Extrasistole notturne in determinate posizioni
Buongiorno, ho 40 anni e da quando ne avevo 16 soffro di extrasistole.
In passato mi sono più volte sottoposto ad esami diagnostici (per ultimo 1 anno e mezzo fa) che hanno sempre accertato che ho un cuore sanissimo (hanno riscontrato solo Bev e Besv in eguale quantità ma soprattutto nel momento in cui mettevo e toglievo la macchinetta); la risposta finale del mio cardiologo fu devi imparare a conviverci, ti accompagneranno per tutta la vita.
E l’ho fatto: specie nell’ultimo anno e mezzo, rassicurato sulla benignità del fenomeno, sono notevolmente diminuite in frequenza.
Tuttavia negli ultimi mesi mi sono accaduti due episodi su cui vorrei una vostra valutazione. Premesso che soffro (anche se non mi sono mai sottoposto ad esami diagnostici in tal senso) di problemi digestivi, di reflusso e rigurgiti acidi, di meteorismo intestinale e sono fortemente sovrappeso. Mi è capitato dopo aver mangiato cibi pesanti (specialmente fritti) dapprima di avvertire sintomi gastrici (rigurgiti acidi, reflusso, dolori retro sternali), poi un incremento della mia frequenza a riposo (che passa da 60 a 80/85) e poi nelle ore notturne appena mi metto a letto o mi sdraio dopo qualche minuto partono extrasistole a raffica. Di norma ne ho 1 o 2 al giorno (ma ci sono anche giorni in cui non ne ho proprio) ma durante queste crisi in poche ore ne avverto tantissime. A volte seguono una sequenza ben precisa, tipo alcuni minuti niente, poi arriva una scarica. A volte anche in coppia o comunque ravvicinate (intervallate da un certo numero di battiti). Poi, per magia, mi alzo, faccio due passi ed istantaneamente spariscono, così come avviene nell’ultima parte della notte (o per meglio dire nelle prime ore del mattino) ed il giorno dopo niente. Il tutto si ripete per uno o due giorni, nel frattempo mi basta mangiare poco ed astenermi da alcuni cibi e tutto torna nella norma. Il mio cardiologo mi dice che avendo escluso patologie cardiache la causa va ricercata in fenomeni di distensione gastrica con conseguente iperstimolazione vagale.
Premetto che se sono sotto sforzo non ho nulla. Anche durante le crisi, mi basta fare un po’ di movimento (a volte mi metto sulla ciclette) e passano immediatamente.
Preciso, infine, che anche i miei familiari soffrono di extrasistole, che non sono fumatore, non bevo alcolici o caffè (o bibite a base di caffeina), che pratico una normale attività motoria ma sono comunque un soggetto goloso ed ansioso (tra l’altro sto attraversando un periodo molto stressante della mia vita). Il mio medico curante mi ha prescritto analisi del sangue (fra cui dosaggi tiroidei, già fatti molti anni fa con esito negativo) e di iniziare una dieta specifica per le mie problematiche.
Voi cosa mi consigliate? E' opportuno che prima ripeta tutti gli esami cardiologici per l'ennesima volta?
Grazie per le indicazioni che mi darete e complimenti per il servizio.
In passato mi sono più volte sottoposto ad esami diagnostici (per ultimo 1 anno e mezzo fa) che hanno sempre accertato che ho un cuore sanissimo (hanno riscontrato solo Bev e Besv in eguale quantità ma soprattutto nel momento in cui mettevo e toglievo la macchinetta); la risposta finale del mio cardiologo fu devi imparare a conviverci, ti accompagneranno per tutta la vita.
E l’ho fatto: specie nell’ultimo anno e mezzo, rassicurato sulla benignità del fenomeno, sono notevolmente diminuite in frequenza.
Tuttavia negli ultimi mesi mi sono accaduti due episodi su cui vorrei una vostra valutazione. Premesso che soffro (anche se non mi sono mai sottoposto ad esami diagnostici in tal senso) di problemi digestivi, di reflusso e rigurgiti acidi, di meteorismo intestinale e sono fortemente sovrappeso. Mi è capitato dopo aver mangiato cibi pesanti (specialmente fritti) dapprima di avvertire sintomi gastrici (rigurgiti acidi, reflusso, dolori retro sternali), poi un incremento della mia frequenza a riposo (che passa da 60 a 80/85) e poi nelle ore notturne appena mi metto a letto o mi sdraio dopo qualche minuto partono extrasistole a raffica. Di norma ne ho 1 o 2 al giorno (ma ci sono anche giorni in cui non ne ho proprio) ma durante queste crisi in poche ore ne avverto tantissime. A volte seguono una sequenza ben precisa, tipo alcuni minuti niente, poi arriva una scarica. A volte anche in coppia o comunque ravvicinate (intervallate da un certo numero di battiti). Poi, per magia, mi alzo, faccio due passi ed istantaneamente spariscono, così come avviene nell’ultima parte della notte (o per meglio dire nelle prime ore del mattino) ed il giorno dopo niente. Il tutto si ripete per uno o due giorni, nel frattempo mi basta mangiare poco ed astenermi da alcuni cibi e tutto torna nella norma. Il mio cardiologo mi dice che avendo escluso patologie cardiache la causa va ricercata in fenomeni di distensione gastrica con conseguente iperstimolazione vagale.
Premetto che se sono sotto sforzo non ho nulla. Anche durante le crisi, mi basta fare un po’ di movimento (a volte mi metto sulla ciclette) e passano immediatamente.
Preciso, infine, che anche i miei familiari soffrono di extrasistole, che non sono fumatore, non bevo alcolici o caffè (o bibite a base di caffeina), che pratico una normale attività motoria ma sono comunque un soggetto goloso ed ansioso (tra l’altro sto attraversando un periodo molto stressante della mia vita). Il mio medico curante mi ha prescritto analisi del sangue (fra cui dosaggi tiroidei, già fatti molti anni fa con esito negativo) e di iniziare una dieta specifica per le mie problematiche.
Voi cosa mi consigliate? E' opportuno che prima ripeta tutti gli esami cardiologici per l'ennesima volta?
Grazie per le indicazioni che mi darete e complimenti per il servizio.
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Non vedo sinceramente motivo di preoccuipazione.
La correlazione che lei evidenzia rta alimentazione, posizione ed extrasistoli depone per una sindrome gastro cardiaca fatidiosa quanto benigna.
Inutile che le dica che deve dimagrire , perche' lo sa da solo.
Arrivederci
La correlazione che lei evidenzia rta alimentazione, posizione ed extrasistoli depone per una sindrome gastro cardiaca fatidiosa quanto benigna.
Inutile che le dica che deve dimagrire , perche' lo sa da solo.
Arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.9k visite dal 22/08/2019.
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