Extrasistoli, tachicardia, dolori toracici e sospetta FA
Gentili Dottorii, sono donna, 46 anni, normopeso, non fumatrice, alcool moderato, vita sedentaria, lavoro stressante, terapia Xanax 0, 25/0, 50.
Da qualche mese, avverto forti palpitazioni (battiti del cuore più "potenti"), episodi di tachicardia, frequenti extrasistoli, accompagnati spesso da capogiri, dolori toracici e tra le scapole, e a volte fiato corto.
Alcuni giorni i battiti a riposo sono già 90 e schizzano a 110-135 solo muovendomi per casa.
Due volte, a fronte di fc a165, mi sono recata in PS: tutto ok, ma in entrambi i casi, i triagisti, in base al monitor di triage, hanno parlato di FA (senza mai refertarla).
Ho fatto visita cardiologica, con il seguente esito: ECG BASALE NELLA NORMA. ECO: VOLUMETRIA, CINESI E FUNZIONE VENTRICOLARE SINISTRA NORMALI. S. I. A. CON MODESTO SHUNT, DI DUBBIO SIGNIFICATO CLINICO. LIEVE INCONTINENZA MITRALICA. NORMALI LE PRESSIONI POLMONARI. AORTA ADDOMINALE ANECTASICA. INDENNI ASSI CAROTIDEI. Diagnosi: CARDIOPALMO RITMICO RICORRENTE A CARATTERE FUNZIONALE ASCRIVIBILE A GASTRITE (VEROSIMILE ERNIA IATALE). Cura: Esopral 40 (senza grandi effetti, faro gastro settimana prossima).
Holter 48H: ESV: 1; ESSV: 60. FA: 0, ARITMIE: 0. Valutazione: RARE ECTOPIE DI TIPO SOPRAVENTRICOLARE CHE TALORA SI RIUNISCONO A FORMARE COPPIE TRIPLETTE E UN BREVISSIMO RUN (4 BATTITI CON FREQUENZA DI CIRCA 140/m). NON MODIFICAZIONI SIGNIFICATIVE DI ST-T. FC min 56, max 138, media 81
PROVA DA SFORZO: il paziente si è esercitato secondo il 30W 2 min per 5: 18 min, ottenendo livello di carico max: 90 Watt. FC a riposo inizile 62 bpm, è salita a fc massima di 164 bpm (93% frequenza massima per l'età). Test arrestato per raggiungimento FC target. INTERPRETAZIONE: ECG A RIPOSO NORMALE, CAPACITà FUNZIONALE NORMALE. RISPOSTA CRONOTROPA APPROPRIATA. RISPOSTA PRESSORIA: PA A RIPOSO NORMALE - RISPOSTA APPROPRIATA. DOLORE TORACICO NESSUNO. ARITMIE NESSUNA. ST ALTERAZIONI NESSUNA. CONCLUSIONE: NORMALE.
In realtà sia durante l'holter, sia durante il test da sforzo stavo bene, non avevo cioè tachicardie o dolori pesanti (tanto che mi sto chiedendo se non sia il caso di ripetere l'holter con durata più lunga).
Ad ogni modo, il cardiologo mi ha prescritto Fleiderina 50 mg 1 cp la sera, proprio perchè non esclude che oltre alle fastidiose extrasistoli (che in genere avverto ben più numerose rispetto all'holter e dolorose e fastidiose) io possa avere brevi episodi di FA, come quelli ipotizzati due volte in triage in PS.
Secondo la vostra opinione, è il caso che io davvero segua questa terapia (ho PA sempre piuttosto bassa, in media 100-105/60 e i battiti a volte capita mi scendano fino a 52 bpm da sveglia)?
Intravedete in quanto mi accade sintomi effettivamente cardiaci? O il dolore toracico e alle scapole che avverto può essere davvero provocato da problemi digestivi? Questo mi pare strano, perchè spesso il dolore insorge dopo aver avvertito palpitazioni.
O potrebbe essere tutto causato da stati di ansia/panico?
Grazie in anticipo e cordiali saluti.
Da qualche mese, avverto forti palpitazioni (battiti del cuore più "potenti"), episodi di tachicardia, frequenti extrasistoli, accompagnati spesso da capogiri, dolori toracici e tra le scapole, e a volte fiato corto.
Alcuni giorni i battiti a riposo sono già 90 e schizzano a 110-135 solo muovendomi per casa.
Due volte, a fronte di fc a165, mi sono recata in PS: tutto ok, ma in entrambi i casi, i triagisti, in base al monitor di triage, hanno parlato di FA (senza mai refertarla).
Ho fatto visita cardiologica, con il seguente esito: ECG BASALE NELLA NORMA. ECO: VOLUMETRIA, CINESI E FUNZIONE VENTRICOLARE SINISTRA NORMALI. S. I. A. CON MODESTO SHUNT, DI DUBBIO SIGNIFICATO CLINICO. LIEVE INCONTINENZA MITRALICA. NORMALI LE PRESSIONI POLMONARI. AORTA ADDOMINALE ANECTASICA. INDENNI ASSI CAROTIDEI. Diagnosi: CARDIOPALMO RITMICO RICORRENTE A CARATTERE FUNZIONALE ASCRIVIBILE A GASTRITE (VEROSIMILE ERNIA IATALE). Cura: Esopral 40 (senza grandi effetti, faro gastro settimana prossima).
Holter 48H: ESV: 1; ESSV: 60. FA: 0, ARITMIE: 0. Valutazione: RARE ECTOPIE DI TIPO SOPRAVENTRICOLARE CHE TALORA SI RIUNISCONO A FORMARE COPPIE TRIPLETTE E UN BREVISSIMO RUN (4 BATTITI CON FREQUENZA DI CIRCA 140/m). NON MODIFICAZIONI SIGNIFICATIVE DI ST-T. FC min 56, max 138, media 81
PROVA DA SFORZO: il paziente si è esercitato secondo il 30W 2 min per 5: 18 min, ottenendo livello di carico max: 90 Watt. FC a riposo inizile 62 bpm, è salita a fc massima di 164 bpm (93% frequenza massima per l'età). Test arrestato per raggiungimento FC target. INTERPRETAZIONE: ECG A RIPOSO NORMALE, CAPACITà FUNZIONALE NORMALE. RISPOSTA CRONOTROPA APPROPRIATA. RISPOSTA PRESSORIA: PA A RIPOSO NORMALE - RISPOSTA APPROPRIATA. DOLORE TORACICO NESSUNO. ARITMIE NESSUNA. ST ALTERAZIONI NESSUNA. CONCLUSIONE: NORMALE.
In realtà sia durante l'holter, sia durante il test da sforzo stavo bene, non avevo cioè tachicardie o dolori pesanti (tanto che mi sto chiedendo se non sia il caso di ripetere l'holter con durata più lunga).
Ad ogni modo, il cardiologo mi ha prescritto Fleiderina 50 mg 1 cp la sera, proprio perchè non esclude che oltre alle fastidiose extrasistoli (che in genere avverto ben più numerose rispetto all'holter e dolorose e fastidiose) io possa avere brevi episodi di FA, come quelli ipotizzati due volte in triage in PS.
Secondo la vostra opinione, è il caso che io davvero segua questa terapia (ho PA sempre piuttosto bassa, in media 100-105/60 e i battiti a volte capita mi scendano fino a 52 bpm da sveglia)?
Intravedete in quanto mi accade sintomi effettivamente cardiaci? O il dolore toracico e alle scapole che avverto può essere davvero provocato da problemi digestivi? Questo mi pare strano, perchè spesso il dolore insorge dopo aver avvertito palpitazioni.
O potrebbe essere tutto causato da stati di ansia/panico?
Grazie in anticipo e cordiali saluti.
[#1]
Guardi le rispondo in ordine ed onestamente
1 se i triagjsti avessero diagnosticato una f.a. e non l avessero ricoverata sarebbero da licenziamento in tronco.
