Betabloccanti ivabradina e ramipril post miocardit
Gentili Dottori,
scrivo per una consulto riguardo l’assunzione di betabloccanti, ivabradina e ramipril.
Ho 34 anni e due anni fa sono stato colpito da una grave miocardite linfocitaria fulminante ma, nonostante le mie condizioni fossero apparse disperate fin da subito, ho avuto un ottimo recupero, ritornando ad avere una normale FE.
Dopo un’iniziale attacco a base di steroidi, ho cominciato una terapia con micofenolato mofetile per la quale mi è già stato programmato il termine a stretto giro.
Oltre al farmaco di cui sopra, continuo ad assumere anche triatec 2,5 mg/die, bisoprololo 1,25 mg 1 cp per 2 die e ivabradina 2,5 mg 1 cp per 2 die. Per questi ultimi, non mi hanno ancora dato indicazioni sull’eliminazione; sarebbe eventualmente un problema sospendere tutto?
Ho fatto più volte l’Holter nell’ultimo periodo ed è sempre stato perfetto; fisicamente mi sento bene, faccio 10km a piedi ogni giorno e, potenzialmente, riuscirei a fare qualsiasi attività (nei limiti del buon senso, naturalmente).
Grazie anticipatamente, un cordiale saluto.
scrivo per una consulto riguardo l’assunzione di betabloccanti, ivabradina e ramipril.
Ho 34 anni e due anni fa sono stato colpito da una grave miocardite linfocitaria fulminante ma, nonostante le mie condizioni fossero apparse disperate fin da subito, ho avuto un ottimo recupero, ritornando ad avere una normale FE.
Dopo un’iniziale attacco a base di steroidi, ho cominciato una terapia con micofenolato mofetile per la quale mi è già stato programmato il termine a stretto giro.
Oltre al farmaco di cui sopra, continuo ad assumere anche triatec 2,5 mg/die, bisoprololo 1,25 mg 1 cp per 2 die e ivabradina 2,5 mg 1 cp per 2 die. Per questi ultimi, non mi hanno ancora dato indicazioni sull’eliminazione; sarebbe eventualmente un problema sospendere tutto?
Ho fatto più volte l’Holter nell’ultimo periodo ed è sempre stato perfetto; fisicamente mi sento bene, faccio 10km a piedi ogni giorno e, potenzialmente, riuscirei a fare qualsiasi attività (nei limiti del buon senso, naturalmente).
Grazie anticipatamente, un cordiale saluto.
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Penso che tali farmaci , dopo due anni potrebbero essere interrotti scalando lentamente il dosaggio, ma la decisione spetta ai cardiologi che la hanno in cura e non certo a me, atrtraverso lo schermo di un PC
Arrivederci
Arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2k visite dal 04/03/2019.
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