Extrasistoli o altre aritmie
Gentili Dottori,
dal 2013 sono in trattamento con Inderal (10 mg mattina e 10 mg sera) per episodi di forte tachicardia. Alcuni di questi episodi anteriori al trattamento sono stati documentati da ecg (ritmo sinusale fino a 150 bpm). Quelli che ho avvertito come "peggiori", però, sono avvenuti la notte, qualche volta a seguito di assunzione di vino rosso. Ricordo poi due forti tachicardie partite mentre facevo sport: una volta a seguito di assunzione di caffè (che generalmente non prendevo mai prima di un match) e un'altra volta a seguito di un piegamento del busto in avanti, entrambe rientrate lentamente e spontaneamente.
Da quando sono in cura, la violenza degli episodi si è decisamente attenuata, ma sono insorti nuovi sintomi: affaticamento per sforzi minimi ed extrasistoli (sia sopraventricolari che ventricolari, documentate da Holter effettuato nel 2015), che mi sembrerebbero collegate a particolari movimenti (piegamenti, tensioni del busto a posizione supina), e altre volte sono immediatamente seguite da "gorgoglii" a livello gastrico. Inoltre ho spesso tachicardia dopo i pasti, forse in coincidenza con episodi di reflusso, che nel frattempo è subentrato (documentato da gastroscopia) in un periodo di fortissimo stress lavorativo, dando vita a periodi altamente sintomatici (eruttazioni continue, dolore alla deglutizione, contrazioni dolorose e bruciori).
Da ottobre a gennaio ho, quindi, effettuato una cura con Pantecta 40 e Gaviscon, e da quel punto di vista adesso sto bene. A gennaio, invece, nella settimana precedente il ciclo mestruale, ho lamentato tonfi al petto fortissimi, proprio da farmi saltare in aria, che si ripetevano tantissime volte nel corso della giornata, spesso con i soliti movimenti, ma anche in condizioni di assoluta tranquillità (mentre chiacchieravo con il mio ragazzo, etc.). Immagino si sia trattato delle solite extrasistoli, ma non erano mai state così numerose e sono sparite del tutto da un giorno all'altro.
L'episodio che mi preoccupa di più si è verificato venerdì scorso. Camminavo di fretta e improvvisamente ho sentito un tonfo al petto, e da lì uno sfarfallio continuo che mi dava l'impressione di salire in gola. Non sentivo il battito accelerato, ma il ritmo era così impazzito che mi è mancata l'aria e mi sono istintivamente appoggiata al muro e seduta. L'irregolarità sarà durata meno di 30 secondi, ma ho avuto la sensazione di svenire. La sera stessa mi sono recata dal mio cardiologo, che mi ha eseguito un ecg e un ecodoppler, ritenendoli entrambi perfettamente normali.
Posso dimenticare il brutto episodio pensando che si sia stata solo una sequenza di extrasistoli che mi ha particolarmente spaventata? O dalla descrizione può essersi trattato di qualche altro tipo di aritmia?
dal 2013 sono in trattamento con Inderal (10 mg mattina e 10 mg sera) per episodi di forte tachicardia. Alcuni di questi episodi anteriori al trattamento sono stati documentati da ecg (ritmo sinusale fino a 150 bpm). Quelli che ho avvertito come "peggiori", però, sono avvenuti la notte, qualche volta a seguito di assunzione di vino rosso. Ricordo poi due forti tachicardie partite mentre facevo sport: una volta a seguito di assunzione di caffè (che generalmente non prendevo mai prima di un match) e un'altra volta a seguito di un piegamento del busto in avanti, entrambe rientrate lentamente e spontaneamente.