Quindi se davvero le hanno detto questo sono degli incompetenti
2 lei ha degli esami normalissimi e non concordo per niente con il cardiologo che penna prescritto 50 mg di flecainide per due motivi
Il primo che è una dose da lattanti che non serve a niente
Secondo è un controsenso : se lui sospetta davvero episodi di f a si somministra una dose congrua di flecainide ,(200mg al di) ed almeno un antiaggregante
Riassumendo direi che ha avuto pessime diagnosi e pessime terapie
Arrivederci
1 se i triagjsti avessero diagnosticato una f.a. e non l avessero ricoverata sarebbero da licenziamento in tronco.
Quindi se davvero le hanno detto questo sono degli incompetenti
2 lei ha degli esami normalissimi e non concordo per niente con il cardiologo che penna prescritto 50 mg di flecainide per due motivi
Il primo che è una dose da lattanti che non serve a niente
Secondo è un controsenso : se lui sospetta davvero episodi di f a si somministra una dose congrua di flecainide ,(200mg al di) ed almeno un antiaggregante
Riassumendo direi che ha avuto pessime diagnosi e pessime terapie
Arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Buongiorno Dott. Cecchini,
grazie intanto per il rapido riscontro.
Spiego meglio quanto accaduto in triage (nel messaggio precedente ho dovuto tagliare per ragioni di spazio).
In entrambi I casi, gli infermieri, parlando tra di loro, hanno commentato che dal monitor collegato all'ossimetro (al ditto) e al bracciale per la PA, risultava un'aritmia, che poteva anche essere FA.
In entrambi i casi, mi hanno fatto quasi subito ECG, dai quali è sempre emerso ritmo sinusale.
Sempre in entrambi le occasioni, mi ha visitato lo stesso medico di PS, facendo ecocardio ed enzimi, tutto negativo.
La prima delle due volte mi ha inoltre tenuta in osservazione intensiva breve, in ECG continuo collegata al monitor per circa 4 ore, senza rilevare nulla (nemmeno extrsistoli!).
Ovviamente, in entrambi i casil, ho fatto presente al medico di PS quanto commentato in triage, ma lui, in entrambi i casi, mi ha detto di non preoccuparmi, poichè poteva essere frutto di imprecisioni dell'apparecchiatura, magari a seguito di movimenti, e che quanto contava era invece l'ECG fatto dopo.
La risposta mi ha ovviamente rassicurata, ma mi chiedo se davvero lo strumento di triage possa produrre risultati così fuorvianti, o se invece è solo il personale incapace di interpretarli o di riportarli.... Mi vado dicendo anche che il medico di turno, a questa mi osservazione, avrebbe magari approfondito, se effettivamente fosse la spia di un problema.
Vedo che però anche lei è perplesso quanto e più di me.
Riguardo alla terapia, sempre per ragioni di contenimento del messaggio, non ho precisato che ho consultato due diversi cardiologi (ma la terapia sempre quella è: Fleiderina).
Il primo, che mi ha effettuato la prima visita sopra riportata e che al racconto di quanto accaduto in PS, mi ha detto che se da nessuna parte hanno scritto della FA, allora i commenti di triage non sono neppure da considerare. Lo stesso medico, dopo aver visionato l'holter, mi ha detto che non ho nulla. Solo su mia insistenza, quasi disperata, di non liquidarmi così, posto che io, per davvero, sto male e spesso, mi ha consigliato anche lui Fleiderina: una confezione da 50 mg e a seguire un'altra da 100 mg.
Leggendo il bugiardino, mi sono detta che se davvero non ho nulla, allora perhcè prendere un medicinale con tutte quei potenziali effetti collaterali (oltre al fatto mio soggettivo della PA costantemente bassa: anche questa mattina sono arrivata a 91/64).
Per star tranquilla però sul fatto di "non avere niente", ho consultato il secondo cardiologo, che mi ha effettuato la prova da sforzo (anche visita con eco, che non ho riportato dato che i risultati sono sovrapponibili a quella precedente). Ed è stato questo che, a fronte del mio racconto degli eventi in triage, mi ha detto che non è da escludere che si sia trattato di eventi brevi e quindi non registrati in nessun'altra occasione (ricordo monitoraggio in PS per 4 h e holter 48h... durante i quali tuttavia non ho avuto sintomi...).
La sua diagnosi si è quindi tradotta in: "Cardiopalmo di ndd (che cosa significa "ndd"?) in assenza di cardiopatia. Considerato il sospetto legato a extrasistolia o brevi episodi di FA e la non documentalità ECGgrafica, consiglio Fleiderina 50 mg 1 cp la sera".
Non so se la bassa dose può essere giustificata dalla mia fisicità (156 cm x 52 kg)....
Ad ogni modo, a questo punto non so cosa fare: a suo parere vale forse la pena di ripetere sia l'holter per un periodo più lungo sia la prova da sforzo (per fugare il sospetto di falsi negativi)?.
O secondo lei posso ragionevolmente smettere di sottopormi a quello che ormai per me sta diventando uno stressante accertamento diagnostico?
Ora effettuerò anche gli accertamenti a livello gastrico ,posto che sia il primo cardiologo che altri medici in PS (sono andata diverse volte) hanno ritenuto i miei sintomi compatibli con disturbi gastrici / ernia iatale.
Secondo lei può essere condivisibile come teoria?
Oppure ancora, e in aggiunta, temo ormai di avere svilluppato disturbi da ansia e forse ipocondria (da lì lo Xanax che sto assumendo su consiglio sia del mio curante, sia del neurologo conslutato per episodi di parestesia e capogiri, approfonditi con RM encefalo negative e giudicati legati a somatizzazione dell'ansia).
Mi scuso per essermi così dilungata nel racconto, ma ho voluto fornire qualche informazione in più.
La ringrazio nuovamente per la sua competenza, gentilezza e franchezza e la salute cordialmente.
grazie intanto per il rapido riscontro.
Spiego meglio quanto accaduto in triage (nel messaggio precedente ho dovuto tagliare per ragioni di spazio).
In entrambi I casi, gli infermieri, parlando tra di loro, hanno commentato che dal monitor collegato all'ossimetro (al ditto) e al bracciale per la PA, risultava un'aritmia, che poteva anche essere FA.
In entrambi i casi, mi hanno fatto quasi subito ECG, dai quali è sempre emerso ritmo sinusale.
Sempre in entrambi le occasioni, mi ha visitato lo stesso medico di PS, facendo ecocardio ed enzimi, tutto negativo.
La prima delle due volte mi ha inoltre tenuta in osservazione intensiva breve, in ECG continuo collegata al monitor per circa 4 ore, senza rilevare nulla (nemmeno extrsistoli!).
Ovviamente, in entrambi i casil, ho fatto presente al medico di PS quanto commentato in triage, ma lui, in entrambi i casi, mi ha detto di non preoccuparmi, poichè poteva essere frutto di imprecisioni dell'apparecchiatura, magari a seguito di movimenti, e che quanto contava era invece l'ECG fatto dopo.
La risposta mi ha ovviamente rassicurata, ma mi chiedo se davvero lo strumento di triage possa produrre risultati così fuorvianti, o se invece è solo il personale incapace di interpretarli o di riportarli.... Mi vado dicendo anche che il medico di turno, a questa mi osservazione, avrebbe magari approfondito, se effettivamente fosse la spia di un problema.
Vedo che però anche lei è perplesso quanto e più di me.
Riguardo alla terapia, sempre per ragioni di contenimento del messaggio, non ho precisato che ho consultato due diversi cardiologi (ma la terapia sempre quella è: Fleiderina).
Il primo, che mi ha effettuato la prima visita sopra riportata e che al racconto di quanto accaduto in PS, mi ha detto che se da nessuna parte hanno scritto della FA, allora i commenti di triage non sono neppure da considerare. Lo stesso medico, dopo aver visionato l'holter, mi ha detto che non ho nulla. Solo su mia insistenza, quasi disperata, di non liquidarmi così, posto che io, per davvero, sto male e spesso, mi ha consigliato anche lui Fleiderina: una confezione da 50 mg e a seguire un'altra da 100 mg.
