Frequenza cardiaca port infarto
Buongiorno,
Ho 42 anni, sono alto 172 cm e peso 77 kg, sono sempre stato una persona sportiva e abbastanza attenta all’alimenrazione ma purtroppo col vizio del fumo.
Il 25 agosto scorso ho avuto un infarto con la seguente diagnosi:
INFARTO MIOCARDICO ACUTO CON SOPRASLIVELLAMENTO DEL TRATTO ST IN SEDE INFERO-POSTERO-LATERALE EFFICACEMENTE TRATTATO CON ANGIOPLASTICA E POSIZIONAMENTO DI UNO STENT MEDICATO A LIVELLO
DEL RAMO CIRCONFLESSO PROSSIMALE, IN MALATTIA CORONARICA MONOVASALE. IPERTENSIONE ARTERIOSA, TABAGISMO. PREGRESSA TIROIDECTOMIA PER NEOPLASIA.
Ovviamente ho smesso subito di fumare e purtroppo il peso ne ha risentito aumentando da 71 a 77 kg ma ora sto cercando di farlo calare con dieta e attività fisica.
Successivamente i relativi controlli e prove da sforzo hanno sempre avuto esito ottimo e come attività fisica concordata col cardiologo svolgo attività aerobica con FC massima tra i 115 ed i 125 con modalità di interval training (3 min di carico e 3 di scarico) per almeno un’ora 4/5 volte a settimana.
A distanza di 5 mesi ho ripreso il lavoro lunedì scorso ma, monitorando la frequenza cardiaca, ho notato che durante le sei ore del turno oscilla sempre tra i 113 ed i 146.
La mansione che svolgo è una linea di produzione per cui i pesi sono bassi ma la frequenza del lavoro con le braccia è elevatissima e senza sosta. Questo mi porta ad avere affanno e fiato corto per diverso tempo anche dopo il turno di lavoro.
Le medicine che prendo sono:
Cardioaspirina
Brilique
Torvast
Sequacor
Triatec e Triatec HCT
Pantorc
Eutirox
Io credo che la FC sia troppo elevata soprattutto per periodi di tempo così lunghi e dopo pochi mesi dall’episodio ma vorrei avere un vostro parere e sapere i rischi che ne derivano, visto che potrei chiedere un cambio di mansione almeno per alcuni mesi.
Ringrazio e saluto.
Ho 42 anni, sono alto 172 cm e peso 77 kg, sono sempre stato una persona sportiva e abbastanza attenta all’alimenrazione ma purtroppo col vizio del fumo.
Il 25 agosto scorso ho avuto un infarto con la seguente diagnosi:
INFARTO MIOCARDICO ACUTO CON SOPRASLIVELLAMENTO DEL TRATTO ST IN SEDE INFERO-POSTERO-LATERALE EFFICACEMENTE TRATTATO CON ANGIOPLASTICA E POSIZIONAMENTO DI UNO STENT MEDICATO A LIVELLO
DEL RAMO CIRCONFLESSO PROSSIMALE, IN MALATTIA CORONARICA MONOVASALE. IPERTENSIONE ARTERIOSA, TABAGISMO. PREGRESSA TIROIDECTOMIA PER NEOPLASIA.
Ovviamente ho smesso subito di fumare e purtroppo il peso ne ha risentito aumentando da 71 a 77 kg ma ora sto cercando di farlo calare con dieta e attività fisica.
Successivamente i relativi controlli e prove da sforzo hanno sempre avuto esito ottimo e come attività fisica concordata col cardiologo svolgo attività aerobica con FC massima tra i 115 ed i 125 con modalità di interval training (3 min di carico e 3 di scarico) per almeno un’ora 4/5 volte a settimana.
A distanza di 5 mesi ho ripreso il lavoro lunedì scorso ma, monitorando la frequenza cardiaca, ho notato che durante le sei ore del turno oscilla sempre tra i 113 ed i 146.
La mansione che svolgo è una linea di produzione per cui i pesi sono bassi ma la frequenza del lavoro con le braccia è elevatissima e senza sosta. Questo mi porta ad avere affanno e fiato corto per diverso tempo anche dopo il turno di lavoro.
Le medicine che prendo sono:
Cardioaspirina
Brilique
Torvast
Sequacor
Triatec e Triatec HCT
Pantorc
Eutirox
Io credo che la FC sia troppo elevata soprattutto per periodi di tempo così lunghi e dopo pochi mesi dall’episodio ma vorrei avere un vostro parere e sapere i rischi che ne derivano, visto che potrei chiedere un cambio di mansione almeno per alcuni mesi.
Ringrazio e saluto.
[#1]
Esattamente, la frequenza e' troppo elevata.
Pertanto, invece di aumentare il dosaggio del sequacor (bisoprololo) sarebbe opportuno introdurre in terapia con Ivabradina, che e ridurra' la frequnza senza alcun efftto collaterale.
Mi pare strano che i suoi cardiuologi non gliel'abbiano gia' consigliata
Arrivederci
Pertanto, invece di aumentare il dosaggio del sequacor (bisoprololo) sarebbe opportuno introdurre in terapia con Ivabradina, che e ridurra' la frequnza senza alcun efftto collaterale.
Mi pare strano che i suoi cardiuologi non gliel'abbiano gia' consigliata
Arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
In realtà la frequenza cardiaca è elevata solo durante il turno di lavoro poi rientra perfettamente alla normalità come la pressione arteriosa che misuro 3 volte a giorno. È una settimana che sto riscontrando questa cosa e non so se dipende dal fatto che sono stato fermo per diversi mesi o se è proprio la mansione lavorativa che porta a queste pulsazioni.
Ne parlerò con i cardiologi che lo seguono.
Prendendo il nuovo medicinale, le pulsazioni si abbasserebbero anche quando non lavoro giusto?
Ne parlerò con i cardiologi che lo seguono.
Prendendo il nuovo medicinale, le pulsazioni si abbasserebbero anche quando non lavoro giusto?
[#3]
In realta' il meccanismo di azione della Ivabradina, un po' complesso da spiegare qui, permette di evitare frequenze particolarmente basse.
E' un farmaco maneggevole, che non ha effetti collaterali e dagli ultimi studi pare anche avere efficacia anche nello scompenso cardiaco oltre che nella cardiopatia ischemica.
Arrivederci
E' un farmaco maneggevole, che non ha effetti collaterali e dagli ultimi studi pare anche avere efficacia anche nello scompenso cardiaco oltre che nella cardiopatia ischemica.
Arrivederci
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.3k visite dal 03/02/2019.
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