Tentati suicidi e cuore
Buona sera dottori,
Scrivo per dei problemi non così recenti, ma che ultimamente mi pesano di più.
Soffro di disturbo borderline di personalità, episodi depressivi e dca nas.
Mai manifestate ipocondria o ansia, anzi se proprio una mancanza eccessiva di quest’ultima. La terapia che faccio è resilient (litio) per gli sbalzi d’umore, citalopram per la depressione, amisulpride per potenziare il citalopram.
La questione è: ho tentato parecchie volte il suicidio, l’ultima a gennaio 2019.
Due anni fa lo tentai prendendo 50 compresse di trittico, feci lavanda gastrica e fine. Da quel momento ebbi episodi frequenti di forte tachicardia a riposo, allora la mia dottoressa mi disse che la causa poteva essere l’accumulo di farmaci che avevo preso, e quindi mi diede il nebivololo. A gennaio presi 10g di Tachipirina, con lavanda gastrica e finendo però in terapia intensiva (continuavo a prendere il farmaco per l’aritmia) e essendo che ogni mezz’ora si misurava la pressione vedevano che avevo sempre alta la minima. Ma nessuno ci ha fatto caso. Ora sono arrivata a oggi con un po’ di interrogativi: ho sofferto di bradicardia allora abbiamo tolto il nebivololo e fatto un holter (ovviamente negativo, dato che togliendo il farmaco il battito è tornato normale) e domani ritiro i risultati dell’holter pressorio.
Riscontro valori pressori di 110 su 100 o 90su 80, sempre di circa dieci come differenza, con conseguente capogiri e forte mal di testa
La bradicardia, ormai passata, mi mandava a 35/40 battiti con cardiopalmo.
La domanda è, possono tutti quei farmaci ingeriti (o gli psicofarmaci che prendo) essere la causa di questi malesseri?
Vi ringrazio
Scrivo per dei problemi non così recenti, ma che ultimamente mi pesano di più.
Soffro di disturbo borderline di personalità, episodi depressivi e dca nas.
Mai manifestate ipocondria o ansia, anzi se proprio una mancanza eccessiva di quest’ultima. La terapia che faccio è resilient (litio) per gli sbalzi d’umore, citalopram per la depressione, amisulpride per potenziare il citalopram.
La questione è: ho tentato parecchie volte il suicidio, l’ultima a gennaio 2019.
Due anni fa lo tentai prendendo 50 compresse di trittico, feci lavanda gastrica e fine. Da quel momento ebbi episodi frequenti di forte tachicardia a riposo, allora la mia dottoressa mi disse che la causa poteva essere l’accumulo di farmaci che avevo preso, e quindi mi diede il nebivololo. A gennaio presi 10g di Tachipirina, con lavanda gastrica e finendo però in terapia intensiva (continuavo a prendere il farmaco per l’aritmia) e essendo che ogni mezz’ora si misurava la pressione vedevano che avevo sempre alta la minima. Ma nessuno ci ha fatto caso. Ora sono arrivata a oggi con un po’ di interrogativi: ho sofferto di bradicardia allora abbiamo tolto il nebivololo e fatto un holter (ovviamente negativo, dato che togliendo il farmaco il battito è tornato normale) e domani ritiro i risultati dell’holter pressorio.
Riscontro valori pressori di 110 su 100 o 90su 80, sempre di circa dieci come differenza, con conseguente capogiri e forte mal di testa
La bradicardia, ormai passata, mi mandava a 35/40 battiti con cardiopalmo.
La domanda è, possono tutti quei farmaci ingeriti (o gli psicofarmaci che prendo) essere la causa di questi malesseri?
Vi ringrazio
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I farmi che ha ingerito a scopo autolesionistico sono temibili nel momento della intossicazione, ma non a distanza
Arrivederci
Arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1k visite dal 30/07/2019.
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Approfondimento su Disturbi di personalità
I disturbi di personalità si verificano in caso di alterazioni di pensiero e di comportamento nei tratti della persona: classificazione e caratteristiche dei vari disturbi.