Leggendo il bugiardino, mi sono detta che se davvero non ho nulla, allora perhcè prendere un medicinale con tutte quei potenziali effetti collaterali (oltre al fatto mio soggettivo della PA costantemente bassa: anche questa mattina sono arrivata a 91/64).
Per star tranquilla però sul fatto di "non avere niente", ho consultato il secondo cardiologo, che mi ha effettuato la prova da sforzo (anche visita con eco, che non ho riportato dato che i risultati sono sovrapponibili a quella precedente). Ed è stato questo che, a fronte del mio racconto degli eventi in triage, mi ha detto che non è da escludere che si sia trattato di eventi brevi e quindi non registrati in nessun'altra occasione (ricordo monitoraggio in PS per 4 h e holter 48h... durante i quali tuttavia non ho avuto sintomi...).
La sua diagnosi si è quindi tradotta in: "Cardiopalmo di ndd (che cosa significa "ndd"?) in assenza di cardiopatia. Considerato il sospetto legato a extrasistolia o brevi episodi di FA e la non documentalità ECGgrafica, consiglio Fleiderina 50 mg 1 cp la sera".
Non so se la bassa dose può essere giustificata dalla mia fisicità (156 cm x 52 kg)....
Ad ogni modo, a questo punto non so cosa fare: a suo parere vale forse la pena di ripetere sia l'holter per un periodo più lungo sia la prova da sforzo (per fugare il sospetto di falsi negativi)?.
O secondo lei posso ragionevolmente smettere di sottopormi a quello che ormai per me sta diventando uno stressante accertamento diagnostico?
Ora effettuerò anche gli accertamenti a livello gastrico ,posto che sia il primo cardiologo che altri medici in PS (sono andata diverse volte) hanno ritenuto i miei sintomi compatibli con disturbi gastrici / ernia iatale.
Secondo lei può essere condivisibile come teoria?
Oppure ancora, e in aggiunta, temo ormai di avere svilluppato disturbi da ansia e forse ipocondria (da lì lo Xanax che sto assumendo su consiglio sia del mio curante, sia del neurologo conslutato per episodi di parestesia e capogiri, approfonditi con RM encefalo negative e giudicati legati a somatizzazione dell'ansia).
Mi scuso per essermi così dilungata nel racconto, ma ho voluto fornire qualche informazione in più.
La ringrazio nuovamente per la sua competenza, gentilezza e franchezza e la salute cordialmente.
[#4]
Utente
Grazie di nuovo Dottore per la risposta.
A suo parere quindi potrei smettere di considerarmi una paziente cardiologica e provare a vivere serenamente gli episodi che mi stanno disturbando, imputandoli quindi davvero a problemi digestivi e/o psicologici: extrasistoli, dolori, rallentamenti della fc anche fino a 52 o tachicardie fino a 160, considerandoli quindi non pericolosi o magari "normali", ma verso i quali homagari sviluppato una sensibilità soggettiva ed emotiva che mi portano a viverli male.
So che un parere del genere a distanza e senza avermi visitata di persona non è probabilmente rilasciabile.
Ma, se così fosse davvero, mi leverei un "peso dal cuore"... in ogni senso (salvo ovviamente curare gli altri aspetti).
Grazie ancora e un cordiale saluto.
A suo parere quindi potrei smettere di considerarmi una paziente cardiologica e provare a vivere serenamente gli episodi che mi stanno disturbando, imputandoli quindi davvero a problemi digestivi e/o psicologici: extrasistoli, dolori, rallentamenti della fc anche fino a 52 o tachicardie fino a 160, considerandoli quindi non pericolosi o magari "normali", ma verso i quali homagari sviluppato una sensibilità soggettiva ed emotiva che mi portano a viverli male.
So che un parere del genere a distanza e senza avermi visitata di persona non è probabilmente rilasciabile.
Ma, se così fosse davvero, mi leverei un "peso dal cuore"... in ogni senso (salvo ovviamente curare gli altri aspetti).
Grazie ancora e un cordiale saluto.
[#7]
Utente
Buonasera Dottore,
La disturbo nuovamente per un dubbio relativo a cosa avviene alla frequenza cardiaca durante un’extrasistole.
Mi spiego meglio, oggi, cercando di tenere a bada (come ripromesso) i miei tonfi , ne ho intercettato uno tramite un’app del cellulare.
Immagino non sia uno strumento attendibilissimo, ad ogni modo, proprio in corrispondenza del tonfo , sono state registrate approssimativamente le seguenti frequenze: 60-75-58-105-45, il tutto in pochi secondi. La frequenza si è poi assestata su una media di 65.
Si è trattato di un’extrasistole?
Riporto inoltre che per quasi tutta la giornata ho avvertito queste sensazioni e in più dolori come pugnalate/scosse allo sterno e alla schiena, alcune delle quali così forti da lasciarmi stordita per qualche istante.
Dopo queste scosse mi rimane un dolore tipo indolenzimento al petto.
In corrispondenza di una di queste fitte l’app ha registrato un’irregolarità (due battiti ravvicinati ed il terzo più lontano) pur senza modifiche della frequenza.
continuo a non preoccuparmene?
Mi scuso, so che sono insistente e forse un po’ nevrotica, ma sono sensazioni davvero sgradevolissime.
Grazie di nuovo in anticipo.
La disturbo nuovamente per un dubbio relativo a cosa avviene alla frequenza cardiaca durante un’extrasistole.
Mi spiego meglio, oggi, cercando di tenere a bada (come ripromesso) i miei tonfi , ne ho intercettato uno tramite un’app del cellulare.
Immagino non sia uno strumento attendibilissimo, ad ogni modo, proprio in corrispondenza del tonfo , sono state registrate approssimativamente le seguenti frequenze: 60-75-58-105-45, il tutto in pochi secondi. La frequenza si è poi assestata su una media di 65.
Si è trattato di un’extrasistole?
Riporto inoltre che per quasi tutta la giornata ho avvertito queste sensazioni e in più dolori come pugnalate/scosse allo sterno e alla schiena, alcune delle quali così forti da lasciarmi stordita per qualche istante.
Dopo queste scosse mi rimane un dolore tipo indolenzimento al petto.
In corrispondenza di una di queste fitte l’app ha registrato un’irregolarità (due battiti ravvicinati ed il terzo più lontano) pur senza modifiche della frequenza.
continuo a non preoccuparmene?
Mi scuso, so che sono insistente e forse un po’ nevrotica, ma sono sensazioni davvero sgradevolissime.
Grazie di nuovo in anticipo.
[#9]
Utente
In realtà è proprio perché non mi fido dell’app, ma oggi ho continui dolori e fitte, che ho chiesto il suo parere. Se queste fitte possono essere cardiache oppure no.
La ringrazio però per la franchezza, perché è una conferma che non mi devo fidare di quelle cose e che quello che mi fa star male non mi può nuocere più di un tanto.
Grazie e cordiali saluti
La ringrazio però per la franchezza, perché è una conferma che non mi devo fidare di quelle cose e che quello che mi fa star male non mi può nuocere più di un tanto.
Grazie e cordiali saluti
[#10]
Utente
Egregio Dottore,
Torno sulla sua replica di ieri con un po’ più di lucidità: ieri stavo male ed ero spaventata!
Francamente non ho gradito il tono piccato della sua risposta.
Io non sono un medico, altrimenti non mi troverei a chiedere consulti, ignoro la materia e ovviamente non posso avere a domicilio costosi strumenti medici, nè posso correre in PS ad ogni sintomo che mi spaventa e neppure, ancora, ma non da ultimo, posso trovare uno specialista pronto a visitarmi in tempo reale.
Stavo male, ero a casa, ho usato i mezzi a mia disposizione: cellulare e apparecchio per la misurazione della pressione.
