Flutter atriale atipico

Buongiorno Dottore. Sono una donna di 55 anni. Circa otto mesi fa mi è stata riscontrato un flutter atriale persistente 2:1 sottoposto a CVE, dovuto ad un'operazione DIA ostium secundum a cui ero stata sottoposta all'età di 12 anni. Sono stata ricoverata in ospedale e sottoposta a cardioversione. Quando sono stata dimessa, mi hanno dato la seguente terapia. Carvedilolo 1/2 cp al mattino e 1/4 alla sera
Dabigatran Etexilato (Pradaxa) 150 mg 1 cp dopo colazione e 1 cp dopo cena.
Dopo un mese ho avuto una recidiva e sono stata sottoposta ad una seconda cardioversione. in cui mi è stato riscontrato un
Flutter atriale di 116 batt/min ST-T aspecifico PA 160/100. Presenza di pach a livello del SIA senza evidenza di significativi shunts. Non dilatazione cavità dx.
Alla terapia datami in precedenza hanno aggiunto anche 1 cp di Ramipril la mattina.
Tre mesi fa sono stata sottoposta ad un Holter e il flutter atriale persistente è diventato atipico. Mi è stato diminuito il Carvediloto 1/2 +1/2
in quanto durante il monitoraggio ho avuto tendenza alla bradicardia (anche con valori diurni < 40 bpm), rari battiti ectopici sopraventricolari, non ripetitivi. Rarissimi extrasistolia ventricolare con qualche battito di scappamento durante le fasi di bradicardia, assenza di pause patologiche e di sintomatologia riferita.
Parlando con la cardiologa, le ho domandato dell'ablazione ma ha tagliato corto, dicendomi che ne terranno in considerazione solo se avrò altre ricadute, anche perchè nel mio caso avrei bisogno di una mappatura del cuore e quindi devono trovare un centro dove possa essere sottoposta a questo tipo di ablazione.
Parole che non mi hanno portato a niente. Non faccio che chiedermi se per me un'ablazione può avere un esito positivo e definitivo, se devo rassegnarmi a stare sotto cura per tutta la mia vita e mi creda la cosa non mi piace. Prima andavo con mio marito a fare grandi passeggiate. Con il bel tempo, invece della macchina prendevo la bicicletta e mi muovevo senza pensieri. Ora tutto è cambiato.
L'inverno scorso sono entrata in un centro commerciale e poco dopo sono dovuta uscire, mi girava la testa e l'orologio cardiofrequenzimetro che ormai fa parte della mia vita, mi dava battiti a < 35. Le camminate mi stancano, sento il petto dolorante e il respiro affannoso e la bicicletta è abbandonata nel garage, anche perchè ho paura di vedere associato un trauma da caduta all'anticoaugulante. E poi quanto può essere sano prendere un'anticoagulante per tutta la vita? ho una cisti recidiva che si sta ingrossando, ma sia il mio medico che la cardiologa mi hanno consigliato di non interrompere la cura anticoaugulante il che vuol dire che la cisti sulla spalla rimane dove si trova anche se mi da fastidio. Quindi quello che io mi domando in continuazione è, perchè non un'ablazione? Ringrazio cordialmente in anticipo.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.6k 3.7k
Lei deve essere sottoposta ad ablazione erisolvere definitivamente il problema

Arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la sua risposta, per quanto sia breve, mi ha ridato fiducia. Senza dover togliere nulla all'ospedale in cui mi stanno seguendo, sento il bisogno di rivolgermi in un centro più grande.
Grazie ancora. Arrivederci