Tachicardia costante
Buonasera, sono qui a chiedere un nuovo consulto in primis perchè so che un altro medico potrà rispondermi e in secundis perchè non so veramente più a chi rivolgermi.Come altre volte ho scritto doffro di tachicardia sinusale che nei periodi di ansia e stress ricompare in maniera costante .Ero in terapia con metoprololo 1/4 poi abbassata al 1/8 per ipotensione .Ora da una settimana ho sospeso per vedere come potessi fare a sistemare da sola il problema ma ahimè non sto migliorando anzi sono in costante tachicardia e non vivo bene .Nel frattempo il mio ormai ex cardiologo l'unica cosa che mi ha saputo dire è stata faccia come preferisce la prenda ,la sospenda , faccia lei.In attesa di un'altro medico , ho sospeso ma adesso mi ritrovo con i battiti accellerati che si calmano solo con una compressa di lexotan 1,5 ma per poco e poi ritornano.La mia domanda è eventualmente posso riprendere la terapia sospesa di metoprololo in attesa della prossima visita ?ricominciando già da oggi pomeriggio ? Grazie ancora qualora vogliate rispondermi
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Io sono assolutamente contraria a trattare con betabloccanti una tachicardia sinusale legata allo stress, soprattutto in un soggetto così giovane. Non ha senso!
Nel suo caso, se ho capito bene, la tachicardia è solo la manifestazione fisica di uno stato di ansia cronico, ed è su quello che si dovrebbe agire. Io prescrivo betabloccanti ai pazienti che sono in uno stato di stress acuto legato a un evento molto traumatico (un lutto, la scoperta di avere un tumore), ma solo per un certo periodo, cioè fino a quando sono riusciti a elaborare il lutto o a "digerire" la diagnosi e ad adattarsi alla nuova condizione di malati.
I betabloccanti hanno il grosso difetto di abbassare -insieme alla frequenza cardiaca- anche la pressione, per cui sono spesso mal tollerati. C'è un farmaco che è più utile per abbassare la frequenza senza abbassare la pressione, ed è indicato nelle tachicardie sinusali inappropriate: l'ivabradina. Però anche questo va prescritto solo se non ci sono altri modi per abbassare la frequenza.
In una persona giovane e sana la prima mossa da fare per ridurre una tachicardia sinusale persistente è fare un programma di allenamento aerobico che induca il sistema nervoso a resettare la frequenza cardiaca a livelli più bassi (gli sportivi ben allenati hanno sempre una frequenza cardiaca bassa, ed è dovuto all'allenamento)
L'altra mossa, se l'origine è la tensione emotiva, è agire sulla tensione: tecniche di rilassamento (training autogeno, yoga, tecniche di meditazione e di respirazione, certe arti marziali come il Tai Chi, o l'ipnosi medica) possono essere estremamente utili e con effetti più stabili e -soprattutto- piacevoli.
Nel suo caso, se ho capito bene, la tachicardia è solo la manifestazione fisica di uno stato di ansia cronico, ed è su quello che si dovrebbe agire. Io prescrivo betabloccanti ai pazienti che sono in uno stato di stress acuto legato a un evento molto traumatico (un lutto, la scoperta di avere un tumore), ma solo per un certo periodo, cioè fino a quando sono riusciti a elaborare il lutto o a "digerire" la diagnosi e ad adattarsi alla nuova condizione di malati.
I betabloccanti hanno il grosso difetto di abbassare -insieme alla frequenza cardiaca- anche la pressione, per cui sono spesso mal tollerati. C'è un farmaco che è più utile per abbassare la frequenza senza abbassare la pressione, ed è indicato nelle tachicardie sinusali inappropriate: l'ivabradina. Però anche questo va prescritto solo se non ci sono altri modi per abbassare la frequenza.
In una persona giovane e sana la prima mossa da fare per ridurre una tachicardia sinusale persistente è fare un programma di allenamento aerobico che induca il sistema nervoso a resettare la frequenza cardiaca a livelli più bassi (gli sportivi ben allenati hanno sempre una frequenza cardiaca bassa, ed è dovuto all'allenamento)
L'altra mossa, se l'origine è la tensione emotiva, è agire sulla tensione: tecniche di rilassamento (training autogeno, yoga, tecniche di meditazione e di respirazione, certe arti marziali come il Tai Chi, o l'ipnosi medica) possono essere estremamente utili e con effetti più stabili e -soprattutto- piacevoli.
Dr. Chiara Lestuzzi
Cardiologia, Centro di Riferimento Oncologico (CRO), IRCCS, Aviano (PN)
[#2]
Utente
Dottoressa leggo solo adesso il suo esaustivo messaggio .Grazie per la risposta .Volevo chiederle a questo punto , io ho ricominciato a prendere 1/8 di metoprololo ed effettivamente sto molto meglio non ho più la frequenza alta che avevo prima.Secondo il mio cardiologo ho un'ipersimpaticotonia molto accentuata e un pò di betabloccante mi farebbe stare più tranquilla .Io soffro da anni di attacchi di panico e ansia generalizzata , non sto attraversando un bel periodo e chi ne risente è il cuore.Vorrei domandarle in un cuore come il mio sano ,fortunatamente ,può creare a lungo andare problemi la pillola ? E il fatto che l' abbia ripresa da poco , posso eventualmente sospenderla ? .Il mio cardiologo mi ha consigliato di monitorare la pressione che io porto già bassa e con la pillola arriva a 95 /100 su 65 è male ? .Non so , in tutto questo , a chi rivolgermi perchè il mio cardiologo non fa più visite e io nel frattempo non so con chi parlare e chiedo consiglio qui .Attendendo una sua risposta grazie mille
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.7k visite dal 25/05/2019.
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