Troponina alta si esclude infarto e infiammazione cardiaca?
Salve,
mia madre (65 anni) periodicamente (una volta ogni 4/6 mesi ormai da molti anni) lamenta vertigini e nausea mentre si occupa di faccende domestiche, dopo una risonanza magnetica le è stata diagnosticata un'infiammazione alla cervicale e uno schiacciamento di due vertebre responsabili (secondo il medico) delle vertigini e del senso di nausea.
Negli ultimi tre anni, a queste vertigini, ogni tanto si associa anche il vomito (è successo tre volte in tre anni).
L'anno scorso dopo aver vomitato siamo andati al pronto soccorso perché (dopo aver vomitato) era entrata in stato confusionale ossia non riusciva a ricordare come era arrivata a sdraiarsi sul letto e perché si trovava sdraiata, la cosa l'ha fatta agitare molto.
Mia madre assumeva e assume l'Entact20, la dose minima la sera, metfonorm500 per gli sbalzi glicemici e sotalex80 per l'ipertenzione.
Ha uno stile di vita sano e fa movimento.
Tre giorni fa mentre fa le faccende di casa inizia ad avere vertigini poi nausea e vomito ha una massima di 180 con 55 battiti al minuto e decidiamo di portarla al PS.
Al PS tutto si rivela nella norma tranne la troponina a 800, sospettando un infarto le fanno una coronarografia e altre analisi (non meglio specificate) per capire se c'è stato un infarto. Glie esami danno esito negativo, il cuore di mia madre sembra funzionare correttamente e le coronarie sono libere.
Decidono di ricoverarla per monitorare la troponina e il cuore nelle 24h e tutto sembra nella norma tranne la troponina che il giorno dopo è a 600. Il giorno successivo la troponina è a 400 e il medico ci dice che piano piano tornerà nella norma ma che non può essere dimessa se la troponina non è nella norma.
Tre medici l'hanno visitata in tre giorni:
1. Uno le ha detto che anche se tutto era nella norma e il solo valore alterato è quello della troponina lei ha avuto comunque un infarto.
2. Il secondo medico le ha detto che se il solo valore alterato è quello della troponina non si può parlare di infarto perché l'infarto (in termini semplici) si origina dall'otturazione di una arteria per cui (avendo mia madre le coronarie libere) è probabile che si tratti di una infiammazione cardiaca.
3. Il terzo le ha detto che se tutti i valori sono nella norma, se il cuore sembra funzionare bene e se le coronarie sono libere il valore della troponina alterato non necessariamente va collegato né a un infarto né a problemi di infiammazione al cuore.
Quando mia madre ha fatto notare a quest'ultimo medico che i suoi colleghi avevano detto cose diverse, lui ha risposto che era il suo parere dimostrando che di fatto non hanno ancora capito a cosa è dovuto il valore della troponina fuori dalla norma.
Ad oggi non esiste quindi una diagnosi ma solo pareri (di bravi medici, mi dicono chi conosce il reparto), mia madre è in ospedale, sta bene e si attende solo che i valori della troponina ritornino nella norma per dimetterla, questo è tutto quello che ci hanno saputo dire ad oggi.
Che ne pensa?
Grazie
mia madre (65 anni) periodicamente (una volta ogni 4/6 mesi ormai da molti anni) lamenta vertigini e nausea mentre si occupa di faccende domestiche, dopo una risonanza magnetica le è stata diagnosticata un'infiammazione alla cervicale e uno schiacciamento di due vertebre responsabili (secondo il medico) delle vertigini e del senso di nausea.
Negli ultimi tre anni, a queste vertigini, ogni tanto si associa anche il vomito (è successo tre volte in tre anni).
L'anno scorso dopo aver vomitato siamo andati al pronto soccorso perché (dopo aver vomitato) era entrata in stato confusionale ossia non riusciva a ricordare come era arrivata a sdraiarsi sul letto e perché si trovava sdraiata, la cosa l'ha fatta agitare molto.
Mia madre assumeva e assume l'Entact20, la dose minima la sera, metfonorm500 per gli sbalzi glicemici e sotalex80 per l'ipertenzione.
Ha uno stile di vita sano e fa movimento.
Tre giorni fa mentre fa le faccende di casa inizia ad avere vertigini poi nausea e vomito ha una massima di 180 con 55 battiti al minuto e decidiamo di portarla al PS.
Al PS tutto si rivela nella norma tranne la troponina a 800, sospettando un infarto le fanno una coronarografia e altre analisi (non meglio specificate) per capire se c'è stato un infarto. Glie esami danno esito negativo, il cuore di mia madre sembra funzionare correttamente e le coronarie sono libere.
Decidono di ricoverarla per monitorare la troponina e il cuore nelle 24h e tutto sembra nella norma tranne la troponina che il giorno dopo è a 600. Il giorno successivo la troponina è a 400 e il medico ci dice che piano piano tornerà nella norma ma che non può essere dimessa se la troponina non è nella norma.
Tre medici l'hanno visitata in tre giorni:
1. Uno le ha detto che anche se tutto era nella norma e il solo valore alterato è quello della troponina lei ha avuto comunque un infarto.
2. Il secondo medico le ha detto che se il solo valore alterato è quello della troponina non si può parlare di infarto perché l'infarto (in termini semplici) si origina dall'otturazione di una arteria per cui (avendo mia madre le coronarie libere) è probabile che si tratti di una infiammazione cardiaca.
3. Il terzo le ha detto che se tutti i valori sono nella norma, se il cuore sembra funzionare bene e se le coronarie sono libere il valore della troponina alterato non necessariamente va collegato né a un infarto né a problemi di infiammazione al cuore.
Quando mia madre ha fatto notare a quest'ultimo medico che i suoi colleghi avevano detto cose diverse, lui ha risposto che era il suo parere dimostrando che di fatto non hanno ancora capito a cosa è dovuto il valore della troponina fuori dalla norma.
Ad oggi non esiste quindi una diagnosi ma solo pareri (di bravi medici, mi dicono chi conosce il reparto), mia madre è in ospedale, sta bene e si attende solo che i valori della troponina ritornino nella norma per dimetterla, questo è tutto quello che ci hanno saputo dire ad oggi.
Che ne pensa?
Grazie
[#1]
Probabilmente sua madre ha una miocardite.
La conferma diagnostica simesegue con una risonanza magnetica.
ne parli con i dottori
arrivederci
La conferma diagnostica simesegue con una risonanza magnetica.
ne parli con i dottori
arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.3k visite dal 13/08/2019.
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