proprio questo la mia grande paura:l'infarto.
Accresciuta dal fatto che ultimamente ho iniziato ad avvertire anche fitte al petto (prima mai avvertite) e quella sensazione di pesantezza al cuore con annessa sensazione che lo stesso si fermi per un pò (in quel frangente mi manca il respiro) e poi riprende.
Ovviamente a ciò si accompagna sempre sudorazione specie alle mani, sensazione di mancanza, mancamento a me stesso, e sensazioni di malessere generale, ma non tachicardia.
Un attacco del genere l'ho avuto ieri, stavo per chiamare il pronto soccorso ma poi ho desistito perché sotto sotto magari sapevo che non c'entrava col cuore, ma fosse un altro attacco di ansia, ma allo stesso tempo mi ha spinto a scrivere questo consulto.
Ora la mie domande sono 1) Se posso stare tranquillo dopo gli esami fatti nonostante questi ripetuti attacchi mi sembrano cardiaci?
2) Gli esami che ho fatto possono realmente escludere la possibilità che a livello cardiaco io stia bene e attribuire tutto ciò all'ansia?
Sono un ragazzo di 24 anni, (fumatore, 20 sigarette al giorno, non consumo alcool, un solo caffè, massimo due al giorno).
Scrivo questo testo per cercare una sorta di conferma e conforto.
Un paio di mesi fa, mentre sosrseggiavo un caffè, mi sono sentito il cuore esplodere, tachicardia elavatissima, sentivo il cuore "battere nella testa".
Mi sono ovviamente spaventato e dopo aver provato nei giorni seguenti altri sintomi (confusione, sudorazione fredda, difficoltà a respirare e nuovamente tachicardia) mi sono rivolto al cardiologo.
Ho sostenuto in ordine cronologico un Elettrocardiogramma che é risultato negativo.
In seguito Holter 24 ore, negativo.
Ecografia del cuore negativa.
Analisi del sangue con valori tutti nella norma.
Ecodoppler negativo.
Il problema é che nel mentre i sintomi originariamente sentiti sono diventati i più vari (mal di testa, reflusso gastroesofageo, dolore all'epigastrio, bruciori di stomaco, stordimento, la sensazione che il cuore si fermasse, fame d'aria, difficoltà a muovere la gambe, braccia pesanti).
Nei casi più gravi ho avvertito tachicardia sferanata, dolore alla schiena, petto, e sensazione di dover morire da un momento all'altro.
Una decina di giorni fa per ultimo ho sostenuto elettrocardio gramma sotto sforzo, anche esso negativo.
Ora, il cardialogo mi ha detto di stare tranquillo e che i miei sono attacci d'ansia.
Io in effetti sto passando un periodo pieno di stress, sono prossimo alla laurea, mi mancano ultimi esami, e ho da rispettare scadenza molto strette.
Allo stesso tempo però, i sintomi, benché diminuiti, tornano con prepotenza in alcuni momenti e mi assale la domanda:"Probabilmente é ansia ma se dietro questa ci fosse nascosta una problemo cardiaco?
Alla fine io di quello ho maggiormente paura, quando sento sintomi connessi al cuore.
Perché in fin dei conti gli esami che ho fatto mi tranquillizzano nel momento, ma ciò non esclude che possa avere un infarto anche una settimana dopo quegli esami".
Ed é proprio questo la mia grande paura:l'infarto.
Accresciuta dal fatto che ultimamente ho iniziato ad avvertire anche fitte al petto (prima mai avvertite) e quella sensazione di pesantezza al cuore con annessa sensazione che lo stesso si fermi per un pò (in quel frangente mi manca il respiro) e poi riprende.
Ovviamente a ciò si accompagna sempre sudorazione specie alle mani, sensazione di mancanza, mancamento a me stesso, e sensazioni di malessere generale, ma non tachicardia.
Un attacco del genere l'ho avuto ieri, stavo per chiamare il pronto soccorso ma poi ho desistito perché sotto sotto magari sapevo che non c'entrava col cuore, ma fosse un altro attacco di ansia, ma allo stesso tempo mi ha spinto a scrivere questo consulto.
