Parere su referto tac coronarica

Dopo un intervento per tre by pass coronarici effettuato nel 1998, mi è stato suggerito, durante degli esami di routine, di fare una tac coronarica per controllare, dopo 21 anni, lo stato delle arterie.
Avevo messo in conto di fare un po' di manutenzione, ma dal referto che mi è arrivato ora, sembra che la situazione sia un po' più critica, -
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Le allego il referto completo:
MdC: 90 ml (Iomeron 400) a 4. 5 ml/sec. Monitoraggio ECG prospettico per la riduzione della dose radiante. Informazioni cliniche e quesito diagnostico: Valutazione albero coronarico in paziente noto per pregresso cava già nel 1998 (RIMA su IVA, LIMA su RI, arteria radiale su CD).
Nel giugno 2012 eseguiva CARTO3. Con esito Efficace.
Da marzo 2019 ha eseguito test da sforzo massimale negativo per ischemia inducibile da sforzo. Agosto 2019 accesso in PS per dolore retrosternale irradiato al giugulo con sudorazione fredda.

Esame TC eseguito con protocolli di acquisizione ed elaborazione per lo studio elettivo del circolo coronarico.
CORONARIE
Dominanza destra Coronaria sinistra
TC indenne da stenosi critiche.
IVA diffusamente ateromasica, con multiple stenosi critiche, note.
CX indenne da stenosi critiche in sede prossimale e media; diffusamente ateromasica, con placche calcifiche eccentriche al tratto medio condizionanti stenosi di circa il 50%. Non valutabile il tratto distale del vaso per artefatti da movimento cardiaco.
RI ateromasico, occluso.
Coronaria destra
diffusamente ateromasica, con placche calcifiche eccentriche distali condizionanti stenosi ai limiti della criticità (70%).
Rivascolarizzazione chirurgica
Amid=>IVA regolare l’anastomosi al tratto medio, bypass pervio con buon run-off a valle.
Amis=>RI occlusa all'origine.
Art. Rad. >CD occlusa all'origine.
CONCLUSIONI
Pervietà del bypass arterioso con arteria mammaria destra su arteria interventricolare anteriore.
Occlusione all'origine di bypass arterioso con arteria mammaria sinistra su ramo intermedio e bypass arterioso con arteria radiale su coronaria destra.
Albero coronarico nativo diffusamente ateromasico con coronaropatia critica bivasale.
Stenosi dei limiti della significatività (70 %) di coronaria destra distale ed arteria circonflessa distale.

Premetto che io da parecchi anni sto bene, faccio lunghe camminate, cyclette, sforzi, senza alcun problema di respiro, stanchezza o altro. inoltre tutti gli esami. SANGUE HOLTER, ECODOPLLER E TDS sono da anni tutti ok:

In attesa di sentire anche il mio cardiologo, ora assente per un congresso, le sarei grato se mi potesse dare un'opinione di massima.
La ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
La stenosi del 70% sulla coronaria destra va "tenuta d'occhio".
Non c'e' ancora indicazione ad una coronarografia e ad angioplastica visto che la prova da sforzo risulta negativa.
Consiglierei tuttavia una scintigrafia miocardica da sforzo per escludere che il territorio irrorato dalla coro destra non vada in ischemia.
In tal caso invece sarebbe indicata una coronarografia ed un tentativo di angioplastica

arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
Utente
Utente
DR. Cecchini la ringrazio molto per la solita concisa, chiara e professionale risposta. In aggiunta volevo chiederle: se a quanto pare io sto discretamente bene, malgrado l'occlusione di vari vasi, significa che l'intero circuito sopperisce in ogni caso in modo discreto a queste mancanze? Si tratta forse della cosidetta '' riserva di flusso coronarico'' ?
Grazie e cordiali saluti.
[#3]
Utente
Utente
Dr. Cecchini buon giorno.
Dopo la Tac da lei già commentata, ho fatto recentemente il solito holter di controllo, di cui le trascrivo il referto:
PAZIENTE ASINTOMATICO.RITMO SINUSALE CONDOTTO CON BAV DI 1 GRADO . ISOLATI BEV POLIMORFI TARDIVI. NON ARITMIE MAGGIORl , NON PAUSE PATOLOGICHE.PRESENZA QUASI COSTANTE DI ONDA T NEGATIVA NELLE 3 DERIVAZIONI ECG.
il referto è molto simile ai precedenti con l’unica differenza che, se prima l’individuazione dell’onda T negativa era riscontrata solo saltuariamente , ora è diventata costante. Avendo letto delle possibili conseguenze di tale onda T (ischemia), volevo appunto chiedere cortesemente il suo parere circa questa situazione e se c’è qualche relazione con i risultati della tac.
Ringrazio in anticipo per la sua risposta.

P.S.: per quanto riguarda la tac il cardiologo è d'accordo con lei nel soprassedere per ora alla coronarografia.
[#4]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
L' Holter non e' l'esame migliore per diagnosticare alterazioni ischemiche, per ragioni tecniche.

Come le ho detto deve eseguire una scintigrafia da sforzo per valutare la presenza di ischemia nel tratto a valle della stenosi.
Se questa risultasse positiva la coronarografia andrebbe eseguita

arrivederci
[#5]
Utente
Utente
Dr. Cecchini la ringrazio. Sicuramente il suo suggerimento è il più appropriato.
Purtroppo io, dopo varie scintigrafie anni fa dopo il bypass ho sviluppato, magari stupidamente data l’età, una certa idiosincrasia verso questo esame per via delle radiazioni.
Per adesso non ho alcun disturbo né di dolore toracico, né di mancanza di respiro, quindi penserei di restare per il momento in stand-by e nel caso cambiasse la situazione, seguire il suo consiglio.
La ringrazio nuovamente e le auguro buon lavoro.
[#6]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
Faccia come crede
La sua salute come
Il
Suo cuore è suo e non mio
Lei chiede consigli es io glieli
Fornisco

Saluti
[#7]
Utente
Utente
Dr. Cecchini, mi spiace che abbia interpretato la mia risposta come scarsa considerazione dei suoi consigli, che al contrario ho sempre apprezzato per la professionalità e chiarezza. L’indecisione attuale è dovuta a qualche perplessità per l’ esame, ma anche ad altri, spero temporanei , problemi famigliari.
Quindi la prego inquadrare nel giusto spirito la mia risposta e scusarmi di nuovo se la stessa possa aver dato adito a fraintendimenti.
La ringrazio nuovamente e le porgo cordiali saluti.
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