Pressione alta, è riparabile?
Salve, sono un ragazzo di 24 anni.
Premetto che sono molto in sovrappeso (1, 62 altezza e 88 il peso), che faccio una vita fortemente sedentaria e un'alimentazione abbastanza ricca di grassi e sali (soprattutto da 2 anni a questa parte dopo una dieta in cui persi 15 kg e adesso ne ho ripresi 20).
E premetto che non ho mai avuto problemi di pressione (sempre sui 110/115 quella alta) e che in questo periodo sono un pò stressato per via dell'università e di esami più ostici nei periodi a venire.
Oggi (2 ore dopo il pranzo di pasta e panino con mortadella) sono andato in guardia medica per accompagnare mio padre che doveva prescrivere un farmaco e ho chiesto una misurazione della pressione al medico ed è risultata essere 140/85 e il medico mi ha detto che era al limite e che dovevo controllarla più spesso e cambiare alimentazione e stile di vita.
Pochi minuti dopo sono andato in farmacia (in macchina) e (forse complice l'ansia) la pressione alta mi ha detto che era 160.
Volevo chiederle questo.
La possibilità (considerando ovviamente tutti i limiti del consulto a distanza e le numerose variabili) che io debba iniziare ad assumere farmaci è bassa (inferiore al 10%) media (dall'11% al 30%) o alta (superiore al 30%)?
(questo ponendo per certo che da adesso in poi cambierò alimentazione, affidandomi ad uno specialista dietologo, e che farò attività fisica regolare).
Spiegandomi meglio, devo seriamente preoccuparmi che ci sia già stato un danno irreparabile (e quindi dover dopo che affronterò tutto l'iter con il medico di base e specialisti per la diagnosi completa assumere dei farmaci), oppure in linea di tendenza adottando tutti gli accorgimenti del caso (dieta e attività fisica) è probabile che la situazione rientri (e quindi non dover assumere farmaci)?
Spiegandomi ancora meglio (mi scuso per l'essere un pò troppo pignolo e logorroico) questa doppia misurazione (prima dal medico e poi in farmacia) devo intenderla più come un campanello d'allarme o come la concreta possibilità di un ormai già danno irreparabile (e quindi necessità di assumere farmaci accanto a dieta e alimentazione)?
Intendo sempre tendenzialmente e con tutti i limiti del consulto a distanza.
Premetto che sono molto in sovrappeso (1, 62 altezza e 88 il peso), che faccio una vita fortemente sedentaria e un'alimentazione abbastanza ricca di grassi e sali (soprattutto da 2 anni a questa parte dopo una dieta in cui persi 15 kg e adesso ne ho ripresi 20).
E premetto che non ho mai avuto problemi di pressione (sempre sui 110/115 quella alta) e che in questo periodo sono un pò stressato per via dell'università e di esami più ostici nei periodi a venire.
Oggi (2 ore dopo il pranzo di pasta e panino con mortadella) sono andato in guardia medica per accompagnare mio padre che doveva prescrivere un farmaco e ho chiesto una misurazione della pressione al medico ed è risultata essere 140/85 e il medico mi ha detto che era al limite e che dovevo controllarla più spesso e cambiare alimentazione e stile di vita.
Pochi minuti dopo sono andato in farmacia (in macchina) e (forse complice l'ansia) la pressione alta mi ha detto che era 160.
Volevo chiederle questo.
La possibilità (considerando ovviamente tutti i limiti del consulto a distanza e le numerose variabili) che io debba iniziare ad assumere farmaci è bassa (inferiore al 10%) media (dall'11% al 30%) o alta (superiore al 30%)?
(questo ponendo per certo che da adesso in poi cambierò alimentazione, affidandomi ad uno specialista dietologo, e che farò attività fisica regolare).
Spiegandomi meglio, devo seriamente preoccuparmi che ci sia già stato un danno irreparabile (e quindi dover dopo che affronterò tutto l'iter con il medico di base e specialisti per la diagnosi completa assumere dei farmaci), oppure in linea di tendenza adottando tutti gli accorgimenti del caso (dieta e attività fisica) è probabile che la situazione rientri (e quindi non dover assumere farmaci)?
Spiegandomi ancora meglio (mi scuso per l'essere un pò troppo pignolo e logorroico) questa doppia misurazione (prima dal medico e poi in farmacia) devo intenderla più come un campanello d'allarme o come la concreta possibilità di un ormai già danno irreparabile (e quindi necessità di assumere farmaci accanto a dieta e alimentazione)?
Intendo sempre tendenzialmente e con tutti i limiti del consulto a distanza.
[#1]
lei chiede dati statistici che nessuna persona potrebbe onestamente dirle.
Direi tuttavia che se lei non dimagrisce , non sta attento al sale e non cammina un ora al giorno sicuramente negli anni potrà ritrovarsi in terapia farmacologica
cecchini
Direi tuttavia che se lei non dimagrisce , non sta attento al sale e non cammina un ora al giorno sicuramente negli anni potrà ritrovarsi in terapia farmacologica
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Salve dottore, ho misurato alle 10 di oggi la pressione in guardia medica (1 ora dopo essermi svegliato ed aver fatto colazione con orzo e pochissimo zucchero aggiunto) ed è risultata essere 120/80. Posso ben sperare che la mia situazione seguendo i vari consigli possa rientrare senza già da adesso dover iniziare una terapia farmacologica? Considerando anche che nella giornata di ieri mangiai 30 grammi circa di cioccolato fondente che so che fa alzare la pressione e che negli antecedenti 4/5 giorni ho mangiato tendenzialmente più salato del solito (pasta col pomodoro capperi e olive, baccalà, salsicce, mortadella, pasta con vongole, pizza alla teglia che era abbastanza salata)
[#4]
Utente
Gentile medico, quei pasti erano antecedenti alle misurazioni della pressione (ho immediatamente la sera stessa iniziato a stare attento mangiando un po' di merluzzo senza sale). Quello che le chiedo e se probabilmente sarà sufficiente cambiare alimentazione e fare attività fisica regolare, oppure c'è il concreto rischio che questo non basti e che dovrò affiancare una terapia farmacologica già da subito?
[#6]
Utente
Alla luce del Teorema di Bayes e considerando i dati che le ho dato, in linea di tendenza, la situazione è preoccupante?(ricapitolando ho misurato ad aprile per controllo ed era 115/70, ieri 140/85 In guardia medica e pochi minuti dopo in farmacia 160/??, mentre stamattina in guardia medica 120/80) Scusi se le faccio questa domanda, l'idea di dover assumere farmaci e le implicazioni sociali che ne deriverebbero (in questo periodo sono single e avrei intenzione di fidanzarmi e il fatto di essere in cura cosi giovane sarebbe una cosa abbastanza discriminante) mi spaventano un po'.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3.5k visite dal 30/11/2019.
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