Ora, al netto dell’attendibilità, che, se ha letto bene quel che ho scritto, io ho per prima messo in dubbio, circa lo strumento usato (app nello specifico), io ho esposto anche una serie di sintomi e disturbi. Ed era su questo che era incentrata la mia domanda, così come mi aspettavo dovesse essere incentrato il parere da ricevere.
Ho invece ricevuto una risposta quasi piccata.
Non intendevo certo farmi autodiagnosi.
Ma mi sembra oltremodo scorretto che un paziente debba interpretare la risposta del medico, leggendo tra le righe di una risposta di quattro parole, sgarbata e, mi permetta, non centrata: ripeto non stavo vendendo come un dogma quanto registrato dal telefono (lungi da me e lo avevo specificato!), ma ho esposto sintomi sui quali non ho avuto riscontri.
Credo che un professionista in campo medico, specie se ha scelto come specialità la cardiologia, debba mettere un po’ di CUORE (giustappunto) nel rapportarsi coi pazienti, in una branca dlla medicina così delicata e che terrorizza chiunque, posto che un potenziale problema cardiaco non è certamente un callo al mignolo!
Io ho posto un quesito On line, per avere riscontri in più e sopra le parti circa quanto mi sa accadendo.
Lei rispondendo al mio primo messaggio ha deciso di sua spontanea volontà di darmi supporto e la risposta di ieri è una risposta di pancia che non credo sia accettabile dal codice deontologico di qualsivoglia ordine professionale.
Posso aver posto male la domanda o averla posta in modo stupido e superficiale, ma questo non giustifica il suo tono in risposta.
Sa dottore, ognuno fa il proprio mestiere, e nel campo della consulenza (medica e non), sta al professionista avere il buon senso di spiegare anche quelle per lui sono banalità a chi non ha invece idea di cosa si stia parlando. A questo serve un consulente, diversamente saremmo tutti onniscienti e maestri di noi stessi.
Con questo chiudo anch’io.
Saluti
Torno sulla sua replica di ieri con un po’ più di lucidità: ieri stavo male ed ero spaventata!
Francamente non ho gradito il tono piccato della sua risposta.
Io non sono un medico, altrimenti non mi troverei a chiedere consulti, ignoro la materia e ovviamente non posso avere a domicilio costosi strumenti medici, nè posso correre in PS ad ogni sintomo che mi spaventa e neppure, ancora, ma non da ultimo, posso trovare uno specialista pronto a visitarmi in tempo reale.
Stavo male, ero a casa, ho usato i mezzi a mia disposizione: cellulare e apparecchio per la misurazione della pressione.
Ora, al netto dell’attendibilità, che, se ha letto bene quel che ho scritto, io ho per prima messo in dubbio, circa lo strumento usato (app nello specifico), io ho esposto anche una serie di sintomi e disturbi. Ed era su questo che era incentrata la mia domanda, così come mi aspettavo dovesse essere incentrato il parere da ricevere.
Ho invece ricevuto una risposta quasi piccata.
Non intendevo certo farmi autodiagnosi.
Ma mi sembra oltremodo scorretto che un paziente debba interpretare la risposta del medico, leggendo tra le righe di una risposta di quattro parole, sgarbata e, mi permetta, non centrata: ripeto non stavo vendendo come un dogma quanto registrato dal telefono (lungi da me e lo avevo specificato!), ma ho esposto sintomi sui quali non ho avuto riscontri.
Credo che un professionista in campo medico, specie se ha scelto come specialità la cardiologia, debba mettere un po’ di CUORE (giustappunto) nel rapportarsi coi pazienti, in una branca dlla medicina così delicata e che terrorizza chiunque, posto che un potenziale problema cardiaco non è certamente un callo al mignolo!
Io ho posto un quesito On line, per avere riscontri in più e sopra le parti circa quanto mi sa accadendo.
Lei rispondendo al mio primo messaggio ha deciso di sua spontanea volontà di darmi supporto e la risposta di ieri è una risposta di pancia che non credo sia accettabile dal codice deontologico di qualsivoglia ordine professionale.
Posso aver posto male la domanda o averla posta in modo stupido e superficiale, ma questo non giustifica il suo tono in risposta.
Sa dottore, ognuno fa il proprio mestiere, e nel campo della consulenza (medica e non), sta al professionista avere il buon senso di spiegare anche quelle per lui sono banalità a chi non ha invece idea di cosa si stia parlando. A questo serve un consulente, diversamente saremmo tutti onniscienti e maestri di noi stessi.
Con questo chiudo anch’io.
Saluti
[#11]
Gentile utente,
il mio modo di rispondere non e' "piccato", ma diretto e sincero.
Ho risposto ai suoi molti post in maniera veloce e precisa, invitandola a ragionare , dal momento che il suo Holter e' normale (veda pos N* 5), e nei post precedenti le ho anche spiegato perche' non condividessi l'opinione di chi le han prescritto un farmaco inutile.
Le app NON sono affidabili affatto per la diagnostica delle aritmie, come le ho detto e non fanno altro che aumentare l'ansia di pazienti che gia' ansiosi ed ipocondriaci sono.
Piu' di questo non posso fare.
cordialita'
cecchini
il mio modo di rispondere non e' "piccato", ma diretto e sincero.
Ho risposto ai suoi molti post in maniera veloce e precisa, invitandola a ragionare , dal momento che il suo Holter e' normale (veda pos N* 5), e nei post precedenti le ho anche spiegato perche' non condividessi l'opinione di chi le han prescritto un farmaco inutile.
Le app NON sono affidabili affatto per la diagnostica delle aritmie, come le ho detto e non fanno altro che aumentare l'ansia di pazienti che gia' ansiosi ed ipocondriaci sono.
Piu' di questo non posso fare.
cordialita'
cecchini
[#14]
Utente
Buongiorno Dott. Cecchini,
mi scusi se torno a disturbarla e sarà liberissimo di mandarmi a stendere (questa volta non mi arrabbio, promesso!) se quanto sto per scriverle sembrerà ridondante rispetto a quanto ci siamo già detti, ma confermo che purtroppo continuo a stare poco bene e ad essere preoccupata.
Avverto palpitazioni per quasi l'intera giornata, con battiti accelerati già a riposo, che quindi aumentano parecchio muovendomi anche il minimo (es. camminando per casa). Quando il battito aumenta col movimento avverto anche capogiri e affanno.
Le extrasistoli non mi abbandonano pressochè mai: alcune volte sono così violente che se sto parlando mi mancano fiato e parole e devo fermarmi un attimo a deglutire o tossire. Alcune volte mi sono capitate mentre guidavo e ho davvero temuto il peggio (svenimento, incidente....), tanto che ora ho paura di guidare.
Avverto spesso dolore toracico: molte volte trafittivo o comunque ben localizzato al centro dello sterno e tra le scapole (e da vari consulti letti sul sito mi pare di capire che in tal caso non sia cardiac), altre volte invece il dolore è più diffuso e arriva anche a schiena, clavicola, mento, denti e naso.
Se mi addormento (che sia un pisolino sul divano o il sonno profondo nella notte), non appena mi sveglio ho forti palpitazioni, tanto da non capire quale sia il rapporto causa effetto, se ho le palpitazioni perhcè mi sono svegliata o se sono state le palpitazioni stesse, venute magari nel sonno, a svegliarmi.
Altre volte ancora, oltre ad avvertire palpitazioni e/o extrasistoli, mi sento anche debolissima e stordita, quasi fossi leggermente sbronza. E in alcuni casi (accaduto giusto ieri) oltre a questo senso di stordimento, avverto anche rigidità/parestesie al lato sinistro del corpo. In alcuni casi mi pare addirittura di trascinarmi il piede sinistro o di faticare a parlare o a scrivere (sono mancina). Preciso al riguardo che questi sintomi (parestesie) sono già stati indagati con RM e visita neurologica, con esiti negativi (il neuorolo mi ha prescritto lo Xanax che però non sempre funziona).
