Paziente oppositivo

Buongiorno, scrivo per avere un consiglio riguardo la situazione di mia madre.
Ha 66 anni, due settimane fa è stata portata in pronto soccorso con in corso un infarto, le hanno trovato acqua nei polmoni, una coronaria completamente occlusa da tempo e l'altra parzialmente.
Tutto ciò dovuto al diabete che non sapeva di avere, non aveva fatto controlli negli ultimi anni.
È stata intubata e operata per inserire uno Stent coronarico e durante la procedura ha subito 3 arresti cardiaci, subito recuperati.
Poi è rimasta sedata in rianimazione, la situazione era molto compromessa e il cuore molto debole (frazione di eiezione al 25%) ma col passare dei giorni ci sono stati miglioramenti, finché è stata tolta la sedazione, poi è stata stubata e da una settimana le hanno tolto tutti i supporti.
Lei seppur molto affaticata era vigile però non lucida, tanto confusa...si ricorda dei familiari e della sua vita ma sembra non afferrare la situazione attuale, anche se le viene ripetutamente spiegato dov'è e perché.
Ha cominciato a chiedere di andare via insistentemente, ha provato a scendere dal letto, ogni giorno che passa l'umore è sempre peggio.
Da tre giorni è stata spostata in unità coronarica, i valori vanno abbastanza bene ma il problema è il suo comportamento, rifiuta di prendere le medicine perché dice che la stanno avvelenando, non mangia, si arrabbia con noi familiari perché dice che non la aiutiamo e ci alza le mani, si agita e vuole scappare tanto che le hanno dovuto legare le gambe al letto.
Da ieri hanno dovuto rimetterle la flebo per alimentarla e darle i farmaci endovena.
I medici finora ci hanno detto che a volte succede, che può essere una cosa momentanea a causa del grandissimo shock fisico ed anche emotivo che ha subito... oppure che ci possa essere un danno neurologico per colpa degli arresti, le hanno fatto una tac ma non ha evidenziato nulla, le faranno altri controlli.
Insomma non si sbilanciato e dicono che c'è solo da aspettare.
Io che sono sua figlia non la riconosco, so che al momento non è lucida.
Non ha avuto mai particolari problemi di salute, mai ricoverata tranne per i parti, non prendeva farmaci se poteva e non aveva assolutamente problemi psichici, era una persona serena e attiva nonostante il suo inconsapevole problema.
Non è abituata a dipendere da altri ed è sempre stata indipendente e cocciuta, forse questa reazione è dovuta anche alla sua indole.
Adesso la vedo che si sente come un animale in gabbia che vuole essere liberato, mi sento impotente.
Ho sentito parlare del "delirium" di pazienti, secondo voi potrebbe essere questo il caso?
Cosa è possibile fare?
Una ulteriore sedazione sarebbe pericolosa?
Vi ringrazio.
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.5k 3.7k
Se ha avuto un arresto cardiaco e' possibile che abbia avuto un danno anossico cerebrale e che da questo derivi il suo comportamento.
Di solito questo effetto dura pero' poco, mentre lei mi dice che sono gia' due settimane..
Altresi e' vero che talora alcuni farmaci possono dare quegli effetti ed anche gli squilibri elettrolitici (specie la iposodiemia)

Arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la sua risposta.
Ho capito, comunque cosa si può fare in questi casi, solo aspettare? Ho paura che possa essere deleterio per la sua salute questo atteggiamento aggressivo..sta compromettendo il suo recupero
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