Tachicardia sinusale in test da sforzo
Salve, sono in terapia con Inderal 1/4 mattina e 1/4 sera da circa 6 anni (o poco più) per tachicardia sinusale.
A volte mi si presentano extrasistoli o episodi in cui avverto il battito accelerato ad esempio durante il periodo del ciclo mestruale, a volte dopo i pasti, a volte semplicemente a riposo; o dopo aver svolto attività sento la frequenza che rimane alta ancora per un po’ di tempo.
Ultimo ecg, ecocardiogramma e holter delle 48h regolari, esami tiroidei negativi.
Stamattina ho eseguito il test da sforzo e il risultato è negativo per segni e sintomi di ridotta riserva coronarica ma il trend è stato tachicardico, riporta tachicardia sinusale con lenta fase di recupero.
Ho eseguito il test senza aver preso il betabloccante questa mattina (quindi ultimo ieri sera), ho il ciclo mestruale, non ho avvertito sintomi se non stanchezza muscolare alle gambe e il test è stato interrotto al II minuto di 75 watt al raggiungimento dell’88% della FC massima (164bpm).
Il cardiologo non mi ha detto tantissimo, mi ha prescritto il monitoraggio di vitamina D, B12 e acido folico.
Vorrei un parere sul test e capire se possa trattarsi di una tachi-aritmia e se sia necessario approfondire con altri esami quali uno studio elettrofisiologico.
Grazie.
A volte mi si presentano extrasistoli o episodi in cui avverto il battito accelerato ad esempio durante il periodo del ciclo mestruale, a volte dopo i pasti, a volte semplicemente a riposo; o dopo aver svolto attività sento la frequenza che rimane alta ancora per un po’ di tempo.
Ultimo ecg, ecocardiogramma e holter delle 48h regolari, esami tiroidei negativi.
Stamattina ho eseguito il test da sforzo e il risultato è negativo per segni e sintomi di ridotta riserva coronarica ma il trend è stato tachicardico, riporta tachicardia sinusale con lenta fase di recupero.
Ho eseguito il test senza aver preso il betabloccante questa mattina (quindi ultimo ieri sera), ho il ciclo mestruale, non ho avvertito sintomi se non stanchezza muscolare alle gambe e il test è stato interrotto al II minuto di 75 watt al raggiungimento dell’88% della FC massima (164bpm).
Il cardiologo non mi ha detto tantissimo, mi ha prescritto il monitoraggio di vitamina D, B12 e acido folico.
Vorrei un parere sul test e capire se possa trattarsi di una tachi-aritmia e se sia necessario approfondire con altri esami quali uno studio elettrofisiologico.
Grazie.
[#1]
MA per cortesia...quale tachiaritmia...
Solo che non e' abituata agli sforzi e pertanto la tachicardia sinusale e' un fenomeno normalissimo
arrivederci
Solo che non e' abituata agli sforzi e pertanto la tachicardia sinusale e' un fenomeno normalissimo
arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Gent.mo Dottor Cecchini, la ringrazio della risposta ma mi dispiace la sua banalizzazione per un problema per me serio.
Ho avuto il piacere di conoscerla circa 6 anni fa quando ero studentessa all’Università di Pisa e ho avuto i primi episodi di tachicardia da lei inquadrati come sinusale e corretti con l’utilizzo dell’inderal.
Sono passati circa sei anni, non vivo più a Pisa ma in Sicilia e per tale motivo sono seguita da un altro cardiologo. Non ho episodi di tachicardia ma purtroppo sono continuamente vittima di extrasistoli fortissime che mi fanno davvero paura e ancora di più mi fa paura non sapere se possa esserci un’aritmia che non si riesce a vedere durante un tracciato ecg o un holter.
Per tale motivo ero alla ricerca di un parere sulla possibilità di eseguire altre indagini più approfondite perché mi rendo conto che la paura di avvertire questi battiti così forti non mi rende serena.
Sono alla ricerca di un problema che non c’è o probabilmente c’è ma va indagato? È il caso di contattare un aritmologo? È il mio cuore troppo sensibile agli stimoli esterni? Non mi sento più una persona normale e non riesco a vivere con serenità.
La ringrazio per la risposta precedente e aver tolto in me il dubbio della tachicardia durante il test da sforzo, è vero non sono allenata.
Ho avuto il piacere di conoscerla circa 6 anni fa quando ero studentessa all’Università di Pisa e ho avuto i primi episodi di tachicardia da lei inquadrati come sinusale e corretti con l’utilizzo dell’inderal.
Sono passati circa sei anni, non vivo più a Pisa ma in Sicilia e per tale motivo sono seguita da un altro cardiologo. Non ho episodi di tachicardia ma purtroppo sono continuamente vittima di extrasistoli fortissime che mi fanno davvero paura e ancora di più mi fa paura non sapere se possa esserci un’aritmia che non si riesce a vedere durante un tracciato ecg o un holter.
Per tale motivo ero alla ricerca di un parere sulla possibilità di eseguire altre indagini più approfondite perché mi rendo conto che la paura di avvertire questi battiti così forti non mi rende serena.
Sono alla ricerca di un problema che non c’è o probabilmente c’è ma va indagato? È il caso di contattare un aritmologo? È il mio cuore troppo sensibile agli stimoli esterni? Non mi sento più una persona normale e non riesco a vivere con serenità.
La ringrazio per la risposta precedente e aver tolto in me il dubbio della tachicardia durante il test da sforzo, è vero non sono allenata.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 04/12/2019.
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