Infine (per così dire...), in rare occasioni, mi pare di sentire il battito lentissimo (misurato con apparecchio PA, anche a 52 battiti) ed in tali casi ho come l'impressione di spegnermi ed avverto una strana sensazione al petto, come un'implosione.
Cerco davvero di essere razionale, e non so se ormai sto sviluppando un'ossessione (e ne sarei forse sollevata: sarebbe in ogni caso da curare e anche velocemente, ma non mi può uccidere), ma continuo a star male e quindi continuo ad avere il timore di avere effettuato holter, ecg e prova da sforzo sempre in momenti buoni, nei quali non avvertivo fastidi (basti pensare che a riposo mi capita a volte di avere anche 90 battiti, mentre appena prima della prova da sforzo, già posizionata sulla ciclette, già collegata all'ecg e parlando con il cardiologo, i batti a riposo erano 62).
Non riesco a togliermi dalla testa il tarlo dell'affermazione del suo collega che, pure a fronte degli esiti positivi già riportati nel mio primo post, ha ritenuto possibile che io soffra di episodi di FA. E la cosa, francamente, mi terrorizza.
Tra l'altro lo stesso medico mi ha detto che gli episodi di bradicardia che mi capitano ogni tanto possono essere giustificati da una serie di extrasistoli che altera la misurazione: ma il battito lento quando mi capita, dura anche un'ora o più: è possibile avere extrasistoli continuative per così tanto tempo?
Mi scusi davvero se torno ad abusare del suo tempo, ma ho bisogno della sua competenza, esperienza e franchezza per capire se i sintomi sopra descritti necessitino di ulteriori approfondimenti: ripetere la prova da sforzo e l'holter, ad esempio. Oppure ancora se esiste qualche accertamento che non ho ancora fatto ma che potrebbe esssere utile.
(Domani faro la gastroscopia per capire se può essere gastrite/ernia iatale).
Ho anche pensato che possa trattarsi di un problema ormonale, che possano essere le prime avvisaglie dell'arrivo della menopausa (per quanto il ciclo sia ancora perfettamente regolare), ma il mio curante lo ha ritenuto improbabile e non mi ha prescritto le analisi.
La ringrazio in anticipo e la saluto cordialmente.
mi scusi se torno a disturbarla e sarà liberissimo di mandarmi a stendere (questa volta non mi arrabbio, promesso!) se quanto sto per scriverle sembrerà ridondante rispetto a quanto ci siamo già detti, ma confermo che purtroppo continuo a stare poco bene e ad essere preoccupata.
Avverto palpitazioni per quasi l'intera giornata, con battiti accelerati già a riposo, che quindi aumentano parecchio muovendomi anche il minimo (es. camminando per casa). Quando il battito aumenta col movimento avverto anche capogiri e affanno.
Le extrasistoli non mi abbandonano pressochè mai: alcune volte sono così violente che se sto parlando mi mancano fiato e parole e devo fermarmi un attimo a deglutire o tossire. Alcune volte mi sono capitate mentre guidavo e ho davvero temuto il peggio (svenimento, incidente....), tanto che ora ho paura di guidare.
Avverto spesso dolore toracico: molte volte trafittivo o comunque ben localizzato al centro dello sterno e tra le scapole (e da vari consulti letti sul sito mi pare di capire che in tal caso non sia cardiac), altre volte invece il dolore è più diffuso e arriva anche a schiena, clavicola, mento, denti e naso.
Se mi addormento (che sia un pisolino sul divano o il sonno profondo nella notte), non appena mi sveglio ho forti palpitazioni, tanto da non capire quale sia il rapporto causa effetto, se ho le palpitazioni perhcè mi sono svegliata o se sono state le palpitazioni stesse, venute magari nel sonno, a svegliarmi.
Altre volte ancora, oltre ad avvertire palpitazioni e/o extrasistoli, mi sento anche debolissima e stordita, quasi fossi leggermente sbronza. E in alcuni casi (accaduto giusto ieri) oltre a questo senso di stordimento, avverto anche rigidità/parestesie al lato sinistro del corpo. In alcuni casi mi pare addirittura di trascinarmi il piede sinistro o di faticare a parlare o a scrivere (sono mancina). Preciso al riguardo che questi sintomi (parestesie) sono già stati indagati con RM e visita neurologica, con esiti negativi (il neuorolo mi ha prescritto lo Xanax che però non sempre funziona).
Infine (per così dire...), in rare occasioni, mi pare di sentire il battito lentissimo (misurato con apparecchio PA, anche a 52 battiti) ed in tali casi ho come l'impressione di spegnermi ed avverto una strana sensazione al petto, come un'implosione.
Cerco davvero di essere razionale, e non so se ormai sto sviluppando un'ossessione (e ne sarei forse sollevata: sarebbe in ogni caso da curare e anche velocemente, ma non mi può uccidere), ma continuo a star male e quindi continuo ad avere il timore di avere effettuato holter, ecg e prova da sforzo sempre in momenti buoni, nei quali non avvertivo fastidi (basti pensare che a riposo mi capita a volte di avere anche 90 battiti, mentre appena prima della prova da sforzo, già posizionata sulla ciclette, già collegata all'ecg e parlando con il cardiologo, i batti a riposo erano 62).
Non riesco a togliermi dalla testa il tarlo dell'affermazione del suo collega che, pure a fronte degli esiti positivi già riportati nel mio primo post, ha ritenuto possibile che io soffra di episodi di FA. E la cosa, francamente, mi terrorizza.
Tra l'altro lo stesso medico mi ha detto che gli episodi di bradicardia che mi capitano ogni tanto possono essere giustificati da una serie di extrasistoli che altera la misurazione: ma il battito lento quando mi capita, dura anche un'ora o più: è possibile avere extrasistoli continuative per così tanto tempo?
Mi scusi davvero se torno ad abusare del suo tempo, ma ho bisogno della sua competenza, esperienza e franchezza per capire se i sintomi sopra descritti necessitino di ulteriori approfondimenti: ripetere la prova da sforzo e l'holter, ad esempio. Oppure ancora se esiste qualche accertamento che non ho ancora fatto ma che potrebbe esssere utile.
(Domani faro la gastroscopia per capire se può essere gastrite/ernia iatale).
Ho anche pensato che possa trattarsi di un problema ormonale, che possano essere le prime avvisaglie dell'arrivo della menopausa (per quanto il ciclo sia ancora perfettamente regolare), ma il mio curante lo ha ritenuto improbabile e non mi ha prescritto le analisi.
La ringrazio in anticipo e la saluto cordialmente.
[#16]
Utente
Grazie Dottore,
lo so, ha ragione, anche perchè continui accertamenti probabilmente contribuiscono ad alimentare la mia ansia.
Già però il fatto che lei non lo ritenga necessario, ma lo consiglia giusto per star tranquilla, mi tranquilliza di per sè.
Mi prenderò magari ancora qualche giorno, per provare davvero ad essere più razionale, e poi magari ripeterò davvero l'esame.
La tengo aggiornata in caso ci fossero risultati divergenti dai precedenti.
Grazie ancora e buona giornata.
lo so, ha ragione, anche perchè continui accertamenti probabilmente contribuiscono ad alimentare la mia ansia.
Già però il fatto che lei non lo ritenga necessario, ma lo consiglia giusto per star tranquilla, mi tranquilliza di per sè.
Mi prenderò magari ancora qualche giorno, per provare davvero ad essere più razionale, e poi magari ripeterò davvero l'esame.
La tengo aggiornata in caso ci fossero risultati divergenti dai precedenti.
Grazie ancora e buona giornata.
[#17]
Utente
Buongiorno Dottore,
torno a disturbarla, poichè, come anticipato, ieri ho fatto la gastroscopia, dalla quale è emersa:
1. "presenza di ernia iatale di modeste dimensioni (2 cm circa) senza significativi segni di esofagite peptica".
