Dubbio ipertensione arteriosa

Gentilissimi,

scrivo per ricevere un chiarimento sulla mia attuale condizione. Sono un ragazzo di quasi trent'anni che ha sempre sofferto di pressione bassa, al che in molte occasioni ho sofferto di sincope e di bruschi cali della pressione alzandomi da una sedia o da una posizione sdraiata.

Eppure, avendo una forte predisposizione familiare ad avere l'ipertensione, ultimamente i miei valori sono sempre intorno al 140 e misure vicine a questo intervallo (la più alta a 146). Queste misurazioni sono state fatte sia dalla mia dottoressa di base che dal mio attuale cardiologo, mentre a casa non so come il mio apparecchio arrivava a darmi addirittura 168, cosa per me surreale. Come è iniziato tutto? Mi sento strano da tutta l'estate, ad esempio respiro corto, emicrania frequente, senso di svenimento, tachicardia, capogiri, sudorazione.

Il cardiologo mi ha consigliato, come unica "terapia" per il momento, di ridurre il sale nella mia dieta e altri consigli che diciamo già applicavo spontaneamente in quanto non fumo, sono astemio e decisamente normopeso. L'unica cosa che mi concedo, al mattino (soffro di disturbi del sonno purtroppo e sono in cura anche per quello), è un caffè o un tè caldo.

Pensate che 140 sia un valore estremamente alto e che debba considerarmi iperteso? Purtroppo è il valore che mi rinvengono sempre da due mesi a questa parte. E seconda domanda: quel caffè, per il mio cardiologo, posso serenamente concedermelo. Nella vostra esperienza è necessario eliminare qualsiasi prodotto a base di caffeina al mattino?

Ringrazio per qualsiasi risposta mi si potrà dare!