Ischemia e diagnosi dubbia

Gentile Dottore,a marzo 2018, a seguito di un malore durante il quale c’è stata una breve perdita di conoscenza, sono stata accompagnata al Pronto Soccorso. Alla fine della visita il quadro clinico è stato il seguente:
P.S. Dimissioni con diagnosi di episodio di tachicardia non specifico- Tracciato elettrocardiogramma: ritmo sinusiale: Possibile infarto anteriore epoca indeterminata anomalia onda T inferiore aspecifica in III-aVF e V3 e V4, piatta in V5 e V6 ECG anomalo.
Il giorno successivo, mi hanno applicato un Holter ECG 7gg così refertato: Rare extrasistole sopraventricolari (1 coppia) (<700 ms, > 86 bpm) 297; sporadiche extrasistole ventricolari non complete (< 700 ms, > 86 bpm) 10; Normale andamento della FC. Intervalli lunghi 0. A seguito dei risultati sopra descritti il medico ha ritenuto opportuno non procedere ad ulteriori accertamenti. Dato il ripetersi di episodi di malesseri e semi-svenimenti, sono ricorsa ad un successivo consulto cardiologico che ha rilevato dal pregresso episodio di ischemia cardiaca del marzo 2018 del Pronto Soccorso. Durante la visita il medico ha ripetuto i controlli: il tracciato ECG rilevava ritmo sinusiale, FC 70bpm, nella norma la ripolarizzazione ventricolare. L’ECOscopia rilevava: nella norma dimensioni cavitarie del ventricolo sx che mostra normali spessori parietali e cinetica, FE 60%. Nella norma dimensioni del ventricolo dx, TAPSE 20. Nella norma atrio sx. Normali dimensioni radice aortica, arco e aorta addominale. Nella norma apparato valvolare mitralico. Ipermobilità del SIA (non vero aneurisma). Non versamento pericardico. Minimo rigurgito mitralico.Di seguito il medico ha prescritto una tomoscintigrafia. Di seguito il referto: Test ergometrico: esito dubbio: Frequenza cardiaca a riposo 78, al picco dell’esercizio 151 battini/min. Pressione a riposo 130, al picco d’esercizio 160 mmHg. Doppio prodotto 10140 a riposo, 24160 al picco d’esercizio.
Test ergonomico massimale (al 91% della frequenza cardiaca teorica massima) interrotto a metà del III stadio per protocollo Bruce per esaurimento muscolare e raggiunta frequenza target.nNon sintomi né alterazioni elettrocardiografiche patologiche.
Normale incremento cronotropo e pressorio durante il test.bTomoscintigrafia miocardica (spet) di perfusione a riposo e dopo stimolo: L’esame da stress mostra normale perfusione di tutti i segmenti miocardici. L’esame a riposo mostra normale perfusione di tutti i segmenti miocardici. Normale cinetica parietale segmentaria del ventricolo sinistro, sia a riposo che dopo stress. Normale FEVS globale sia a riposo che dopo stress. Conclusioni: Non evidenza di ischemia inducibile. Normale FVS. Nel frattempo ho fatto anche un esame alla carotide dove è risultato tutto nella norma.
Non ho ben compreso, e chiedo a lei conferma, se ho avuto o no un’ischemia e come procedere per una rivalutazione del quadro clinico.
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
Non ha avuto e non ha alcuna ischemia.
Si tranquillizzi

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
Utente
Utente
Gent.mo Dr. Cecchini,
la ringrazio per la risposta tempestiva.
Posso chiederle allora come giustifica l'interpretazione dell'elettrocardiogramma che riportava "Possibile infarto anteriore epoca indeterminata anomalia onda T inferiore aspecifica in III-aVF e V3 e V4, piatta in V5 e V6 ECG anomalo", e che secondo il mio cardiologo ha rilevato un'ischemia?
Grazie,
saluto cordialmente
[#3]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
Lo chieda a chi le ha posto questa diagnosi.
La ,scintigrafia parla chiaro . NON ha alcuna ischemia da sforzo e @ scintigrafia non fornisce falsi negativi.

Con questo la saluto

Cecchini
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