2. "duodeno lievemente arrossato come da iniziale duodenite bulbare, ma senza ulcere duodenali".
Il medico che mi ha effettuato l'analisi ritiene poco probabile che un'ernia iatale così piccola possa provocarmi i fastidi (simil) cardiaci che lamento, ma di parlarne in ogni caso col cardiologo.
In attesa di essere ricevuta dal cardiologo, posso chiederle un'anticipazione?
Concorda sul fatto che un'ernia iatale di 2 cm non possa essere causa dei sintomi/fastidi/malesseri che avverto?
Grazie ancora una volta
cordiali saluti
torno a disturbarla, poichè, come anticipato, ieri ho fatto la gastroscopia, dalla quale è emersa:
1. "presenza di ernia iatale di modeste dimensioni (2 cm circa) senza significativi segni di esofagite peptica".
2. "duodeno lievemente arrossato come da iniziale duodenite bulbare, ma senza ulcere duodenali".
Il medico che mi ha effettuato l'analisi ritiene poco probabile che un'ernia iatale così piccola possa provocarmi i fastidi (simil) cardiaci che lamento, ma di parlarne in ogni caso col cardiologo.
In attesa di essere ricevuta dal cardiologo, posso chiederle un'anticipazione?
Concorda sul fatto che un'ernia iatale di 2 cm non possa essere causa dei sintomi/fastidi/malesseri che avverto?
Grazie ancora una volta
cordiali saluti
[#20]
Utente
Buongiorno Dottore,
torno a tediarla perchè questa notte forti palpitazioni non mi hanno lasciata dormire.
Ho provato a sentirmi il polso, lo sentivo accelerato credo attorno ai 95-100 battiti, ma soprattutto mi sembrava aritmico (con accelerazioni e vuoti).
Per star tranquilla questa mattina sono andata, mio malgrado in PS: fatti due ecg e due prelievi a distanza di tempo, mi hanno monitorata qualche ora tramite telemetria e alla fine mi hanno dimessa attribuendo l'accaduto ad uno stato ansioso.
Direi che conferma quanto ci siamo già detti più sopra.
Le scrivo però perchè, guardando poi la lettera di dimissioni ho visto che il valore di D Dimero è di 634, rispetto ad un massimo di 500, tanto che in corrispondenza del valore è anche riportata la lettera H.
Può essere non preoccupante e da non indagare il D-Dimero a 634?
Grazie in anticipo
Un cordiale saluto
torno a tediarla perchè questa notte forti palpitazioni non mi hanno lasciata dormire.
Ho provato a sentirmi il polso, lo sentivo accelerato credo attorno ai 95-100 battiti, ma soprattutto mi sembrava aritmico (con accelerazioni e vuoti).
Per star tranquilla questa mattina sono andata, mio malgrado in PS: fatti due ecg e due prelievi a distanza di tempo, mi hanno monitorata qualche ora tramite telemetria e alla fine mi hanno dimessa attribuendo l'accaduto ad uno stato ansioso.
Direi che conferma quanto ci siamo già detti più sopra.
Le scrivo però perchè, guardando poi la lettera di dimissioni ho visto che il valore di D Dimero è di 634, rispetto ad un massimo di 500, tanto che in corrispondenza del valore è anche riportata la lettera H.
Può essere non preoccupante e da non indagare il D-Dimero a 634?
Grazie in anticipo
Un cordiale saluto
[#22]
Utente
Grazie Dottore per il veloce riscontro e della rassicurazione.
Lo so, ha ragione per quanto riguarda l'accesso in PS, ma a volte la paura fa sragionare e alla fine di tutto, alla luce degli esiti, mi sono scusata con la dottoressa che mi ha dimessa.
... questo è il post n. 22: le prometto che farò in modo che il numero 23 sarà per gli auguri di buone feste e niente altro....
Grazie ancora e buona serata
Lo so, ha ragione per quanto riguarda l'accesso in PS, ma a volte la paura fa sragionare e alla fine di tutto, alla luce degli esiti, mi sono scusata con la dottoressa che mi ha dimessa.
... questo è il post n. 22: le prometto che farò in modo che il numero 23 sarà per gli auguri di buone feste e niente altro....
Grazie ancora e buona serata
[#24]
Utente
Buongiorno Dottor Cecchini,
torno a disturbarla per raccontarle cosa mi sta succedendo da ieri sera.
Premetto che alla luce degli esami tutti negativi, sto assumendo integratori di ferro (sono lievemente anemica in base alle ultime analisi fatte), di potassio e magnesio, e sto continuando con esomegrazolo e gaviscon per la piccola ernia iatale.
Sto anche cercando di diminuire lo Xanax e da una settimana l'ho ridotto ad una sola assunzione da 0.25 mg al giorno (in genere nel tardo pomeriggio quando sento che la giornata lavorativa inizia a pesare e per poter arrivare serena a casa in serata), sostituendo quello del mattino con biancospino (che nella peggiore delle ipotesi non mi fa nulla....).
Venendo a quanto mi sta succedendo da ieri sera: mi sento i battiti molto lenti (ieri sera misurati con l'apparecchio per la pressione, erano intorno a 55-56), con frequenti extrasistoli, mi sento debole e vagamente confusa, ho dolore/fastidio al centro del petto, leggero torpore vicino alla parte sinistra della bocca e orecchio sinistro pulsante e caldo.
Ieri e l'altro ieri ho avuto anche forte mal di stomaco (non nausea, ma dolore pungente, attenuato con bevande calde).
Lei cosa ne pensa?
Ansia?
Problemi digestivi?
O ritiene sia il caso che rifaccia una visita cardiologica?
La ringrazio di nuovo in anticipo e la saluto cordialmente
torno a disturbarla per raccontarle cosa mi sta succedendo da ieri sera.
Premetto che alla luce degli esami tutti negativi, sto assumendo integratori di ferro (sono lievemente anemica in base alle ultime analisi fatte), di potassio e magnesio, e sto continuando con esomegrazolo e gaviscon per la piccola ernia iatale.
Sto anche cercando di diminuire lo Xanax e da una settimana l'ho ridotto ad una sola assunzione da 0.25 mg al giorno (in genere nel tardo pomeriggio quando sento che la giornata lavorativa inizia a pesare e per poter arrivare serena a casa in serata), sostituendo quello del mattino con biancospino (che nella peggiore delle ipotesi non mi fa nulla....).
Venendo a quanto mi sta succedendo da ieri sera: mi sento i battiti molto lenti (ieri sera misurati con l'apparecchio per la pressione, erano intorno a 55-56), con frequenti extrasistoli, mi sento debole e vagamente confusa, ho dolore/fastidio al centro del petto, leggero torpore vicino alla parte sinistra della bocca e orecchio sinistro pulsante e caldo.
Ieri e l'altro ieri ho avuto anche forte mal di stomaco (non nausea, ma dolore pungente, attenuato con bevande calde).
Lei cosa ne pensa?
Ansia?
Problemi digestivi?
O ritiene sia il caso che rifaccia una visita cardiologica?
La ringrazio di nuovo in anticipo e la saluto cordialmente
[#25]
Non vedo motivo di preoccupazione.
Tenga conto che sei lei misura i suoi battitit al polso o con un apparecchio per la pressione per motivi difficili da spiegare la frequenza risulta piuì' bassa im presenza di extrasistoli.
In ogni caso sono valori del tutto normali
arrivederci
Tenga conto che sei lei misura i suoi battitit al polso o con un apparecchio per la pressione per motivi difficili da spiegare la frequenza risulta piuì' bassa im presenza di extrasistoli.
In ogni caso sono valori del tutto normali
arrivederci
[#28]
Utente
Buongiorno Dott. Cecchini,
torno a disturbarla con gli ultimi sviluppi della mia situazione.
Come ci eravamo detti, ho ripetuto l'holter (questa volta a 12 derivazioni), per 3 giorni.