Ora la mie domande sono 1) Se posso stare tranquillo dopo gli esami fatti nonostante questi ripetuti attacchi mi sembrano cardiaci?
2) Gli esami che ho fatto possono realmente escludere la possibilità che a livello cardiaco io stia bene e attribuire tutto ciò all'ansia?
[#1]
I suoi sono tipici attacchi di panico, che debbono essere inquadratie curati da uno specialista
Le faccio presente che lei fa solo finta di aver paura per il suo cuore: fumando lei ha un elevato rischio di infarto, ictus e di cancro.
E sono cose ben note a tutti e quindi anche a lei.
Non si finga pertanto preoccupato, dal momento che non fa niente per proteggere il suo cuore.
Arrivederci
Le faccio presente che lei fa solo finta di aver paura per il suo cuore: fumando lei ha un elevato rischio di infarto, ictus e di cancro.
E sono cose ben note a tutti e quindi anche a lei.
Non si finga pertanto preoccupato, dal momento che non fa niente per proteggere il suo cuore.
Arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Anzitutto la ringrazio per la sua celere risposta.
Vorrei specificare due cose dottore:
1) Io non ho paura, né sono preoccupato dell'ansia, dei sintomi che avverto, di provare quelle sensazioni se appunto comprendo che dietro c'è solo e unicamente l'ansia. Ho paura se gli stessi sintomi siano rilevatori appunto di un qualcosa più grande cioè =Infarto=Morte. Questa é la mia unica paura, non il sintomo in sé e per sé, che credo poi sia la paura della stragrande maggioranze delle persone. Ecco il motivo per il quale chiedevo che valenza per il futuro hanno gli esami sostenuti e fino a che punto posso stare tranquillo del loro risultato.
2)Sul fumo purtroppo ha ragione ma allo stesso tempo le posso assicurare che non faccio finta solo di essere preoccupato, altrimenti non avrei scritto tale consulto.
Ho sempre cercato di compensare il vizio del fumo con uno stile di vita, negli altri lati, più sani. Infatti zero alcool, alimentazione coretta, pochi caffè o bibite gassate e attività fisica con una certa costanza. Come ho già detto, é iniziato un periodo molto stressante, ho smesso di fare attività fisica(giocavo in una squadra di calcio e mi allenavo 3 volte a settimane) perché non riuscivo a conciliare questa cosa con lo studio. Mi sono proprio rinchiuso in casa per studiare, e ho dimezzato la mia vita sociale.
Capisce bene che smettere di fumare in questo periodo é molto complesso per me, anche se non le nego che ho già provato a farlo diverse volte.
Tutto ciò insomma per dirle che non é vero che non mi importa della mia salute, ma il fumo é veramente una delle poche cose a cui mi risulta difficile rinunciare.
Vorrei specificare due cose dottore:
1) Io non ho paura, né sono preoccupato dell'ansia, dei sintomi che avverto, di provare quelle sensazioni se appunto comprendo che dietro c'è solo e unicamente l'ansia. Ho paura se gli stessi sintomi siano rilevatori appunto di un qualcosa più grande cioè =Infarto=Morte. Questa é la mia unica paura, non il sintomo in sé e per sé, che credo poi sia la paura della stragrande maggioranze delle persone. Ecco il motivo per il quale chiedevo che valenza per il futuro hanno gli esami sostenuti e fino a che punto posso stare tranquillo del loro risultato.
2)Sul fumo purtroppo ha ragione ma allo stesso tempo le posso assicurare che non faccio finta solo di essere preoccupato, altrimenti non avrei scritto tale consulto.
Ho sempre cercato di compensare il vizio del fumo con uno stile di vita, negli altri lati, più sani. Infatti zero alcool, alimentazione coretta, pochi caffè o bibite gassate e attività fisica con una certa costanza. Come ho già detto, é iniziato un periodo molto stressante, ho smesso di fare attività fisica(giocavo in una squadra di calcio e mi allenavo 3 volte a settimane) perché non riuscivo a conciliare questa cosa con lo studio. Mi sono proprio rinchiuso in casa per studiare, e ho dimezzato la mia vita sociale.
