Tachicardia senza causa dopo svariate visite ed esami

Salve a tutti, ho 31 anni e vi pongo il mio quesito cercando di essere il più esaustivo possibile.

Circa 2 mesi fa,senza alcuna avvisaglia,dopo cena ho avvertito dei brividi,ho iniziato a sudare e mi è venuto un po' di cardiopalmo.Dopo circa 2minuti ho vomitato la cena ingerita 5/10 minuti prima.
Sul momento ho imputato il tutto ad una cattiva digestione o a qualche virus intestinale,ma da lì sono iniziati i problemi:per 3giorni ho avuto il battito accelerato,giungendo anche a svegliarmi di notte.
Il 4 giorno,pur essendo una persona restia a recarsi dal medico,mi sono spaventato al punto tale da andare in ospedale. Al PS mi hanno fatto 2 ECG (entrambi ok) e 2 prelievi di sangue,tutto nella norma,compresa la troponina rilevata dopo 3 ore. Dopo sono stato sottoposto a visita cardiologica e mi è stato fatto l'ecocuore, rassicurandomi sul fatto che il mio cuore stesse benissimo (EO: non stasi, polsi periferici presenti; ECG nei limiti; ECO: non turbe di cinetica, pericardio indenne, aorta nei limiti. No evidenza di cardiopatia acuta).

Mi hanno dimesso consigliandomi degli esami ematici della funzionalità tiroidea e di quella corticosurrenalica.

Il medico curante mi ha fatto fare tutte le analisi del sangue: emocromo,glucosio,urea e acido urico,creatinina,eGFR filtrato,proteine,colesterolo tot HDL LDL,trigliceridi,ferro,ferritina,STA,ALT,GGT,ALP,CK,Lipasi,Hb glicata,Esame urine,Elettroforesi sieroproteica,VES,B12,Attività Protrombinica, aPTT, TSH FT3 FT4,Ab Anti Tireoglobulina e Ab Anti Tireoperossidasi, Tireoglobulina, vitamina D,AFP,Ca 19.9,Antig.Carcino embrionario e PSA).TUTTO nella norma.

Alchè il medico curante mi ha consigliato una visita gastroenterologica,visto che il cardiopalmo persisteva, scatenando sudorazione, panico e, ovviamente, creando una sorta di circolo vizioso, specie per una persona come me che, seppur normalmente ansiosa, non ha mai sofferto di attacchi di panico o cose similari.

Dall'eco-addome lo specialista ha rilevato "spazio esofageo-diaframmatico dilatato per ernia iatale da scivolamento e ansa colica distesa fianco sx con accentuazione della peristalsi. Terapia: pantoprazolo per 1 mese, Gaviscon Advance per 6 mesi, Pentacol 3xdie per 3 mesi, Debridat per 3 mesi, Normix per 7 giorni, Reuflor per 15gg.

Ora,pur avendo iniziato la terapia da 25 giorni e pur essendo stati esclusi dalle analisi ulteriori problematiche,la tachicardia continua a comparire, di notte come di giorno,sino quasi a risultare invalidante.Capisco che l'ernia iatale può causare tachicardia,ma compare troppo spesso e improvvisamente per essere imputabile solo a quello e si accompagna con sfarfallii/sensazioni puntorie in tutto il pettorale sinistro e al centro (so che solitamente sono riconducibili a dolori intercostali,ma sono troppo assidui).
Per questo vi chiedo: a cosa pensereste se fossi un vostro paziente?sarebbe necessario fare uno studio elettrofisiologico?cosa c'è o ci può essere che non va?

Attendo vostra opinione
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.5k 3.7k
Innanzitutto con la ecografia non si fa certo diagnosi di ernia jatale.
Detto questo esegua un Holter cardiaco, e non certo uno studio elettrofisiologico

Arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
Utente
Utente
Gentile dottore, grazie anzitutto per la risposta.

Parto dalla sua prima osservazione "con l'ecografia non si fa certo diagnosi di ernia iatale": quale esame, esattamente, avrebbe dovuto prescrivere il gastroenterologo?io continuo ad avvertire un dolore (anche se discontinuo) nella parte alta della zona sx dell'addome, esattamente sotto l'ultima costola, come se ci fosse qualcosa di gonfio. Il gastroenterologo lo addebitava a quest'ernia iatale che provoca la dilatazione dell'esofago e quindi il cardiopalmo, specificando che data la giovane età non era il caso di procedere con la gastroscopia.