Esito:
FC media 79 bpm
FC minia 59 bpm (ore 04.50, dormivo)
FC max 137 (14.10, dopo scale e camminata veloce).
AFIB 0
Eventi ventricolari: VEB 1
Eventi sopraventricolari e di conduzione: SVEB 32, SVS 1
Conlculsioni:
Holter 12 derivazioni registrazione durata 67.5 ore.
Ritmo sinusale.
Non pause e/o bradicardie significative.
Alcuni BESV monomorfi anche in sequenza (max 3 battiti).
Non aritmie complesse.
Alcune fasi di anomalie della ripolarizzazione ventricolare in sede antero laterale (dubbio sottoslivellamento del tratto ST).
In corrispondenza della sintomatologia lamentata dal paziente nel diario allegato (dolore sterno e scapola sx, intorpidimento gamba sx, capogiri, fitte sterno e fastidio mano sx) non aritimie significative registrate.
COMMENTI DEL CARDIOLOGO:
Prima di vedere l’holter mi aveva detto che mi avrebbe prescritto flecainide (ALMARYTM), dopo aver visto l’Holter, mi ha detto che non serve l’anti aritmico e di proseguire solo con magnesio, ferro e attività fisica.
Riguardo al sottoslivellamento del tratto ST (cosa che mi ha preoccupata!), gli ho segnalato che anomalie di questo tipo ( alterazioni aspecifiche della ripolarizzazione ventricolare o onde T invertire in alcune derivazioni) mi erano state riscontrate anche in alcuni casi in pronto soccorso ed in queste occasioni gli enzimi erano sempre risultati negativi.
Il cardiologo ha ritenuto la cosa non sia significativa, ma segno di giovinezza o tipico del genere femminile o, ancora, che l’anomalia possa essere dovuta ad errato posizionamento degli elettrodi.
(Dall’ECG fatto da lui non era risultato nulla di anomalo).
Per maggiore tranquillità ho ripetuto la prova da sforzo, dalla quale non è risultato nulla di significativo.
Anche in questa occasione è emerso un sottoslivellamento del tratto ST che però la dottoressa che mi ha eseguito l'esame ha ritenuto "aspecifico", concludendo sulla negatività della prova.
TUTTAVIA, CONTINUO AD AVERE DOLORI ALLO STERNO, PRINCIPALMENTE LOCALIZZATI AL CENTRO, CHE SPESSO TROVA CORRISPONDENZA TRA LE SCAPOLE, A VOLTE SI IRRADIA A CLAVICOLA E MENTO.
IN ALCUNI CASI SENTO COME UNA STRETTA ATTORNO AL SENO SINISTRO (COME UN REGGISENO TROPPO STRETTO).
INOLTRE MI CAPITA SPESSO DI AVVERTIRE DEBOLEZZA (TIPO CALO DI ZUCCHERI, MA NON MIGLIORA MANGIANDO), NODO IN GOLA E CUORE CHE BATTE LENTO (SEPPUR SENZA BRADICARDIA VERA E PROPRIA - ATTORNO AI 60 BPM, RARAMENTE ARRIVA A 55) E COME AFFATICATO, CON DIVERSE EXTRASISTOLI, SENSO DI STORDIMENTO E BREVI CAPOGIRI.
Il cardilogo per tranquillità mi farà fare anche scintigrafia miocardica da sforzo e a riposo.
LE CHIEDO: I SINTOMI EVIDENZIATI SONO PREOCCUPANTI DA UN PUNTO DI VISTA CARDIOLOGICO?
O POSSONO ESSERE IMPUTABILI AD ALTRI FATTORI: POSTURA (HO SPESSO DOLORE ALLA SPALLA SINISTRA)? CARENZE VITAMINICHE (HO PRESO PER MESI IPP)?
CHIEDO SCUSA PER IL CARATTERE MAIUSCOLO, MA E' PER METTERE IN EVIDENZA IL QUESITO E I SINTOMI RISPETTO AI REFERTI DELLE ANALISI.
GRAZIE DI NUOVO
torno a disturbarla con gli ultimi sviluppi della mia situazione.
Come ci eravamo detti, ho ripetuto l'holter (questa volta a 12 derivazioni), per 3 giorni.
Esito:
FC media 79 bpm
FC minia 59 bpm (ore 04.50, dormivo)
FC max 137 (14.10, dopo scale e camminata veloce).
AFIB 0
Eventi ventricolari: VEB 1
Eventi sopraventricolari e di conduzione: SVEB 32, SVS 1
Conlculsioni:
Holter 12 derivazioni registrazione durata 67.5 ore.
Ritmo sinusale.
Non pause e/o bradicardie significative.
Alcuni BESV monomorfi anche in sequenza (max 3 battiti).
Non aritmie complesse.
Alcune fasi di anomalie della ripolarizzazione ventricolare in sede antero laterale (dubbio sottoslivellamento del tratto ST).
In corrispondenza della sintomatologia lamentata dal paziente nel diario allegato (dolore sterno e scapola sx, intorpidimento gamba sx, capogiri, fitte sterno e fastidio mano sx) non aritimie significative registrate.
COMMENTI DEL CARDIOLOGO:
Prima di vedere l’holter mi aveva detto che mi avrebbe prescritto flecainide (ALMARYTM), dopo aver visto l’Holter, mi ha detto che non serve l’anti aritmico e di proseguire solo con magnesio, ferro e attività fisica.
Riguardo al sottoslivellamento del tratto ST (cosa che mi ha preoccupata!), gli ho segnalato che anomalie di questo tipo ( alterazioni aspecifiche della ripolarizzazione ventricolare o onde T invertire in alcune derivazioni) mi erano state riscontrate anche in alcuni casi in pronto soccorso ed in queste occasioni gli enzimi erano sempre risultati negativi.
Il cardiologo ha ritenuto la cosa non sia significativa, ma segno di giovinezza o tipico del genere femminile o, ancora, che l’anomalia possa essere dovuta ad errato posizionamento degli elettrodi.
(Dall’ECG fatto da lui non era risultato nulla di anomalo).
Per maggiore tranquillità ho ripetuto la prova da sforzo, dalla quale non è risultato nulla di significativo.
Anche in questa occasione è emerso un sottoslivellamento del tratto ST che però la dottoressa che mi ha eseguito l'esame ha ritenuto "aspecifico", concludendo sulla negatività della prova.
TUTTAVIA, CONTINUO AD AVERE DOLORI ALLO STERNO, PRINCIPALMENTE LOCALIZZATI AL CENTRO, CHE SPESSO TROVA CORRISPONDENZA TRA LE SCAPOLE, A VOLTE SI IRRADIA A CLAVICOLA E MENTO.
IN ALCUNI CASI SENTO COME UNA STRETTA ATTORNO AL SENO SINISTRO (COME UN REGGISENO TROPPO STRETTO).
INOLTRE MI CAPITA SPESSO DI AVVERTIRE DEBOLEZZA (TIPO CALO DI ZUCCHERI, MA NON MIGLIORA MANGIANDO), NODO IN GOLA E CUORE CHE BATTE LENTO (SEPPUR SENZA BRADICARDIA VERA E PROPRIA - ATTORNO AI 60 BPM, RARAMENTE ARRIVA A 55) E COME AFFATICATO, CON DIVERSE EXTRASISTOLI, SENSO DI STORDIMENTO E BREVI CAPOGIRI.
Il cardilogo per tranquillità mi farà fare anche scintigrafia miocardica da sforzo e a riposo.
LE CHIEDO: I SINTOMI EVIDENZIATI SONO PREOCCUPANTI DA UN PUNTO DI VISTA CARDIOLOGICO?
O POSSONO ESSERE IMPUTABILI AD ALTRI FATTORI: POSTURA (HO SPESSO DOLORE ALLA SPALLA SINISTRA)? CARENZE VITAMINICHE (HO PRESO PER MESI IPP)?
