Il problema

Gentilissimi dottori, volevo esporsi il mio problema riguardante la tachicardia. Innanzitutto, sono un uomo di 41 anni a cui due anni fa è stata diagnosticata la sindrome di brugada. Inutile dire che da quando ho scoperto di avere la sindrome, ho cominciato a soffrire di ansia e panico. Mi sono rivolto a vari cardiologi/aritmologi e sono stato sempre rassicurato sul fatto che sono a basso rischio(praticamente zero) non avendo sintomi e nemmeno familiarità. Però, come dicevo, soffro di ansia e panico e spesso, la forte tachicardia e altri sintomi mi portano al pronto soccorso per paura di un infarto o altro...ma puntualmente, poi risulta essere tutto ok. Il problema, comuque era la tachicardia che era abbastanza costante: spesso i valori raggiungevano i 150/160 battiti, ma al ps mi riscontrarono solo tachicardia sinusale che mi dissero essere innocua provocata solo da ansia. Da qualche mese prendo un betabloccante la mattina(2.5 mg di bisoprololo), e mi sono accorto che mi toglie per fortuna il batticuore e mi abbassa i battiti; però mi sono accorto che a riposo i battiti oscillano tra i 60 e i 90, ma appena mi alzo o cammino arrivano anche a 115/120. Ammetto che mi sto un pò fissando, perchè dispongo di un saturimetro e controllo spessissimo i battiti durante il giorno. Il mio cardiologo dice che è tutto ok e dipende dall'ansia(in effetti nonostante l'ansiolitico e l'antidepressivo sono quasi sempre teso...) e che devo buttare il saturimetro!! La mia paura è un'eventuale correlazione tra tachicardia sinusale e brugada che mi assilla!! Oppure che ci sia un'aritmia potenzialmente pericolosa!! Vorrei un vostro parere gentilmente. Grazie!