Capisce bene che smettere di fumare in questo periodo é molto complesso per me, anche se non le nego che ho già provato a farlo diverse volte.
Tutto ciò insomma per dirle che non é vero che non mi importa della mia salute, ma il fumo é veramente una delle poche cose a cui mi risulta difficile rinunciare.
[#3]
FAccia lei
La salute e' sua.
Ma sel asua paura fosse davvero...
qualcosa più grande cioè =Infarto=Morte. Questa é la mia unica paura,
capisce bene che fumando rischia l'infarto, oltre che il cancro od un simpatico ictus
Con questo la saluto
cecchini
La salute e' sua.
Ma sel asua paura fosse davvero...
qualcosa più grande cioè =Infarto=Morte. Questa é la mia unica paura,
capisce bene che fumando rischia l'infarto, oltre che il cancro od un simpatico ictus
Con questo la saluto
cecchini
[#4]
Utente
Ha ragione dottore, purtroppo é un vizio che é molto complesso, almeno per me,da eliminare. E so che questa non é una scusa.
Quindi, riepilogando
Lei mi consiglia di stare tranquillo perché non ho problematiche cardiache, farsi visitare da uno specialista se tali attacchi di panico continuano a presentarsi e infine di eliminare il fumo dato che rapprsenta un rischio non solo per il cuore.?
Ho notato che ha sottolineato molto l'aspetto del fumo come se fosse l'unica vera Seria problematica.
La ringrazio, infine, nuovamente per la sua disponibilità e cortesia,per avermi concesso un poco del suo tempo, e per le sue riposte molto concise, e un poco provocatorie in realtà.
Sul fattore fumo e salute mi ha toccato un poco sull'orgoglio,però mi é rinata voglia di smettere e che é sbagliato rassegnarsi all'idea che non ci posso riuscire a prescindere.
Buona serata dottore.
Quindi, riepilogando
Lei mi consiglia di stare tranquillo perché non ho problematiche cardiache, farsi visitare da uno specialista se tali attacchi di panico continuano a presentarsi e infine di eliminare il fumo dato che rapprsenta un rischio non solo per il cuore.?
Ho notato che ha sottolineato molto l'aspetto del fumo come se fosse l'unica vera Seria problematica.
La ringrazio, infine, nuovamente per la sua disponibilità e cortesia,per avermi concesso un poco del suo tempo, e per le sue riposte molto concise, e un poco provocatorie in realtà.
Sul fattore fumo e salute mi ha toccato un poco sull'orgoglio,però mi é rinata voglia di smettere e che é sbagliato rassegnarsi all'idea che non ci posso riuscire a prescindere.
Buona serata dottore.
[#6]
Utente
Salve Dottore, come sta?
Con la presente per informarla che ho seguito il suo consiglio di rivolgermi a uno specialista per tali attacchi di panico e soprattutto, avendo fatto oggi l'ultimo esame universitario, cercare di ridurre ed eventualmente smettere di fumare.
Nel mentre ho continuato ad avere attacchi di quel tipo sebbene con frequenza più ridotta. Nello specifico sudorazione mani, rumori addominali, come se lo stomaco brontolasse senza apparente ragione. Tachicardia, dolore al petto, sensazione come il se cuore perdesse un battito,(e in quel caso pongo in essere una sorta di sussulto) e necessita di deglutire continuamente perché avverto come se il cuore salisse, come se ci fosse una debolezza nel mio cuore. Molte volte non é dolore ma sensazione di disagio e impotenza. Avevo quindi pensato, per fugare ogni dubbio, di effettuare un elettrocardiogramma nel momento esatto in cui avverto tali sintomi. Lei cosa ne pensa?
Con la presente per informarla che ho seguito il suo consiglio di rivolgermi a uno specialista per tali attacchi di panico e soprattutto, avendo fatto oggi l'ultimo esame universitario, cercare di ridurre ed eventualmente smettere di fumare.