CHIEDO SCUSA PER IL CARATTERE MAIUSCOLO, MA E' PER METTERE IN EVIDENZA IL QUESITO E I SINTOMI RISPETTO AI REFERTI DELLE ANALISI.
GRAZIE DI NUOVO
[#29]
Gentile Signora,
vuole un giudizio spassionato?
Lei non ha assolutamnente neinet di cardiaco.
A paerte la tortura dei 3 giorni di Holter (mai prescritti in vita mia...) faccia pure la scintigrafia come le hanno comnsigliato.
Ma si rassereni
Cecchini
vuole un giudizio spassionato?
Lei non ha assolutamnente neinet di cardiaco.
A paerte la tortura dei 3 giorni di Holter (mai prescritti in vita mia...) faccia pure la scintigrafia come le hanno comnsigliato.
Ma si rassereni
Cecchini
[#30]
Utente
Caro Dottore, grazie mille per la veloce e rassicurante risposta.
Spero davvero di poter chiudere il cerchio ed il capitolo con la scintigrafia.
Ormai mi sto sottoponendo veramente a continue torture: confermo che 3 giorni di Holter sono stati abbastanza fastidiosi....
Grazie ancora e buona giornata.
Spero davvero di poter chiudere il cerchio ed il capitolo con la scintigrafia.
Ormai mi sto sottoponendo veramente a continue torture: confermo che 3 giorni di Holter sono stati abbastanza fastidiosi....
Grazie ancora e buona giornata.
[#31]
Utente
Buongiorno Dott. Cecchini,
sono nuovamente ad invocare il suo aiuto a distanza a seguito degli ultimi accertamenti fatti.
Ho eseguito la scintigrafia miocardica da sforzo e a riposo ed è andato tutto bene: referto negativo.
Nel frattempo ho anche finalmente eseguito l'ecocardio trans esofageo per verificare la presenza di FOP, e, purtroppo, è stata confermata.
Dal referto risulta shunt e "significativo passaggio di bolle durante la manovra di Valsalva".
Putroppo non sono state indicate le dimensioni.
Ho sentito il mio cardiologo, passerò da lui nei prossimi giorni, nel frattempo mi ha consigliato di ripetere l'RM encefalo (già fatta circa un anno fa, dalla quale non era risultato nulla), dicendo che se risulterà di nuovo negativa, non sarà necessario operarmi.
Leggendo altri consulti sul sito, ho visto che spesso Lei ha risposto consigliando invece l'intervento, anche in assenza di già accertate ischemie.
Ho letto anche che sono sconsigliati sforzi come attività sportive o defecazioni difficoltose.
Mi chiedo:
- davvero anche se non risultano ischemie non serve operare?
- devo stare attenta agli episodi di stitichezza che spesso mi si presentano?
- posso viaggiare in aereo?
- posso fare sport, sia aerobici come bici ellittica, bicicletta, sia allenamento con pesetti (3-5 kg), addomimali, ecc?
- posso continuare ad andare in alta montagna e fare trekking (anche su salite impegnative)?
Mi scusi per le tante domande... ma mi stavo davvero tranquillizzando, tra gli esami che stavano andando bene e le risposte sia Sue sia del mio cardiologo.... ora questa è stata davvero una doccia fredda....
La ringrazio in anticipo per il tempo che mi dedicherà.
Buona giornata
sono nuovamente ad invocare il suo aiuto a distanza a seguito degli ultimi accertamenti fatti.
Ho eseguito la scintigrafia miocardica da sforzo e a riposo ed è andato tutto bene: referto negativo.
Nel frattempo ho anche finalmente eseguito l'ecocardio trans esofageo per verificare la presenza di FOP, e, purtroppo, è stata confermata.
Dal referto risulta shunt e "significativo passaggio di bolle durante la manovra di Valsalva".
Putroppo non sono state indicate le dimensioni.
Ho sentito il mio cardiologo, passerò da lui nei prossimi giorni, nel frattempo mi ha consigliato di ripetere l'RM encefalo (già fatta circa un anno fa, dalla quale non era risultato nulla), dicendo che se risulterà di nuovo negativa, non sarà necessario operarmi.
Leggendo altri consulti sul sito, ho visto che spesso Lei ha risposto consigliando invece l'intervento, anche in assenza di già accertate ischemie.
Ho letto anche che sono sconsigliati sforzi come attività sportive o defecazioni difficoltose.
Mi chiedo:
- davvero anche se non risultano ischemie non serve operare?
- devo stare attenta agli episodi di stitichezza che spesso mi si presentano?
- posso viaggiare in aereo?
- posso fare sport, sia aerobici come bici ellittica, bicicletta, sia allenamento con pesetti (3-5 kg), addomimali, ecc?
- posso continuare ad andare in alta montagna e fare trekking (anche su salite impegnative)?
Mi scusi per le tante domande... ma mi stavo davvero tranquillizzando, tra gli esami che stavano andando bene e le risposte sia Sue sia del mio cardiologo.... ora questa è stata davvero una doccia fredda....
La ringrazio in anticipo per il tempo che mi dedicherà.
Buona giornata
[#33]
Utente
Grazie Dottore, io sono d'accordo con lei... vivere con l'idea di poter avere un'ischemia presto o tardi, non mi sembra proprio il modo migliore per vivere... e nemmeno in prospettiva dopo l'eventuale ischemia.
Nel mentre, devo davvero stare attenta a sforzi di ogni genere: defecazione, leggera attività sportiva, trekking in alta montagna?
Grazie tante di nuovo
Nel mentre, devo davvero stare attenta a sforzi di ogni genere: defecazione, leggera attività sportiva, trekking in alta montagna?
Grazie tante di nuovo
[#35]
Utente
Grazie dottore, in realtà tutti minimizzano, ma ripeto che io concordo con lei, per quanto la cosa spaventi, ma mi spaventa ancor più l'idea del rischio ischemia.
Immaginando però che I tempi non siano brevissimi, mi consiglia di astenermi da sforzi quali sport (ripeto, blanda attività aerobica ed esercizi tonificanti del tipo "gambe -addominali-glutei? O ancora trekking in montagna in salita?
Grazie mille
Immaginando però che I tempi non siano brevissimi, mi consiglia di astenermi da sforzi quali sport (ripeto, blanda attività aerobica ed esercizi tonificanti del tipo "gambe -addominali-glutei? O ancora trekking in montagna in salita?
Grazie mille
[#41]
Utente
Caro Dott. Cecchini,
Torno a disturbarla per dirle che intanto qui le mie visite per il FOP riscontrato si sono fermate visto che, causa Coronavirus, alcuni servizi sono al momento sospesi nella mia zona.
La domanda che ho questa volta però è la seguente: sto ancora uscendo da una brutta influenza, che mi ha lasciato una tosse molto forte e persistente.
Contemporaneamente mi sono tornate frequenti e fastidiose le extrasistoli che ormai avvertivo solo raramente.
Può essere a causa della tosse questo ritorno delle extrasistoli?
Se si, rimangono comunque innocue o mi devo in qualche modo preoccupare? (Non so magari perché il cuore risulta affaticato a causa della tosse).
Grazie mille ancora
Un caro saluto
Torno a disturbarla per dirle che intanto qui le mie visite per il FOP riscontrato si sono fermate visto che, causa Coronavirus, alcuni servizi sono al momento sospesi nella mia zona.
La domanda che ho questa volta però è la seguente: sto ancora uscendo da una brutta influenza, che mi ha lasciato una tosse molto forte e persistente.
Contemporaneamente mi sono tornate frequenti e fastidiose le extrasistoli che ormai avvertivo solo raramente.
Può essere a causa della tosse questo ritorno delle extrasistoli?
Se si, rimangono comunque innocue o mi devo in qualche modo preoccupare? (Non so magari perché il cuore risulta affaticato a causa della tosse).
Grazie mille ancora
Un caro saluto
Questo consulto ha ricevuto 43 risposte e 11.1k visite dal 11/11/2019.
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