Disturbo d ansia o problemi cardiaci
Gent. mi Dottori,
sono due anni ca. che sono entrato in uno stato di tensione/ansioso, arrivando ad avere svariati attacchi di panico diagnosticati in parte al pronto soccorso. Ho dei sintomi somatici specifici quali nausea, giramenti di testa, morsa allo stomaco, tachicardia, mani che sudano, palpitazioni, dolore toracico e difficoltà respiratorie. Conduco una vita alquanto stressante per via degli studi universitari, e nonostante sia in forma faccio poca attività fisica. Il mio medico curante mi ha sempre rassicurato a riguardo, tanto da non farmi richiedere un consulto specialistico né a un cardiologo né a uno psichiatra.
Ciononostante avverto periodicamente questi sintomi - alternati a periodi più tranquilli, se così si può dire - dove tendono ad attenuarsi.
Mi chiedevo, dunque, dal momento in cui mi ritrovo per l’ennesima volta alle prese con questi sintomi - accompagnati dal forte senso di ansia e apprensione per la mia salute che mi priva di forze, mi debilita e mi frustra - se sono dovuti appunto a un disturbo di natura psicologica o a uno, invece, di natura fisiologica/patologica.
Premetto anche di essere un soggetto ipocondriaco, dovuto in parte a un trauma subito da adolescente, quando per un incidente ho dovuto subire una splenectomia.
Vorrei dopo questo breve riassunto quindi capire in quale direzione muovermi, pensate sia solo ansia o un problema di natura cardiaca? Devo consultare uno psichiatra o uno cardiologo? Se i sintomi descritti si alternano a periodi è più probabile che siano dovuti a un fattore emozionale o, indipendentemente da questo, potrebbero rivelarsi anche problemi cardiaci?
Vi ringrazio in anticipo per la vostra disponibilità.
sono due anni ca. che sono entrato in uno stato di tensione/ansioso, arrivando ad avere svariati attacchi di panico diagnosticati in parte al pronto soccorso. Ho dei sintomi somatici specifici quali nausea, giramenti di testa, morsa allo stomaco, tachicardia, mani che sudano, palpitazioni, dolore toracico e difficoltà respiratorie. Conduco una vita alquanto stressante per via degli studi universitari, e nonostante sia in forma faccio poca attività fisica. Il mio medico curante mi ha sempre rassicurato a riguardo, tanto da non farmi richiedere un consulto specialistico né a un cardiologo né a uno psichiatra.
Ciononostante avverto periodicamente questi sintomi - alternati a periodi più tranquilli, se così si può dire - dove tendono ad attenuarsi.
Mi chiedevo, dunque, dal momento in cui mi ritrovo per l’ennesima volta alle prese con questi sintomi - accompagnati dal forte senso di ansia e apprensione per la mia salute che mi priva di forze, mi debilita e mi frustra - se sono dovuti appunto a un disturbo di natura psicologica o a uno, invece, di natura fisiologica/patologica.
Premetto anche di essere un soggetto ipocondriaco, dovuto in parte a un trauma subito da adolescente, quando per un incidente ho dovuto subire una splenectomia.
Vorrei dopo questo breve riassunto quindi capire in quale direzione muovermi, pensate sia solo ansia o un problema di natura cardiaca? Devo consultare uno psichiatra o uno cardiologo? Se i sintomi descritti si alternano a periodi è più probabile che siano dovuti a un fattore emozionale o, indipendentemente da questo, potrebbero rivelarsi anche problemi cardiaci?
Vi ringrazio in anticipo per la vostra disponibilità.
[#1]
deve consultare uno psichiatra.
non può continuare così
arrivederci
non può continuare così
arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 969 visite dal 23/07/2019.
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