Nel mentre ho continuato ad avere attacchi di quel tipo sebbene con frequenza più ridotta. Nello specifico sudorazione mani, rumori addominali, come se lo stomaco brontolasse senza apparente ragione. Tachicardia, dolore al petto, sensazione come il se cuore perdesse un battito,(e in quel caso pongo in essere una sorta di sussulto) e necessita di deglutire continuamente perché avverto come se il cuore salisse, come se ci fosse una debolezza nel mio cuore. Molte volte non é dolore ma sensazione di disagio e impotenza. Avevo quindi pensato, per fugare ogni dubbio, di effettuare un elettrocardiogramma nel momento esatto in cui avverto tali sintomi. Lei cosa ne pensa?
[#8]
Utente
Buonasera dottore
Ho seguito il suo consiglio.
Mi sono rivolto a un neurologo, il quale, dopo aver ribadito che i miei altro non fossero che attacchi di panico, mi ha prescritto il Ciprialex e suggerito contestulamente una psicologa di sua conoscenza. Dopo aver preso mezza compressa per una settimana, sono passato a una intera proprio un paio di giorni fa. Mi sono sentito meglio in realtà per 5,6 giorni, con tuttavia ricadute in questi ultimi giorni. Pensi che ho avvertito dolori allo stomaco talmente da essere andato al pronto soccorso dove, dopo avermi effettuato un altro elettrocardiogrsmma, ovviamente con esito negativo, mi é stato consigliato di effettuare visita dal gastroenterologo(già prenotata per domani) e addirittura una gastroscopia. Il neurologo in realtà sapendo questa storia, ha un poco sorriso perché pensa che sia inutile questa visita dal gastroenterologo.
Negli ultimi giorni ho ripreso ad avvertire, forse anche con maggior prepotenza, pesantezza e fastidi al cuore, stanchezza, malessere generale, e soprattutto un dolore continuo, o meglio un fastidio, un senso di oppressione dall EPIGASTRIO CHE Si ESTENDE fino allo Sterno, in realtà al di sotto di esso, all'esofago
Volevo quindi chiederle cosa ne pensasse di questi dolori e in generale dal farmaco prescritto e della piega che ha preso la faccenda.
Il suo parere é molto importante per me, e mi é già stato di grande aiuto precedentemente.
La ringrazio per il suo tempo.
Ho seguito il suo consiglio.
Mi sono rivolto a un neurologo, il quale, dopo aver ribadito che i miei altro non fossero che attacchi di panico, mi ha prescritto il Ciprialex e suggerito contestulamente una psicologa di sua conoscenza. Dopo aver preso mezza compressa per una settimana, sono passato a una intera proprio un paio di giorni fa. Mi sono sentito meglio in realtà per 5,6 giorni, con tuttavia ricadute in questi ultimi giorni. Pensi che ho avvertito dolori allo stomaco talmente da essere andato al pronto soccorso dove, dopo avermi effettuato un altro elettrocardiogrsmma, ovviamente con esito negativo, mi é stato consigliato di effettuare visita dal gastroenterologo(già prenotata per domani) e addirittura una gastroscopia. Il neurologo in realtà sapendo questa storia, ha un poco sorriso perché pensa che sia inutile questa visita dal gastroenterologo.
Negli ultimi giorni ho ripreso ad avvertire, forse anche con maggior prepotenza, pesantezza e fastidi al cuore, stanchezza, malessere generale, e soprattutto un dolore continuo, o meglio un fastidio, un senso di oppressione dall EPIGASTRIO CHE Si ESTENDE fino allo Sterno, in realtà al di sotto di esso, all'esofago
Volevo quindi chiederle cosa ne pensasse di questi dolori e in generale dal farmaco prescritto e della piega che ha preso la faccenda.
Il suo parere é molto importante per me, e mi é già stato di grande aiuto precedentemente.
La ringrazio per il suo tempo.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 4.7k visite dal 07/02/2020.
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