Lei poi aggiunge: "Esegua un holter cardiaco". Il cardiopalmo che accuso si presenta in maniera scostante, nel senso che lo avverto ininterrottamente per un 2 giorni, poi magari scompare per altri 2, per poi ricomparire per 1. L'holter non risulterebbe inutile se fosse eseguito in un giorno in cui non accuso problemi?o ci si dovrebbe affidare alla fortuna?

Attendo la sua opinione e quella di chiunque voglia intervenire.
[#3]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.5k 3.7k
L'ernia jatale e' lo scivolamento di parte dello stomaco attraverso il diaframma e pertanto NON e' palpabile ne' vibile sull'addome.....
Che poi una eventuale ernia jatale possa determinare palpitazioni e' anche vero, ma prima occoerre vedere se lei ce l'abbia o meno.
L'esame per vedere se lei abbia una ernia jatale o meno , ed il suo volume e' la esofagogastroscopia.

Per cio' che riguarda l' Holter e' vero che si puo' essere piu' o meno fortunati nel cogliere i sintomi, ma su 100-120.000 battiti che il suo cuore ogni giorno se ci fosse qualcosa di anolao potrebbe essere regsitrato

Arrivederci
[#4]
Utente
Utente
Gentile dottor Cecchini, ancora grazie per la risposta.

Purtroppo le confermo che, a seguito dell'ecografia presso studio privato di uno specialista in gastroenterologia, endoscopia digestiva e reumatologia, venne scritto quanto segue.

Fegato: volume normale, margini acuti. Superficie regolare. Ecostruttura addensata (bright liver). Non evidenza di lesioni occupanti spazio.
Vene sovraepatiche di calibro regolare con normale escursione respiratoria e flusso regolare.
Vie biliari intraepatiche e VBP non dilatate.
Asse spleno-portale di claibro regolare con flusso epatopeto regolare.
Colecisti: volume normale con pareti regolari e contenuto alitiasico.
Pancreas: volume normale, margini ed ecostruttura regolari; non evidenti lesioni occupanti spazio. Wirsung non dilatato.
Milza: volume regolare. Ecostruttura omogenea. Non evidenza di lesioni occuèanti spazio.
Reni: volume normale. Ecostruttura omogenea. Spessore corticale nella norma. Regolare differenziazione cortico-midollare. Non evidenza di dilatazione pielo-caliceale.

Si segnala spazio esofageo-diaframmatico dilatato in rapporto ad ernia jatale da scivolamento. In corrispondenza del fianco sinistro si rileva ansa colica distesa con accentuazione della peristalsi. Non versamento libero in peritoneo.

Ora le chiedo in tutta franchezza: accanto ad una visita cardiologica già in programma, lei cosa mi consiglierebbe?di consultare un altro gastroenterologo?
Le chiedo un consiglio schietto e diretto. Grazie mille.
[#5]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.5k 3.7k
Che vuole che le dica.....
con l'ecografo non si vede certo l'esofago.
Meriterebbe un premio Nobel.

La saluto
[#6]
Utente
Utente
Gentile dottor Cecchini, ma c'è almeno la possibilità che un gastroenterologo esperto possa quantomeno intuire la presenza dell'ernia iatale dall'ecografia?o devo pensare che abbia mosso una supposizione sulla base del nulla?

Inoltre le chiedo: laddove un suo paziente manifestasse i sintomi da me descritti e l'holter da lei suggerito non mostrasse alcuna rilevanza, come procederebbe?

La ringrazio vivamente per le risposte, anche perchè sarà pur vero che Medicitalia è pieno zeppo di medici, ma qui di professionista ne ho visto soltanto uno. Grazie davvero.
[#7]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.5k 3.7k
Nessuno puo' fare diagnosi di ernia jatale con l'ecografia. Per fare diagnosi ci sono o la gastroscopia o il pasto baritato in posizione di Trendelemburg (che espone pero' a radiazioni, anche se non tantissime).

Se l' holter non mostra alcunche significa che lei non ha aritmie, che altrimenti sarebbero chiaramente visibili in quell'esame.

cordialita'

cecchini
[#8]
Utente
Utente
Per quanto riguarda l'ernia jatale il messaggio è chiarissimo: dovrò consultare un altro gastroenterologo.

