Extrasistole in prolasso mitralico e pfo
Buongiorno,
Qualche mese fa ho scritto a proposito di una tachicardia che non mi dava tregua.
Ho un lieve prolasso dei lembi mitralici, con minimo rigurgito, e uno shunt destro-sinistro da verosimile forame ovale pervio (al doppler transcranico con bubble test: "Shunt dx-sx di tipo latente di grado medio, 0 MB a riposo, >10 dopo Valsalva senza effetto tendina, grado 3 Serena Blersch").
Dopo un parere negativo riguardo la chiusura del pfo, ho consultato un altro cardiologo interventista ed entro l'anno eseguirò eco transesofageo ed eventuale chiusura.
Ho iniziato a fare cauta attività fisica + ad assumere Ivabradina, come indicato dal cardiologo (la sua diagnosi è tachicardia sinusale inappropriata). La frequenza a riposo è diminuita (ora sto sui 70 bpm al contrario dei 90 di prima), persistono i picchi di 115-120 al minimo esercizio o sforzo, come alzarmi da seduta.
La cosa fastidiosa ultimamente sono le extrasistoli. Ne avverto di forti minimo 2-3 volte al giorno, in qualsiasi posizione ma soprattutto da seduta. Sono terribili e mi danno molto fastidio nonché preoccupazione.
Holter ha rilevato un centinaio di BESV e una decina di battiti ventricolari.
La tiroide è a posto tranne un valore più alto della norma negli anticorpi.
Ho una probabile gastrite autoimmune (APCA positivi) ma un mese di pantoprazolo non ha dato grossi risultati.
Cosa potrebbe scatenare le extra? L'ivabradina può accentuarle?
Qualche mese fa ho scritto a proposito di una tachicardia che non mi dava tregua.
Ho un lieve prolasso dei lembi mitralici, con minimo rigurgito, e uno shunt destro-sinistro da verosimile forame ovale pervio (al doppler transcranico con bubble test: "Shunt dx-sx di tipo latente di grado medio, 0 MB a riposo, >10 dopo Valsalva senza effetto tendina, grado 3 Serena Blersch").
Dopo un parere negativo riguardo la chiusura del pfo, ho consultato un altro cardiologo interventista ed entro l'anno eseguirò eco transesofageo ed eventuale chiusura.
Ho iniziato a fare cauta attività fisica + ad assumere Ivabradina, come indicato dal cardiologo (la sua diagnosi è tachicardia sinusale inappropriata). La frequenza a riposo è diminuita (ora sto sui 70 bpm al contrario dei 90 di prima), persistono i picchi di 115-120 al minimo esercizio o sforzo, come alzarmi da seduta.
La cosa fastidiosa ultimamente sono le extrasistoli. Ne avverto di forti minimo 2-3 volte al giorno, in qualsiasi posizione ma soprattutto da seduta. Sono terribili e mi danno molto fastidio nonché preoccupazione.
Holter ha rilevato un centinaio di BESV e una decina di battiti ventricolari.
La tiroide è a posto tranne un valore più alto della norma negli anticorpi.
Ho una probabile gastrite autoimmune (APCA positivi) ma un mese di pantoprazolo non ha dato grossi risultati.
Cosa potrebbe scatenare le extra? L'ivabradina può accentuarle?
[#1]
La ivanradina certo non induce aritmie, inoltre il suo holter è normale
Arrivederci
Arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.3k visite dal 02/06/2019.
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