Pericardite idiopatica

Buongiorno, circa un mese fa mi è stata diagnosticata una pericardite acuta idiopatica a seguito di una visita ecocardiografica che mostrava versamento di circa 0, 9 mm nel contesto di un quadro clinico caratterizzato da dolore sternale e retrosternale ad andamento peggiorativo da circa metà agosto, sfregamento pericardico e indici di flogosi alti (PCR 100, VES 70).
Gli esami segnalavano anche un’anemia con sideremia bassa e ferritina alta, fibrinogeno alto, procalcitonina nei limiti.

Dopo un ricovero di 3 giorni in cui ho iniziato la terapia (brufen 600 x 3, colchicina 0, 5 die e pantorc 40 mg) e in cui ANA ed ENA sono risultati negativi e la ricerca degli anticorpi per virus e batteri poco indicativa, ho eseguito una visita di controllo a circa 15 gg che mostrava un miglioramento degli indici flogistici (25 PCR, 30 VES), dell’anemia e del versamento (minimo scollamento apicale) nell’ambito di un dolore che era scomparso.

Una settimana fa ho eseguito un’ulteriore vissuta di controllo: anemia quasi risolta, PCR 15, VES 12, ecocuore nella norma.
A partire dal 9 ottobre ho iniziato, su consiglio del cardiologo, a scalare il brufen di 200 mg ogni 7 gg fino a sospensione ipotetica di metà dicembre.
Mi è stato detto di continuità con la colchicina 0, 5 mg fino a dicembre.

Purtroppo da qualche giorno sento di nuovo dolori a livello sternale, percepiti come superficiali, non tali da pregiudicare il sonno e acuiti dalla pressione digitale dello sterno in alcuni punti ma comunque bastevoli a destare ansia.

Mi chiedo: è possibile che 200 mg in meno nel giro di una settimana abbiamo avuto quest’effetto? Significa che la pericardite non è responsiva e si deve valutare il cortisone?
È da circa un mese che sto a riposo, ho cominciato da poco a fare delle passeggiate molto tranquille.

Saluti
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.5k 3.7k
In realta sei i dolori aumentano con la digitopressione non sono certo da pericardite
esegua un controllo eco per tranquillizzarsi, ma la riduzione degli indici di flogosi è tranquillizzante

arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso