è necessario che esegua lo studio elettrofisiologico con conseguente ablazione

Buongiorno. Sono una ragazza di 29 anni che, da circa due, lamenta episodi di extrasistolia e tachicardia ectopica sopraventricolare trattati con fleiderina 100 mg. Ho eseguito tutti gli esami del caso compreso holter dinamico delle 24h che ha documentato la natura del disturbo. Vi è da dire però che negli anni 2000 e 2001 sono stata sottoposta a due studi elettrofisiologici con conseguente ablazione per trattare e debellare frequenti episodi di tachicardia parossistica sopraventricolare che si presentavano a distanza trimestrale. Allo stato attuale, nonostante l'assunzione del farmaco che tiene discertamente a bada la frequenza cardiaca, lamento quotidianamente numerose extrasistole che avverto per lo più come sussulti e pause compensatorie. Devo aggiungere che sono una persona molto ansiosa in cura con farmaci antidepressivi e ansiolitici (questi ultimi sospesi all'incirca due mesi fa). L' ansia così come mi è stato confermato dall'aritmologo cHe mi segue da anni non rappresenta la causa di questi fastidiosi episodi ma contribuisce ad accentuare la sensibilità oltre che la percezione degli stessi. Lui stessio mi ha consigliato di sottopormi nuovamente all'intervento di ablazione ma memore delle esperienza vissuta nella tenera infanzia, ne sono enormemente terrorizzata. Adesso vi chiedo: è proprio necessario che mi risottoponga o posso tranquillamente continuare con l'assunzione del farmaco? E ancora: possibile che il farmaco non riesca a tenere a bada le extrasistole a differenza della tachicardia? Grazie per la disponibilità.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.6k 3.7k
fossi in lei NON eseguirei alcun altro tentativo di ablazione per banali aritmie

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Grazie infinitamente per la celerità della risposta. Un'ultimo quesito e tolgo il disturbo: non corro nessun rischio nel lungo termine persistendo con l'assunzione del farmaco? Un anno fa ho provato a sospenderlo per un mese e mi si è scatenato l'inferno: tachicardia quotidiana (massimo 1 minuto e mezzo), extrasistole, palpitazioni, run e fu in quel frangente che decisi di risottopormi all'holter che ha documentato quanto detto in precedenza. Fu così che ne ripresi l'assunzione: situazione rientrata egregiamente, l'unico problema sono le extrasistole che non mi lasciano in pace.
Grazie mille e buona giornata.
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