Da quando sono in cura, la violenza degli episodi si è decisamente attenuata, ma sono insorti nuovi sintomi: affaticamento per sforzi minimi ed extrasistoli (sia sopraventricolari che ventricolari, documentate da Holter effettuato nel 2015), che mi sembrerebbero collegate a particolari movimenti (piegamenti, tensioni del busto a posizione supina), e altre volte sono immediatamente seguite da "gorgoglii" a livello gastrico. Inoltre ho spesso tachicardia dopo i pasti, forse in coincidenza con episodi di reflusso, che nel frattempo è subentrato (documentato da gastroscopia) in un periodo di fortissimo stress lavorativo, dando vita a periodi altamente sintomatici (eruttazioni continue, dolore alla deglutizione, contrazioni dolorose e bruciori).
Da ottobre a gennaio ho, quindi, effettuato una cura con Pantecta 40 e Gaviscon, e da quel punto di vista adesso sto bene. A gennaio, invece, nella settimana precedente il ciclo mestruale, ho lamentato tonfi al petto fortissimi, proprio da farmi saltare in aria, che si ripetevano tantissime volte nel corso della giornata, spesso con i soliti movimenti, ma anche in condizioni di assoluta tranquillità (mentre chiacchieravo con il mio ragazzo, etc.). Immagino si sia trattato delle solite extrasistoli, ma non erano mai state così numerose e sono sparite del tutto da un giorno all'altro.
L'episodio che mi preoccupa di più si è verificato venerdì scorso. Camminavo di fretta e improvvisamente ho sentito un tonfo al petto, e da lì uno sfarfallio continuo che mi dava l'impressione di salire in gola. Non sentivo il battito accelerato, ma il ritmo era così impazzito che mi è mancata l'aria e mi sono istintivamente appoggiata al muro e seduta. L'irregolarità sarà durata meno di 30 secondi, ma ho avuto la sensazione di svenire. La sera stessa mi sono recata dal mio cardiologo, che mi ha eseguito un ecg e un ecodoppler, ritenendoli entrambi perfettamente normali.
Posso dimenticare il brutto episodio pensando che si sia stata solo una sequenza di extrasistoli che mi ha particolarmente spaventata? O dalla descrizione può essersi trattato di qualche altro tipo di aritmia?
[#1]
Difficile da dirsi.
Tuttavia se tali episodi fossero particolarmente frequenti programmi un nuovo Holter, anche perche' il dosaggio dell' Inderal che lei assume nadrebbe bene per un criceto nano...
Arrivederci
Tuttavia se tali episodi fossero particolarmente frequenti programmi un nuovo Holter, anche perche' il dosaggio dell' Inderal che lei assume nadrebbe bene per un criceto nano...
Arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Grazie del parere, Dott. Cecchini.
Capisco sia difficile dirlo senza aver registrato un tracciato, ma in via teorica esiste la possibilità che delle banali extrasistoli si susseguano per 15/20 secondi, o in questi casi si parla d'altro?
Comunque sia, da venerdì scorso tutto tace. Ripeterò l'Holter appena possibile, ma data la "capricciosità" dei fastidi (a gennaio i tonfi mi hanno tormentato per 6 giorni, per poi sparire completamente una bella mattina...), speriamo di prenotarlo beccando il giorno giusto!
Un ecg sotto sforzo (che non ho mai eseguito), eventualmente, potrebbe dirci qualcosa di interessante?
Grazie e arrivederci
Capisco sia difficile dirlo senza aver registrato un tracciato, ma in via teorica esiste la possibilità che delle banali extrasistoli si susseguano per 15/20 secondi, o in questi casi si parla d'altro?
Comunque sia, da venerdì scorso tutto tace. Ripeterò l'Holter appena possibile, ma data la "capricciosità" dei fastidi (a gennaio i tonfi mi hanno tormentato per 6 giorni, per poi sparire completamente una bella mattina...), speriamo di prenotarlo beccando il giorno giusto!
Un ecg sotto sforzo (che non ho mai eseguito), eventualmente, potrebbe dirci qualcosa di interessante?
Grazie e arrivederci
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.7k visite dal 28/03/2019.
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