Per ciò che concerne l'holter e le aritmie, mi permetto di riportarle un piccolo esempio. Una mia cara amica, per quasi 1 anno, ha sofferto di tachicardie improvvise: ha eseguito tutte le analisi del sangue possibili ed immaginabili, 2 visite cardiologiche private con svariati ECG, ecocuore e holter delle 48 ore (per ben due volte con due specialisti diversi), visita gastroenterologica, gastroscopia, visita endocrinologica, il tutto senza individuare alcun problema. Addirittura, alla quarta volta in cui si è recata al pronto soccorso, le hanno detto "che non avrebbe mai risolto il problema se non si fosse recata da uno psichiatra".

Dopo esattamente 1 anno di calvario, ha consultato quasi per caso un aritmologo, al quale ha spiegato nel dettaglio i suoi problemi. E' stata sottoposta ad uno studio elettrofisiologico e le è stata diagnosticata una tachicardia parossistica sopraventricolare, risolta con un'ablazione transcatetere mediante radiofrequenza.
L'artimologo precisò che il fatto di aver messo l'holter per ben due volte significasse ben poco, dal momento che la tachicardia, in quei precisi giorni, non si era manifestata in alcun modo e che il problema riguardava il circuito elettrico del cuore.

Ecco perchè inizialmente, sebbene comprenda benissimo la distinzione tra medico e paziente, mi ero permesso di parlare di studio elettrofisiologico, solo e soltanto perchè ebbi modo di accompagnare questa cara amica in questo percorso difficile, in cui si giunse quasi a pensare che fosse tutta una questione di ansia e autosuggestionamento, invitandola più volte a consultare uno psichiatra. Dopo l'intervento in sala emodinamica "non ha mai più avuto alcun problema".

Vorrei sapere cosa ne pensa e grazie ancora per l'attenzione.
[#9]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.5k 3.7k
Lo studio elettrofisiologico non e' esente da rischi anche in mani esperte (perforazione cardiaca con emopericardio, infezioni, etc.
Quin di va riservato ad un certo tipo di pazienti.
Non puo' fare uno studio elettrofisologico a 70 milioni di italiani:
Sarebbe come dire di fare ogni anno un TC con contrasto total body a 70 milioni di italiani alla ricerca di tumori.
Lei e' certo di non averne uno addosso? Perche all'inizio sono tutti asintomatici.

Arrivederci
[#10]
Utente
Utente
Comprendo benissimo il suo punto di vista sotto il profilo generale e statistico, ma se l'aritmologo che ha curato la mia amica (che al tempo, preciso, aveva solo 28 anni) avesse ragionato nello stesso modo, il problema sarebbe rimasto esattamente lì dov'era, irrisolto, magari con un ennesimo invito a consultare uno psichiatra. Non si tratta di fare uno studio elettrofisiologico a 70 milioni di italiani, ma solo a coloro che accusano quei sintomi e per cui non si trova rimedio. Capisco benissimo che negli ultimi decenni si siano moltiplicati vistosamente attacchi di ansia e di panico nella collettività, ma non è buon motivo per etichettare come tali situazioni del tutto diverse, sebbene identiche sotto il profilo dei sintomi.
Comprendo, inoltre, il suo parallelismo con il tc total body e che la frase "Lei e' certo di non averne uno addosso?" fosse provocatoria, ma tenga conto che il consorzio civile è oggi molto, troppo, suscettibile a questo genere di frasi e potrebbe risentitersene. Stia tranquillo, comunque, perchè non è il mio caso, ringraziando il mio quoziente intellettivo, e la scuso a priori per l'irriverenza retorica.

Ad ogni modo, la ringrazio vivamente per i suoi consigli, consulterò un diverso gastroenterologo e poi un cardiologo per capire da dove scaturiscano, nel mio caso specifico, queste alternanze tra un battito lentissimo e la tachicardia, perchè non so in altri casi, ma nel mio SICURAMENTE non si tratta di stati ansiosi, motivo per cui sarà compito esclusivo dei medici trovare una soluzione.

La saluto
[#11]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.5k 3.7k
Il cardiologo che ha proposto alla sua amica lo studio elettrofisiologico e' stato piu' bravo dei precedenti, perche' dall'anamnesi evidentemente ha colto degli aspetti che altri avevano sottovalutato.
Quinsdi si congratuli con lui ed informi gli altri che avevano sottovalutato.

Per cio che riguartda la TC come le ho detto, io non sono certo che nessuno dei miei 6 figli abbia un tumore addoss,o ma certo non faccio fare loro una TC con contrasto ogni anno, anche perche se non c'e' ora non e' detto che non ci sia tra un anno.

La saluto
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