Infarto
Gentili dottori, mio padre, 92 anni (portati benissimo fino a prima dell'evento), circa un mese ha avuto un infarto STEMI anteriore. Non è stato possibile, per i medici che lo hanno preso in cura all'UTIC di Frosinone, procedere alla coronarografia per via della creatinina alta e si è optato per la cura farmacologica. Ora è tornato a casa, inizia a camminare lentamente, ma abbiamo un problema circa una medicina che assume. La cura è questa: al mattino il gastroprotettore, poi ore 8 Ranexa da 375, dopo pranzo il Duoplavin, la sera alle 20 altra compressa di Ranexa 375, ore 21 Torvast da 40. Ormai ci è e gli è chiaro che il RANEXA gli fa male, con un senso terribile di capogiri, malessere generale e altro. Se lo sospende sta bene, accusando solo una leggere fame d'aria.
Ora la mia domanda è questa: sospendere il Ranexa comporta dei rischi? La cura secondo voi va bene? E' possibile sostituire il Ranexa con altro farmaco?
Grazie in anticipo e chiedo scusa per il disturbo.
Ora la mia domanda è questa: sospendere il Ranexa comporta dei rischi? La cura secondo voi va bene? E' possibile sostituire il Ranexa con altro farmaco?
Grazie in anticipo e chiedo scusa per il disturbo.
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Dr. Maurizio Cecchini
Cardiologo
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il Ranexa , peraltro eccellente farmaco, non è certo il farmaco di scelta nell infarto l specie nel recente.
mancano in terapia i beta bloccanti, anche a piccole dosi, ed un antialdosteronico ( che può essere somministrato o meno a seconda della creatinina) ed i nitrati
fondamentale è che il paziente beva almeno 1,5 litri di acqua al di
arrivederci
mancano in terapia i beta bloccanti, anche a piccole dosi, ed un antialdosteronico ( che può essere somministrato o meno a seconda della creatinina) ed i nitrati
fondamentale è che il paziente beva almeno 1,5 litri di acqua al di
arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.4k visite dal 28/09/2019.
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